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Cronaca

Poliziotti dipinti come clown sui social durante un controllo: nei guai 19enne

Boria e immaturità: in poche ore denunciati tre giovani turisti per vilipendio, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni

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Quale simbolo del peggior turismo, i poliziotti di Gallipoli hanno identificato e denunciato nelle scorse ore diversi giovani turisti che si prendevano gioco dell’operato delle forze dell’ordine o che davano il meglio di sé durante controlli di polizia ed in risse.


Un giovanissimo brianzolo, appena 19enne, è finito nel mirino del Commissariato dopo una bravata a mezzo social. Il giovane aveva avuto la brillante idea di etichettare gli agenti in servizio quali pagliacci.


Durante un controllo sul rispetto della normativa anticovid all’interno di un noto locale di Gallipoli, il 19enne ha immortalato i poliziotti ed ha condiviso sui social lo scatto associandolo all’emoticon di un clown. Convinto di farla franca, ha presto dovuto misurarsi con le conseguenze del suo gesto.


I poliziotti della squadra informativa del Commissariato di Gallipoli hanno messo a segno una immediata e mirata indagine che ha permesso di identificarlo. Risponderà di vilipendio alle istituzioni.


Altrettanto grave quanto commesso, all’alba di sabato, da un 22enne della provincia di Bergamo. Questi, mentre era in corso un controllo di polizia in Piazza Aldo Moro di Gallipoli, dove erano assembrate centinaia di giovani, ha minacciato pubblicamente i poliziotti. Non pago, li ha anche offesi con frasi volgari. Ha poi peggiorato la sua posizione minacciando gli agenti di fargliela pagarla molto cara se avessero continuato a chiedere le sue generalità.

Non soltanto è stato denunciato per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, ma per lui la vacanza a Gallipoli è finito nell’arco di poche ore visto che, dopo su proposta del Commissariato di Gallipoli alla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, è stato adottato e notificato un foglio di via obbligatorio. Per il giovane è scattato quindi l’obbligo di presentarsi, entro un giorno dalla notifica, dinanzi al sindaco del Comune di sua residenza. Il tutto associato al divieto di ritorno a Gallipoli e frazioni per un periodo di 3 anni, salvo preventiva autorizzazione da richiedere all’autorità di pubblica sicurezza.


Nei guai in queste ore, poi, anche un 20enne di Milano protagonista di un pestaggio. Il giovane, secondo quanto riportato nella querela sporta in Commissariato dalla vittima, sarebbe passato alle maniere forti per via di un apprezzamento di troppo fatto nei confronti di alcune ragazze, di cui una legata affettivamente all’aggressore. Questi, non ci ha pensato un attimo a sfilarsi la cintura dei pantaloni, ad avvolgersela nella mano e a sferrare dei pungi al volto del giovane genovese che ha riportato una prognosi di 15 giorni con l’avulsione di un dente.


Dopo essere stato denunciato per il reato di lesioni aggravate da futili motivi e commesse con l’utilizzo di oggetti atti ad offendere, al 20enne è stato notificato il foglio di via obbligatorio. Anche per lui con l’obbligo di presentarsi entro un giorno dalla notifica presso le autorità del suo Comune di residenza, in questo caso presso il questore di Milano. Con contestuale divieto di ritorno nel Comune di Gallipoli e frazioni per un periodo di 3 anni, senza preventiva autorizzazione.


Appuntamenti

A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

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«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».

Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?

«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».

A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».

Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.

«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.

Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.

E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».

L’INAUGURAZIONE

Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».

I TANTI SERVIZI

Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?

L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.

Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.

Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.

La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.

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Cronaca

Il ricordo di Sonia Petrachi

La Portavoce Provinciale Conferenza Donne Democratiche di Lecce Anna Toma ricorda l’amministratrice di Melendugno scomparsa prematuramente

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di Anna Toma*

“L’amore per i suoi cari, la passione politica, l’impegno amministrativo per la sua Melendugno, l’energia e la grinta con le quali affrontava tutte le battaglie.

Sonia Petrachi era un’amica, una validissima compagna di partito nel quale ha ricoperto vari ruoli non da ultimo quello di componente della commissione regionale di garanzia per la Conferenza Donne democratiche di Puglia.

Ricordo con affetto e ammirazione il piglio e il suo coraggio nell’affrontare da segretaria PD del Circolo di Melendugno le problematiche complesse di TAP e tante altre ancora.

Oggi è un giorno triste per me, per la politica e per la Conferenza Donne democratiche della provincia di Lecce perché ci ha lasciati una donna di raro spessore umano, culturale e politico. Con profondo dolore esprimo ai suoi cari il cordoglio di tutta la Conferenza e mio personale”.

*Portavoce Provinciale Conferenza Donne Democratiche di Lecce

 

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Cronaca

Arrestato il favoreggiatore del latitante Carmine Mazzota

Il 55enne ha avuto un ruolo attivo e continuativo durante la latitanza di Mazzotta, perché avrebbe individuato il B&B di Torre Lapillo dove il latitante…

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Si è conclusa l’indagine dei Carabinieri di Lecce che, lo scorso aprile, aveva portato alla cattura del latitante Carmine Mazzotta, 51 anni, condannato in via definitiva a trent’anni di carcere per omicidio.

Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di un 55enne residente in località Boncore del comune di Nardò, già noto alle Forze dell’Ordine per varie vicende giudiziarie, fra cui il furto di armi avvenuto nel 2014, presso il posto fisso del Corpo Forestale dello Stato di San Cataldo.

L’uomo, è accusato di procurata inosservanza di pena, reato che si configura quando volontariamente si aiuta qualcuno già condannato a eludere l’esecuzione della pena.

Secondo quanto ricostruito dagli uomini del Nucleo Investigativo al comando del Tenente Colonnello Cristiano Marella, il 55enne ha avuto un ruolo attivo e continuativo durante la latitanza di Mazzotta, perché avrebbe individuato il B&B di Torre Lapillo dove il latitante si era nascosto, dopo aver contattato il titolare e visionato la camera destinata al 51enne.

Successivamente, con cadenza giornaliera, gli forniva supporto incontrandolo, colloquiando con lui e lasciandogli buste contenenti generi alimentari, contribuendo anche alla gestione dei suoi interessi e delle necessità quotidiane.

In occasione della cattura del latitante erano emersi chiari elementi secondo cui quest’ultimo era in attesa di ricevere i documenti per fuggire all’estero, confermando l’organizzazione accurata della sua latitanza.

Nel provvedimento del Giudice a carico del 55enne, si legge che “ha dimostrato contiguità a pericolosi ambienti criminali e un stretto legame con esponenti della criminalità organizzata locale, verso i quali ha mostrato una disponibilità incondizionata”.

Sulla base di tali elementi, unitamente ai gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, si fondano le esigenze cautelari che hanno determinato la necessità di un provvedimento restrittivo. L’uomo è stato quindi posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

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