Cronaca
Passerella fai da te col piccone sugli scogli: bloccato 83enne
Imperterrito, nonostante l’invito a smettere degli altri bagnanti, aveva abbozzato un passaggio verso il mare: interviene la polizia locale
Avrebbe voluto costruirsi un’agevole passerella per l’accesso in mare, lavorando a colpi di piccone la scogliera di Lido dell’Ancora, un tratto a nord della costa neretina, in piena zona “A” dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e Nardò. Ma l’intervento degli agenti di Polizia Locale ha sventato il peggio, limitando i danni solo a qualche scalfittura della roccia in un tratto di costa tra le più preziose dal punto di vista naturalistico. La segnalazione, con un video piuttosto esplicito delle “operazioni” in corso, è giunta al Comando di Polizia Locale di via Crispi nella mattinata di ieri e il comandante Cosimo Tarantino ha inviato immediatamente sul posto una pattuglia, giunta poco dopo insieme a unità delle Guardie Ecologiche Volontarie gruppo Endas e delle Guardie Zoofile Agriambiente. Alla vista degli agenti l’uomo si è dileguato, lasciando sul posto il piccone, un secchio di sabbia usata in edilizia e altri attrezzi. Un paio di dichiarazioni testimoniali raccolte tra i presenti hanno consentito agli agenti di risalire all’identità dell’uomo, un 83enne di San Pietro in Lama, abituale frequentatore della zona e più volte invitato (inutilmente) da qualche bagnante a desistere dai suoi intenti. Pare che da giorni lavorasse a una passerella di comodo per l’accesso in acqua, spianando la roccia, non senza fatica vista la veneranda età. Sentito il pubblico ministero di turno, si è proceduto quindi al sequestro di quanto abbandonato e alla trasmissione della notizia di reato alla Procura della Repubblica. L’accusa nei confronti dell’anziano è la violazione della legge n. 394/91 (Legge Quadro sulle aree protette) che ovviamente punisce ogni alterazione dei luoghi ricompresi nelle aree protette e l’utilizzo di mezzi distruttivi.
“Fa riflettere questa folle azione distruttiva – commenta l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – ma fa riflettere anche il fatto che la maggior parte dei fruitori di quel tratto sensibile del nostro territorio, come si vede dal video a nostra disposizione, ha assistito indifferente allo scempio che si stava perpetrando, pare addirittura da qualche giorno. Per fortuna qualcuno si è giustamente e finalmente indignato e ha denunciato quanto stava accadendo. Questo dimostra che c’è ancora tanto da lavorare sul fronte “culturale” della tutela e salvaguardia delle nostre bellezze naturali.
Un episodio – continua – che accade a poche ore da quanto successo la notte di San Lorenzo, quando incivili hanno lasciato soprattutto sulla spiaggia libera di S. Isidoro montagne di rifiuti costringendo Bianco Igiene Ambientale agli straordinari per restituire decoro e pulizia all’arenile. Devo dire però che non mancano gli esempi virtuosi come quello del Comitato di Torre Squillace e Villaggio San Lorenzo presieduto da Enrico Cordella che hanno fatto in modo che nella bella località di Torre Squillace la notte di San Lorenzo non si trasformasse in un terreno di scorribande incivili”.


Cronaca
Quattro deferimenti per il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto
L’intervento dei carabinieri sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche
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Ne avevamo già parlato sulle colonne del nostro giornale prima dell’estate. In città non si parlava d’altro, tanto da spingere il sindaco Antonio De Donno, a rilasciare, sempre su il Gallo, alcune note sulla situazione parcheggi a Tricase Porto.
Oggi il sequel di quelle puntate: la Guardia forestale ha denunciato 4 persone per aver estirpato alberi e arbusti in zona vincolata, sempre al Porto, nell’area che sorge a due passi dalla chiesa di San Nicola.
Quattro persone: il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva.
Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tanto più se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.
Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.
Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.
Cronaca
Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»
Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»
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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.
Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.
Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.
I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».
ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.
Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio: «È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».
Cronaca
Doppio furto d’auto, tre arresti
In carcere tre uomini, rispettivamente di Gagliano del Capo, Lecce e Surbo, per il furto prima di una Fiat Punto e poi di una Fiat Stilo
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I carabinieri della Stazione Carabinieri di Lizzanello, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, hanno arrestato in flagranza tre persone, un uomo di 38 anni di Gagliano del Capo, un 43enne di Lecce e una 28enne di Surbo, ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato, ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo si sarebbe mosso su una Fiat Punto, risultata rubata a Lizzanello per raggiungere via Duca degli Abruzzi, a Lecce.
Nel Capoluogo, approfittando di un attimo di distrazione del proprietario, avrebbero sottratto una seconda auto, una Fiat Stilo.
È stata, però, la rapidità della vittima nel chiamare il NE 112 a innescare la risposta immediata dei carabinieri, che in pochi istanti hanno attivato una rete di pattuglie sul territorio.
Proprio grazie alla conoscenza capillare della zona e alla sinergia operativa tra le gazzelle dell’Arma che i carabinieri sono riusciti a intercettare i responsabili mentre percorrevano le vie di Lizzanello con entrambi i mezzi rubati.
L’intervento è stato tempestivo: una manovra decisa, un controllo accurato e in breve tempo la situazione è stata riportata sotto controllo senza rischi per la cittadinanza.
Il lavoro dei militari dell’Arma non si è però fermato al fermo.
Le attività investigative successive, supportate dall’acquisizione e dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di consolidare ulteriormente il quadro indiziario e di rafforzare gli elementi di responsabilità.
Al termine delle formalità di rito, i tre arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica, che conduce le indagini.
I veicoli recuperati sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
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