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Cronaca

Sentenza Giudice di Pace mina le sanzioni ai “fuori paese” durante il lockdown

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Una nuova decisione del Giudice di Pace di Lecce mina il sistema sanzionatorio attuato a seguito dell’emergenza pandemica da “Covid 19” e alle relative restrizioni nelle libertà dei cittadini. In particolare, con la sentenza 3837/2021 depositata lo scorso 20 maggio, un magistrato onorario ha posto l’accento sulla necessità da parte dell’Autorità accertatrice delle sanzioni per coloro che fossero stati sorpresi in giro nonostante le limitazioni di movimento, di provare la regolarità del procedimento di accertamento e ha rilevato che «la materia oggetto del presente giudizio è piuttosto controversa in ordine alla effettiva possibilità di prevedere e assoggettare a sanzioni amministrative in difetto di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione».





Nella fattispecie, un giovane leccese era stato multato da agenti della Polizia di Stato essendo stato trovato fuori dal comune di residenza. I poliziotti non avevano voluto sentire ragioni e successivamente gli era pervenuta notificazione di verbale accertamento cui si era ritualmente difeso presentando apposita memoria difensiva al Prefetto di Lecce, che comunque aveva provveduto a non accogliere le doglianze del ragazzo e, quindi, ad emettere ordinanza ingiunzione che veniva puntualmente opposta innanzi al Giudice di Pace di Lecce, con l’assistenza dello staff di difensori dello “Sportello dei Diritti”.




Con la sentenza in commento, il magistrato onorario ha rilevato la mancata costituzione del prefetto e l’assenza di mancanza di documentazione in ordine alla regolarità del procedimento e ha motivato che tale prova è tantopiù necessaria poiché «la materia oggetto del presente giudizio è piuttosto controversa in ordine alla effettiva possibilità di prevedere e assoggettare a sanzioni amministrative in difetto di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione».





Insomma, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una decisione significativa che pone il faro sulla necessità di contemperare le indubbie e inevitabili esigenze connesse alle misure di contenimento dei contagi con quelle del rispetto di rigorosi iter procedurali nei procedimenti sanzionatori, in una disciplina emergenziale che pone seri problemi di costituzionalità e, comunque, di scarsa armonia con il complesso di garanzie e libertà del nostro ordinamento.


Cronaca

Taurisano, rubato il Gesù bambino dal Presepe

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale…

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Natale non è Natale senza Gesù Bambino.

Questo avrà pensato il benpensante quando ha portato via la statuina del Bambino Gesù dal presepe allestito in piazza Castello, dalla curia e don Gionatan, un’opera realizzata con materiali di riciclo.

E’ successo tutto nella notte della vigilia di Natale. 

Ad accorgersene è stato il parroco, don Gionatan De Marco, che ha affisso un cartello accanto al presepe: “C’è tanto bisogno di Gesù, siamo contenti che qualcuno se lo sia portato a casa!“. 

Un messaggio ironico, che fa pensare ma che porta alla riflessione e alla vergogna.

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Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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