Cronaca
Spedizione punitiva: tre arresti
Dopo un diverbio in seguito ad un incidente stradale un uomo di 45 anni insieme al figlio 22enne e alla sua compagna sono andati a “caccia” di un assistente socio sanitario e lo hanno preso a calci e pugni. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato la vittima ancora per terra e in stato confusionale
I carabinieri della Stazione di San Pietro in Lama hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone indagate per lesioni personali aggravate in concorso.
Una vera e propria spedizione punitiva quella che un 45enne di Lequile avrebbe messo in atto ai danni di un assistente socio-sanitario, suo compaesano, agendo in concorso con il figlio 22enne e con la compagna di quest’ultimo.
Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati avrebbero agito per futili motivi con l’aggravante di aver cagionato alla vittima conseguenze con una prognosi superiore a 40 giorni e per aver commesso il fatto in presenza di un minorenne.
Il provvedimento è scaturito dall’indagine condotta dai militari dell’Arma a seguito dell’intervento effettuato verso la fine di novembre scorso nei pressi dell’abitazione della vittima.
I carabinieri hanno trovato l’uomo ancora per terra e in stato confusionale.
Importante per l’individuazione degli indagati è stato l’esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e la testimonianza dettagliata fornita dalla moglie che ha assistito alla violenza.
Un’attenta e mirata attività info-investigativa degli inquirenti ha permesso di ricostruire già nell’immediatezza la dinamica dei fatti.
I tre si sarebbero recati presso l’abitazione dell’assistente socio sanitario salvo poi scagliarsi contro di lui scagliati con calci e pugni nei suoi confronti.
Non del tutto chiari i motivi di tanta violenza ma sembrerebbe che l’evento sia legato ad un diverbio scaturito da un sinistro stradale avvenuto qualche giorno prima.
Terminate le formalità di rito, i Carabinieri, in applicazione della misura cautelare, hanno accompagnato i tre fermati presso il carcere di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
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