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Attualità

Mattanza di pesci: il mare di Leuca diventa Oasi Blu?

Incontro con gli assessori regionali all’Ambiente e alla Pesca.  Gli assessori Annagrazia Maraschio e Donato Pentassuglia chiedono una concertazione con i pescatori e le comunità locali, perché l’istituzione dell’Oasi significherà anche introduzione di vincoli più restrittivi alla pesca

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La vicenda della pesca a cianciolo praticata da un peschereccio siciliano e Leuca con relativa mattanza di pesci nel basso adriatico, sollevata dalle nostre colonne, è approdata sui tavoli della politica.


Gli assessori regionali all’Ambiente e alla Pesca, Annagrazia Maraschio e Donato Pentassuglia, hanno avuto in mattinata un incontro con i rappresentati dei pescatori di Leuca e della fascia ionica, nella sede leccese della Regione.


Mentre la Capitaneria di Porto ha ribadito al tavolo che «la tipologia di pesca incriminata dai pescatori di Leuca è legale e non c’è evidenza scientifica che sia impattante» gli assessori hanno evidenziato come al  momento non vi siano strumenti legali per fermare i grandi pescherecci che giungono da fuori regione per pescare grandi quantità di pesce nelle acque salentine, come accaduto a Leuca,  si è discusso su eventuali soluzioni per arginare il fenomeno.


L’ipotesi prospettata dagli assessori regionali è stata quella di un’oasi blu da istituire a Leuca, come già accaduto per altre località pugliesi.


D’altro canto i pescatori del Capo di Leuca hanno insistito sul fatto che una pesca così massiva come quella delle ricciole praticate dal peschereccio siciliano a Leuca con il cianciolo (le cosiddette reti a circuizione), se pure legale non è sostenibile per il nostro mare e va ad impattare sia fragilità ambientali, come il sistema delle secche marine in cui vengono depositate le uova di molte specie, sia fragilità sociali, cioè famiglie intere che si reggono sull’economia della piccola pesca.

Ecco dunque la via indicata dagli amministratori regionali: «L’ampliamento degli habitat di tutela e delle zone speciali di conservazione con l’istituzione, appunto, di un’Oasi Blu nel mare del Capo di Leuca, come già fatto in altre tre aree pugliesi».


«Oggi va fatta una scelta importante supportata da atti che costruiscono la decisione», ha detto ai partecipanti all’incontro l’assessore Donato Pentassuglia chiedendo una concertazione con i pescatori e le comunità locali, perché significherà anche introduzione di vincoli più restrittivi alla pesca: «In queste due settimane abbiamo verificato aspetti normativi per capire come poter intervenire. Quella dell’Oasi blu è una strada per salvaguardare il mare. Le tre Oasi già costituite sono molto apprezzate da comunità locali e pescatori.  Prima di fare la proposta vogliamo condividerla con voi comunità locale e mondo dei pescatori».


Il tema infatti è delicato perché si prospettano un fermo prolungato e altre attività atte ad avvantaggiare il ripopolamento locale.


L’assessore alla pesca Pentassuglia promette: «In una settimana siamo in grado di darvi una proposta» ma avverte pescatori e comunità locale, «ci aspettiamo che voi vi esprimiate».


Attualità

Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno

Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

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Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.

La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.

«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività.  Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».

La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».

L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.

«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»

«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».

Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.

Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.

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Il sindaco di Melendugno Maurizio Cisternino

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Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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