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Cronaca

“Quell’edificio è un pericolo per l’incolumità pubblica: il Comune intervenga”

Giancarlo Capoccia, di Movimento Regione Salento, su una struttura di via Adda, a Lecce, in stato di abbandono

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Il coordinatore cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento, Giancarlo Capoccia, punta la lente contro una struttura che, in città, potrebbe risultare un pericolo per l’incolumità pubblica.





“Nel tratto di strada di via Adda a Lecce c’è un fabbricato che versa in uno stato di gravissimo degrado, presumibilmente è di proprietà del Comune di Lecce”, dichiara Capoccia.





“Basta guardarlo per comprendere che potrebbe diventare motivo di grave pericolo per l’incolumità pubblica e ancor di più, essendo aperto a tutti, è semplice immaginare che potrebbe accadere il peggio. Lo stabile presenta alcuni infissi semi aperti attraverso i quali, chiunque, potrebbe accedere all’interno dello stesso. Sterpaglia, erba infestante e accumulo di rifiuti (condizioni ottimali per la proliferazione di ratti) ne delimitano il perimetro”.





“Inoltre”, continua il coordinatore cittadino di Movimento Regione Salento, “c’è un tratto di marciapiede che risulta non transitabile a causa di una recinzione, molto instabile, al cui interno vi sono dei puntelli a sostegno di un balcone. In una zona confinante con l’edificio in questione c’è una zona nella quale, un tempo, si potevano praticare alcuni sport quale pallavolo, calcio a 5 e basket. La stessa risulta in stato di abbandono, nel campo di calcio vi sono disseminati vari oggetti e il tappeto sintetico è rotto dalla crescita di erba. Stiamo parlando di uno dei quartieri più popolati di Lecce, un gioiello dell’architettura urbana del dopoguerra, ed è inammissibile che si trovi in condizioni di assoluto abbandono, anche perché questa situazione mette in grave pericolo l’incolumità dei residenti e dei pedoni”.





“A tal proposito”, conclude, “invitiamo l’Amministrazione comunale di Lecce, chiamando in causa l’assessore all’Ambiente e alla Salute Pubblica, Angela Valli, e l’assessore alla Polizia Comunale di Lecce, Sergio Signore ad attuare, in modo celere, ogni provvedimento volto a ripristinare, per la pubblica e privata incolumità, la sicurezza dello stabile in questione”.
















Giancarlo Capoccia

Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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