Alliste
Trivellazioni: Gabellone chiama a raccolta i sindaci
Per valutare insieme ogni iniziativa utile a salvaguardare il territorio salentino

Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha convocato i sindaci dei 13 Comuni del Salento interessati al progetto di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi nelle acque del Golfo di Taranto, presentato dalla società Schlumberger Italiana Spa, che ha ottenuto il riconoscimento della “compatibilità ambientale”, con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il 18 ottobre scorso.
L’ incontro si svolgerà venerdì 28 ottobre alle ore 12, nella sala giunta al primo piano di Palazzo Adorno, a Lecce. In particolare, il presidente Gabellone ha chiamato a raccolta i primi cittadini dei Comuni di Galatone, Ugento, Racale, Sannicola, Castrignano del Capo, Taviano, Porto Cesareo, Morciano di Leuca, Patù, Gallipoli, Alliste, Salve e Nardò, con l’obiettivo di valutare insieme a loro ogni iniziativa utile a salvaguardare il territorio salentino.
La Provincia di Lecce, quindi, torna di nuovo in prima linea nella difesa delle coste del Salento dai programmi di ricerca di petrolio in mare che, questa volta, prevedono l’utilizzo della tecnica degli air gun.
Il progetto della società Schlumberger Italiana, che ha la sua sede legale a Parma, prevede la realizzazione di un’indagine geofisica 3D a grande scala in un’area situata nel Golfo di Taranto, di fronte alle coste della Puglia, della Basilicata e della Calabria.
L’area interessata ricopre una superficie di circa 4030 kmq e si trova ad oltre 12 miglia dalle coste. Le attività previste consistono della registrazione di profili geofisici con la tecnica sismica di riflessione 3D e l’utilizzo degli air gun.
Il progetto ha ottenuto il parere positivo con prescrizioni (n. 1940 dell’11 dicembre 2015) dalla Commissione tecnica di verifica dell’Impatto ambientale VIA e VAS.
La Regione Puglia ha già espresso parere contrario il 20 febbraio 2015, con il decreto n. 214. Sulla stessa linea anche la Regione Basilicata, che si è pronunciata sfavorevolmente il 17 marzo dello scorso anno.
Intanto, sempre venerdì 28 a Palazzo dei Celestini, si riunirà per discutere sullo stesso tema anche la seconda Commissione consiliare, presieduta dal consigliere provinciale Roberto Martella e convocata su richiesta del consigliere provinciale Danilo Scorrano.
All’ordine del giorno della Commissione, che ha, tra l’altro, competenze in materia di tutela e valorizzazione dell’ambiente, le “autorizzazioni rilasciate dal Ministero dell’Ambiente su prospezioni nel Mar Ionio”.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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Alliste
Giovane dà in escandescenze, necessario l’intervento dei carabinieri
Concitazione questa mattina in via Negro ad Alliste. Per il ragazzo disposto trattamento sanitario obbligatorio

Concitazione questa mattina ad Alliste, dove un giovane ha dato in escandescenze.
In via Negro, poco dopo le 10, a casa della nonna del ragazzo, sono intervenuti carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e sanitari del 118 che hanno provveduto ai primi soccorsi e poi disposto il trattamento sanitario obbligatorio (Tso).
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