Connect with us

Cronaca

Così “strozzavano” gli imprenditori

Sette ordinanze di custodia cautelare emesse, una donna è tuttora ricercata in Germania. Manette anche per Luigi Albanese direttore della filiale della Banca popolare pugliese di Guagnano

Pubblicato

il

L’operazione Aequanius del Comando provinciale dei Carabinieri ha smantellato un’associazione dedita allo strozzinaggio soprattutto a danno di  piccole imprese in difficoltà della zona di San Cesario e Guagnano che hanno trovato chiuse le porte del credito legale.


Sette ordinanze di custodia cautelare emesse: due in carcere e cinque ai domiciliari: Luigi AlbaneseAntimo Leone, Pasquale Giannotte, Elio Quaranta, Ciro Iaia, Antonio Olivieri. Tuttora ricercata una donna sulle cui tracce (è in Germania) si starebbero concentrando le indagini dei Carabinieri.  Per Iaia e Olivieri (già condannato definitivamente per 416 bis) l’aggravante del metodo mafioso: i due infatti sarebbero ricorsi a personaggi legati alla Sacra corona unita, per “convincere” una delle vittime a pagare i debiti comprensivi dei pesanti interessi onorare i debiti usurari contratti, pena pesanti ritorsioni personali. Tra le intercettazioni dei Carabinieri l’inequivocabile: “Pagherai con il sangue” e altre minacce similari.


In manette anche Luigi Albanese direttore della filiale della Banca popolare pugliese di Guagnano. Il funzionario concedeva, in concorso con altri, prestiti di somme di danaro, in cambio di interessi usurari, regali e favori da parte degli imprenditori della zona cascati nel giro. Albanese, secondo gli inquirenti, avrebbe anche agito per ritardare operazioni bancarie, o favorirne altre a favore dei clienti in difficoltà. In cambio le ragalie dicui si diceva: dai personal computer, al televisore, a favori da parte degli imprenditori, ognuno in base al settore di cui si occupa. Gli apparecchi sono stati posti sotto sequestro dai militari dell’Arma, durante le perquisizioni. Il Direttore della BPPP inoltre “suggeriva” la strada degli strozzini a coloro che chiedevano un prestito in banca senza ottenerlo.

vittimaLe accuse per i fermati sono usura, estorsione e attività finanziaria abusiva. Tra Guagnano e Salice Salentino avevano creato un sistema di prestiti a strozzo con un tassi del 10 per cento mensile. Il sistema era semplice: prestito con assegno postdatato, con scadenza a 30 giorni. L’importo segnato sull’assegno era già decurtato del tasso di interesse ma l’imprenditore era tenuto comunque a restituire l’intera somma. I guai aumentavano quando l’intestatario del prestito non riusciva a pagare in tempo: veniva erogato un altro importo, questa volta con scadenza a 60 giorni e quindi con tasso raddoppiato: un vortice dal quale è facile intuire che per gli imprenditori non era possibile uscire…


Una curiosità infine, sul nome dell’operazione: Aequanius sarebbe l’antico nome di Guagnano il cui nome vorrebbe proprio dire guadagno…


Cronaca

Motoveicolo rubato a Mirandola ritrovato in Salento dai carabinieri

I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora…

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Furgone sospetto al parcheggio del centro commerciale nascondeva un motoveicolo rubato. Segnalato il conducente per ricettazione.

I carabinieri di Surbo hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un cittadino di origine tedesca, classe 1992, residente in Italia, ritenuto presunto responsabile del reato di ricettazione.

E’ quanto avvenuto in una serata apparentemente tranquilla a Surbo. Il grande parcheggio di un centro commerciale del posto era ancora animato dalle ultime auto in uscita, quando, una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, impegnata in uno specifico servizio di controllo del territorio, ha notato un furgone con targa tedesca fermo in un’area laterale.

Un dettaglio forse insignificante, a prima vista, ha attirato l’attenzione dei militari: un rimorchio che trasportava un motoveicolo privo di targa. Una scena insolita soprattutto in quell’ora e in quel luogo.

I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora.

Alla richiesta di chiarimenti circa il possesso del motociclo di grossa cilindrata, l’uomo non ha saputo fornire risposte convincenti tanto da indurre gli investigatori ad effettuare un’approfondita ed accurata attività info-investigativa che ha fatto chiarezza sulla provenienza del mezzo.

Sono bastati pochi minuti e, grazie anche alle banche dati delle forze dell’ordine, è emersa la verità. Il motoveicolo era stato denunciato rubato a Mirandola, in provincia di Modena, da un artigiano 51enne del posto che, contattato poi dai militari ha ben accolto la lieta notizia.

Il veicolo è stato quindi sottoposto a sequestro ed affidato momentaneamente in custodia giudiziale in attesa di essere restituito al legittimo proprietario.

Per il conducente del furgone, invece, è scattata una segnalazione alla competente A.G. per l’ipotesi accusatoria di ricettazione.

Continua a Leggere

Campi Salentina

Denunce, sanzioni e sospesa pizzeria

Controlli straordinari dei carabinieri tra Campi Salentina, Guagnano e Salice Salentino: ritirate otto patenti di guida, elevate otto contravvenzioni e sottoposte a sequestro amministrativo due autovetture; segnalato quattro persone in possesso di modiche quantità di hashish e cocaina per uso personale; sospensione dell’attività commerciale a Salice Salentino, riscontrati l’impiego di due lavoratori in nero, la mancata attivazione della sorveglianza sanitaria e la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato

Pubblicato

il

Una vasta attività di controllo straordinario del territorio ha interessato nella serata di ieri i comuni di Campi Salentina, Guagnano e Salice Salentino, dove i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, con il supporto del 6° Nucleo Elicotteri di Bari Palese, del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Lecce, dei funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno condotto un articolato servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di circolazione stradale, stupefacenti e lavoro nero.

L’attività, disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, ha visto l’impiego coordinato di numerose pattuglie e di un elicottero che, dall’alto, ha garantito una costante copertura delle aree interessate, consentendo un controllo capillare del territorio.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, cinque persone sono state denunciate in stato di libertà di cui una per guida senza patente, poiché mai conseguita e quattro per guida in stato di ebbrezza, con tassi alcolemici superiori l limite consentito, compresi tra 0,92 g/l e 1,10 g/l.

Sono state inoltre ritirate otto patenti di guida, elevate otto contravvenzioni e sottoposte a sequestro amministrativo due autovetture.

Durante le attività di controllo, i Carabinieri hanno segnalato quattro persone alla Prefettura di Lecce poiché trovate in possesso di modiche quantità di hashish e cocaina destinate all’uso personale.

Parallelamente, sono stati eseguiti controlli presso esercizi pubblici e circoli privati dei tre comuni interessati.

In una pizzeria di Salice Salentino, i militari dell’Arma, insieme ai funzionari dell’Ispettorato del Lavoro, hanno riscontrato l’impiego di due lavoratori in nero, la mancata attivazione della sorveglianza sanitaria e la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato.

Per tali violazioni, è stata disposta la sospensione dell’attività immediata, nonché la contestazione di un’ammenda di circa 7.200 euro e una sanzione amministrativa di circa 10.300 euro.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Notte di follia a Matino

Trentasettenne lancia una bombola di gas dalle scale del condominio e fugge sui tetti. Arrestato dai carabinieri.

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Una notte di terrore e tensione quella che si è nel cuore di Matino, dove un 37nne, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, estorsione, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il tutto sarebbe iniziato quando la madre e il fratello dell’uomo, conviventi, hanno composto il numero unico di emergenza 112 in preda alla paura.

L’uomo, in forte stato di agitazione, avrebbe richiesto loro del denaro da destinare all’acquisto di sostanze stupefacenti.

Al rifiuto dei familiari la situazione sarebbe precipitata.

In un crescendo di violenza, l’uomo avrebbe cominciato a lanciare oggetti dal balcone e verso i propri congiunti tra cui anche una roncola e persino una bombola di gas facendola rotolare giù per le scale del condominio, gesto che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

All’arrivo dei militari della Stazione di Matino, supportati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Casarano, l’uomo ha tentato una disperata fuga sui tetti delle abitazioni vicine, muovendosi tra le tegole nel buio della notte e rischiando anche di rimanere ferito.

Dopo un inseguimento rocambolesco i militari sono riusciti a bloccarlo in strada dove è stato arrestato.

Durante le concitate fasi dell’arresto, l’uomo ha reagito con violenza, provocando lievi escoriazioni ad uno dei militari e dolori all’addome a un altro

Immobilizzato è stato ammanettato e condotto in caserma per le operazioni di rito.

Al termine delle stesse, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti