Cronaca
“Spot&go”: aperta indagine per truffa
Interrotto pagamento rate: 70 clienti si rivolgo a legale, la Procura vuole vederci chiaro
Non c’è pace per la Pubblicamente srl, la società ideatrice del progetto “Spot&go” che promette auto a costo zero in cambio di adesivi pubblicitari sulle fiancate.
È delle scorse ore la notizia dell’apertura di un fascicolo in Procura dopo l’esposto di un nutrito gruppo di clienti (una settantina) rivoltisi ad un legale per l’interruzione della corresponsione delle rate mensili proprio da parte della società di Racale.
Il problema era diventato di dominio pubblico già da qualche mese. La notizia di quanto stava accadendo a numerosi clienti che usufruiscono del servizio “Spot&go” si era sparsa a macchia d’olio in tutta la provincia.
Sarà ora l’autorità giudiziaria ad approfondire la vicenda. Andrà chiarito, una volta assodata l’effettiva interruzione dei pagamenti, il motivo specifico dietro a quanto accaduto. Il contratto stipulato tra le parti infatti prevede infatti una serie di oneri a carico dell’utente in possesso della vettura che potrebbero non essere stati rispettati, portando all’interruzione del versamento delle rate.
A novembre la multa da Agcm
Non è la prima grana per la Pubblicamente srl. La società, lo scorso mese di novembre, era stata multata dall’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) per pratiche commerciali ingannevoli. La sanzione, di ben 200mila euro, riguardava proprio la commercializzazione del servizio “Spot&go”.
Per il garante infatti, nella pubblicità, degli elementi fondamentali riguardanti il contratto da stipulare erano occultati dietro alla formula del “costo zero”. Formula ritenuta ingannevole al netto del fatto che sul sito web, in una voce riportata con asterisco e con carattere più piccolo, era spiegato che l’importo complessivo corrisposto al cliente non avrebbe superato i 21mila e 600 euro e che oltre questa cifra quindi il rimborso sarebbe stato parziale. Inoltre, ogni membro della comunità “Spot&go”, definito ambassador, avrebbe dovuto versare un costo di 4mila e 400 euro per il wrapping (l’applicazione delle pubblicità sulla vettura) oltre ad ulteriori mille e 370 euro di costi di gestione.
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
Cronaca
Quattro arresti e maxi-sequestro di droga
Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi
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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.
Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.
All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.
La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.
Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.
Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.
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