Attualità
Anestesisti da Casarano a Lecce: lodi ad Emiliano!
Genio organizzativo! Intanto si bloccano tutte le attività chirurgiche (visto che i pochi che rimangono dovrebbero dividersi fra rianimazione e sala operatoria) comprese quelle ad esempio per i tumori…
Bisogna essere onesti, principalmente con sé stessi e quindi bisogna avere anche l’umiltà di riconoscere i meriti di chi dimostra di essere un valido politico, attento amministratore del bene e della cosa pubblica e ciò bisogna farlo anche e soprattutto se in precedenza quel politico è stato (ingiustamente) attaccato.
Bisogna dirlo ad alta voce, una volta per tutte, che noi pugliesi abbiamo la fortuna di avere uno fra i migliori Governatori che questo periodo storico avrebbe potuto donarci: in fondo il fatto che sia stato rieletto è la prova che anche i cittadini hanno avuto modo di riconoscere le sue indiscusse doti.
Sarebbero tanti gli elementi che potrebbero dare a lui il giusto merito ma basta descrivere quel che è accaduto questa settimana.
Dopo appena due anni di pandemia infatti, un tempo decisamente troppo esiguo per permettere un qualsiasi tipo di programmazione, l’ASL di Lecce non è riuscita purtroppo ancora a raggiungere un adeguato livello organizzativo per soddisfare (almeno al minimo) le necessità sanitarie della popolazione di riferimento (e parliamo della provincia di Lecce e non certo della città metropolitana di Roma!).
Dopo appena due anni di pandemia infatti (oltretutto divisi in due grandi ondate e quindi con un periodo in mezzo di non emergenza), l’attenta pianificazione delle risorse che dal Governatore (ricordiamolo, con delega alla sanità) in giù, ha impegnato indefessamente fior di manager, ha portato ad accorgersi (solo ora) che mancano anestesisti al DEA di Lecce.
Siamo particolarmente fortunati ad avere questi politici e questi manager perché non si sono lasciati sorprendere dagli eventi e sono stati in grado di trovare la soluzione che non ti aspetti, quella che solo i manager ed i politici illuminati sanno trovare: se mancano gli anestesisti a Lecce… li andiamo a prendere a Casarano!
Un’idea a dir poco geniale e soprattutto altamente professionale! Certo, poi ci sono sempre i soliti personaggi: i sindacalisti, quei piagnucoloni del comitato pro-Ferrari o i comuni cittadini che non sono mai contenti e, invece che applaudire in piedi a scena aperta, si mettono addirittura a criticare l’operato di Re Emiliano II di tutte le Puglie o gli eccellenti manager da lui scelti.
Invece che rendere merito alle capacità di pianificazione politico-manageriale, si mettono ad esempio a sottolineare delle inezie come il fatto che, togliendo gli anestesisti da Casarano, di colpo si bloccano tutte le attività chirurgiche (visto che i pochi che rimangono dovrebbero dividersi fra rianimazione e sala operatoria) comprese quelle ad esempio per i tumori ma queste sono quisquilie, c’è il Covid da fronteggiare e quella sì che è una emergenza. E pensare che la situazione del personale di rianimazione al “Ferrari” di Casarano era già tale da obbligare l’utilizzo delle sale operatorie in modalità notturna, sempre in una sorta di stato di urgenza in quanto l’ospedale di Casarano resta sempre un ospedale di riferimento in ambito provinciale (anche per via della sua posizione geografica, con buona pace di chi pensa il contrario) e dove il servizio 118 assicura giornalmente le urgenze più disparate (in un Pronto Soccorso, tanto per cambiare, sottodimensionato). «Non è possibile rincorrere sempre l’urgenza con altra urgenza e c’è bisogno di programmazione seria sia in ambito aziendale che regionale, considerata la frettolosa e scomposta decisione di sopprimere ospedali e unità operative di ogni genere», scrive in una nota Mario Riso, responsabile contrattazione della UIL FPL di Lecce, «chiediamo quindi alla Direzione Generale di soprassedere a soluzioni temporanee cercando magari di tamponare con il personale interno al “Vito Fazzi”».
Ma si sa, i sindacalisti hanno sempre da ridire e non si accorgono minimamente dello sforzo a cui il nostro Governatore ed i suoi fidi manager di questa invidiabile Azienda Sanitaria sono quotidianamente chiamati a sostenere. Non è facile infatti, dopo aver assunto nuove risorse, destinarne i 2/3 a Lecce e la restante parte fra tutto il resto della provincia, ci vuole perizia e programmazione, così come non dev’essere stato facile non vedere i benefici dei soldi risparmiati dai viaggi sanitari fuori regione che, causa pandemia, non si fanno più da due anni.
Ma di tutto questo, noi gente comune… che ne possiamo sapere. Questa settimana appena trascorsa, almeno una buona notizia per Casarano l’ha riservata: l’elezione dell’avv. Attilio De Marco al Consiglio Provinciale: finalmente un esponente di Casarano in una sede un po’ più importante (e che magari potrà far sentire anche la voce di questa città). Ricordo che nel 2014 il Comandante Schettino fu invitato a tenere una lectio magistralis all’Università “La Sapienza” di Roma sulla “gestione del controllo del panico”; mi auguro che un giorno Emiliano ed i suoi fidi manager possano fare altrettanto in materia di “programmazione delle risorse e gestione delle emergenze”: prometto che sarò il primo ad iscrivermi!
Ah, una nota personale che poco c’entra con quanto sin’ora detto: mi è capitato di leggere Ugo Ojetti, un profondo conoscitore ma soprattutto appassionato di arte che, all’inizio del secolo scorso, pubblicò diversi scritti anche letterari. Di lui ricordo in special modo un aforisma: «Se vuoi offendere un avversario, lodalo a gran voce per le qualità che gli mancano».
Antonio Memmi
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
Attualità
Elezioni a Tricase, Andrea Morciano: “Perché non fare le Primarie”?
“Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo”
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Continua il dibattito (ottimismo) intorno alla candidatura del centro sinistra o parte di esso.
Così, dopo l’ufficialità da parte del circolo cittadino del Partito Democratico, sinistra italiana e Cantiere civico della candidatura di Vincenzo Chiuri vengono fuori tutti i contrasti interni e i diversi malumori evidentemente covati e mai risolti.
Sulla vicenda ora interviene anche colui che da tempo era indicato come candidato “in pectore“: Andrea Morciano.
Di seguito il suo intervento sull’intera.
“Leggere un comunicato attraverso il quale una parte della coalizione di centrosinistra di Tricase – orfana, ad oggi, del sostegno dell’Associazione Tricase, che fare? (che conta il Gruppo consiliare più numeroso in Consiglio comunale con Giovanni Carità, Antonio Baglivo e Armando Ciardo, NdR) – ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Vincenzo Chiuri, vantando un percorso partecipato di confronto e di valutazione di un progetto politico condiviso, lascia estremamente titubanti, non di certo per valutazioni legate alla figura del candidato, ma per le modalità con cui è stata effettuata e comunicata la scelta.
Sostenere che ci siano stati tavoli di confronto tra tutte le forze e associazioni di centrosinistra non corrisponde al vero, dal momento che numerosi cittadini appartenenti alle stesse aree politiche non sono stati mai invitati al dibattito sulla valutazione di un ipotetico candidato sindaco né tantomeno sono stati coinvolti in questioni più ampie su programmi elettorali e nuovi visioni sul futuro della città.
E questo posso sostenerlo a ragion veduta dal momento che, avendo negli scorsi mesi dichiarato in maniera trasparente la mia disponibilità a guidare un progetto politico alternativo all’amministrazione uscente, gli amici e i concittadini che si stanno impegnando insieme a me nella costruzione dal basso di un nuovo progetto politico, si muovono esattamente nella stessa zona politica rivendicata dalle forze sostenitrici del dott. Chiuri, essendo alcuni tesserati PD, altri provenienti dalle associazioni di centrosinistra tra cui lo stesso Cantiere Civico.
È evidente che il comunicato escluda a priori il loro parere visto che la proposta, oltre che giungere dai pochi rappresentanti delle parti, non è stata nemmeno condivisa.
A sostegno di ciò anche il comunicato del consigliere in quota PD Francesco Minonne.
È evidente che il Centro Sinistra unito di cui si parla è, oggi, pura utopia.
Sono state effettuate scelte azzardate, partite da prese di posizione personali in direzione contraria più che verso un obiettivo di bene comune, e questo potrebbe portare ad ulteriori frammentazioni, rovinando ancor di più la situazione già abbondantemente minata del nostro paese.
Non sarebbe allora stato meglio giungere ad una selezione del candidato usando uno strumento più democratico come le primarie, mettendo davvero in gioco tutte le forze afferenti all’area politica in questione?
Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo.
A nome del folto gruppo di concittadini con cui stiamo condividendo da tempo una forte volontà di lavorare per un concreto cambiamento ribadisco che la Città di Tricase merita un vero percorso partecipato ed allargato ad un sempre maggiore numero di interlocutori, liberi nelle scelte e inclini al confronto, avendo come obiettivo comune un’idea di una Tricase rinnovata e non di una semplicistica costruzione tenuta in piedi dalla volontà di pochi e travestita da una finta aura di democrazia.
Rimbocchiamoci le maniche e raccogliamo le idee, a breve le comunicazioni sui prossimi incontri a cui chiederemo massima partecipazione”.
Andrea Morciano
Attualità
Elezioni a Tricase, il PD insiste: “Strada tracciata”
I Dem tricasini: “In completa autonomia e condivisione è stato elaborato il documento contenente le caratteristiche del candidato sindaco, e senza che vi fosse necessità di ricorrere alla convocazione di tavoli provinciali”
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Difficile districarsi tra correnti interne, ingerenze “esterne“ e polemiche al contorno.
Fatto sta che arriva la nuova presa di posizione da parte del Circolo cittadino del Partito democratico. E questo avviene dopo l’annuncio del candidato sindaco Vincenzo Chiuri e le conseguenti dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne e la “bacchettata” ai dem tricasini da parte dell’ex presidente della provincia e ora consigliere regionale del PD Stefano Minerva.
“Prendiamo atto delle due note inviate alla stampa, a distanza di poche ore l’una dall’altra, da parte del consigliere comunale Francesco Minonne e da parte del consigliere regionale Stefano Minerva”, la premessa dal Circolo cittadino dei Democratici, “Desta molto stupore la nota di Minonne, il quale, sin dalla passata primavera, in diverse circostanze, aveva già avuto modo di chiarire la propria posizione a tutti gli iscritti del partito, dichiarando una certa vicinanza ad un probabile candidato, verso il quale lo lega un forte legame di amicizia, autoescludendosi da qualsiasi percorso politico intrapreso da parte del PD cittadino unitamente alle altre componenti tricasine del centro sinistra.
Pertanto, riteniamo del tutto incomprensibile e strumentale aver presentato una nota stampa, immediatamente dopo la pubblicazione del nostro comunicato. Il consigliere” prosegue la nota, “sottolinea una mancata condivisione, dal momento che la sua posizione era ormai nota a tutti gli iscritti del partito e “praticata” alla luce del sole.
Per questa nuova esperienza politica, non ci resta che augurare al Consigliere Minonne di trovare il tempo, che finora non ha avuto e che ha penalizzato il partito in seno all’assise consiliare, per espletare al meglio le funzioni”.
Poi i Dem passano alla nota del consigliere Minerva: “Ribadiamo quanto già detto nel comunicato stampa: da due anni a questa parte abbiamo portato avanti un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile – prima nel Partito Democratico e poi con gli alleati di Coalizione – attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città”.
@Se il consigliere Minerva avesse letto la nota stampa nella sua interezza” aggiungono, “non gli sarebbe sfuggito l’appello alla coesione e all’unità del centrosinistra tricasino, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato e, soprattutto, tenendo a bada le incursioni di chi, come già accaduto, vuol “dirigere” la comunità democratica di un paese che non gli appartiene”.
“Apprezziamo il suo invito a tenere sempre aperta la porta del campo progressista”, si legge ancora, “ma riteniamo riduttivo il richiamo a documenti di coalizione dello scorso aprile, perché a distanza di sei mesi, la vita politica di Tricase è naturalmente proseguita in completa autonomia, come in completa autonomia e condivisione è stato elaborato il documento contenente le caratteristiche del candidato sindaco, e senza che vi fosse necessità di ricorrere alla convocazione di tavoli provinciali”.
“A Tricase c’è un partito vivo, partecipato e coeso”, insistono dal circolo tricasino, “così come viva e partecipata è la coalizione che si è formata e che continua a riscontrare l’adesione di persone, movimenti e associazioni interessate al progetto. La strada è tracciata, e di questo ne siamo davvero orgogliosi”, concludono i Dem tricasini, “vi aspettiamo giovedì 11 dicembre alle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone”.
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