Casarano
Casarano dice “basta”!
Raccolta firme a 5 stelle
Sabato 8 giugno, a partire dalle 9,30, nei pressi degli Uffici Postali centrali di Casarano, verrà allestito dal Meetup Casarano 5 Stelle, un banchetto per la raccolta delle firme sul servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento
Fli attivisti a 5 stelle fanno notare:
“l’aumento indiscriminato delle aree di sosta a pagamento, riscontrato in questi giorni in via Carducci (mercato coperto), via Mazzini (Liceo Classico, succursale poste), via Meucci (Inps), via Canova, via Bovio, e via Duca d’Aosta (Tribunale), in via Spagna, via Olanda e via Lussemburgo (distretto socio-sanitario del quartiere di “Pietra Bianca”), in piazza Umberto I (ufficio postale centrale) e in vico Araldo”;
“l’occupazione, in alcuni casi, delle aree poste in prossimità degli incroci e delle rampe di accesso per disabili; facendo seguito all’istanza presentata dal meetup Casarano 5 Stelle presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Casarano, in data 18 marzo 2013, con la quale veniva richiesto al Sindaco, fra l’altro, un parere – ad oggi ancora non pervenuto – sulla legittimità del riconoscimento, al soggetto preposto all’irrogazione di sanzioni, di una percentuale del 15% sulle sanzioni effettivamente incassate, ed in cui veniva fatto presente che un provvedimento di questo tipo costituisce un atto decisamente immorale, in quanto incoraggia, sprona ed incentiva, i funzionari preposti, a multare i cittadini e riduce al minimo il loro grado di tolleranza, perché direttamente interessati in tal modo ad incrementare i guadagni”.
Per questo chiedono:
“vengano ripristinate le aree di sosta gratuite (strisce bianche) perlomeno in prossimità degli Enti pubblici (Tribunale, Inps, Istituti Scolastici, Uffici Postali, Asl), in quanto zone ove i soggetti si recano per l’ottenimento di determinati servizi pubblici essenziali”;
“vengano rimosse le aree di sosta a pagamento poste in prossimità degli incroci, in quanto ostruiscono la visibilità degli autisti ed intralciano la circolazione, e delle rampe di accesso per disabili”;
“venga concesso a tutti i possessori di pass per disabili il parcheggio gratuito e senza limite di tempo sugli spazi blu a pagamento, tramite una apposita delibera e con il posizionamento sui siti di cartellonistica verticale”;
“venga garantito il numero minimo di posti per portatori di handicap (minimo 1 ogni 50 posti)”;
“venga rimosso ogni profilo di illegittimità e di immoralità negli adempimenti contrattuali disciplinati dal Bando di gara per l’aggiudicazione del “Servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento con parcometri elettronici”, indetto con Determinazione del Responsabile del Servizio di Polizia Municipale n. 60 del 2/10/2012, ed aggiudicato in via definitiva in favore dell’impresa “S.I.S. Segnaletica Industriale Stradale s.r.l.”, con sede in Corciano (PG), con determinazione dello stesso Responsabile n. 18 del 13/2/2013, ed in particolare venga rimossa la clausola che riconosce all’impresa un compenso, per il servizio delle funzioni di accertamento delle violazioni sulla sosta, pari al 15% delle sanzioni effettivamente incassate, oltre ad un importo in quota fissa di €30.000,00 annui, per i motivi sopra esposti”.
Appuntamenti
Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza a Casarano
Reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh, voce dei Radiodervish. Sabato 8 novembrem alle 19, 30, nella Galleria Percorsi d’Arte
La poesia come atto di resistenza.
La forza delle parole come tentativo di salvezza.
È da questa convinzione che nasce l’incontro dedicato al libro “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”, che si terrà sabato 8 novembre, alle ore 19,30, presso la Galleria Percorsi d’Arte di Casarano.
Un reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh (foto in evidenza in alto), voce dei Radiodervish, che dialogherà con il giornalista Antonio Portolano (founder e direttore responsabile di UnoGenio e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia).
Marilena Cataldini, Davide Bruno e Loredana Manco si alterneranno nella lettura dei testi, in un intreccio di voci, suoni e silenzi che darà corpo a un racconto corale: quello dei poeti di Gaza.
Le trentadue poesie raccolte nel volume sono state scritte in gran parte dopo il 7 ottobre 2023, nel cuore della tragedia palestinese, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer); mentre si fugge dalla propria casa (al-Ghazali); o da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra).
Come scrive lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione: «Scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata».
E ancora: «Queste poesie sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno».
Nabil Bey Salameh, traduttore e curatore dell’antologia, afferma: «Questa raccolta non è solo un lamento. È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto».
Un incontro di parole, memoria e testimonianza per dare voce ai giovani poeti di Gaza, i cui versi risuonano come un grido collettivo contro il silenzio e l’indifferenza del mondo. Attraverso la lettura e la riflessione, Il loro grido è la mia voce diventa un invito a riconoscere la parola come resistenza e la poesia come ultimo spazio di libertà e verità.
In un tempo in cui la civiltà sembra aver smarrito la propria umanità, la voce dei poeti palestinesi ci costringe a guardare, ad ascoltare, a non distogliere lo sguardo.
Tra macerie, paura, evacuazioni e morte, i poeti scrivono per denunciare, ricordare, rivendicare o semplicemente per restare vivi.
Un luogo di cultura, qual è la Galleria Percorsi d’Arte nel sud del Salento, non può restare indifferente: qui l’arte diventa una forma di resistenza, fragile ma essenziale.
Ingresso su prenotazione e contributo, fino ad esaurimento posti.
Info: 328/3679819
NABIL BEY SALAMEH
Cantautore, etnomusicologo, scrittore e giornalista, Nabil Bey Salameh nasce a Tripoli, in Libano, da genitori palestinesi originari di Jaffa, costretti all’esilio durante la Nakba del 1948. Porta dentro di sé la memoria di quello sradicamento, trasformandola in visione, in canto, in ponte tra mondi.
Si trasferisce in Italia negli anni Ottanta per completare gli studi in ingegneria, ma sarà la musica a guidare il suo destino. Negli stessi anni fonda Al Darawish, una delle prime esperienze di world music in Italia, dando voce a una nuova sensibilità mediterranea capace di connettere Oriente e Occidente attraverso il linguaggio poetico e sonoro.
Nel 1997 fonda i Radiodervish, divenendo una delle figure più riconosciute della world music italiana e internazionale. Con il gruppo pubblica quindici album e si esibisce in teatri e festival di tutta Europa con un repertorio sospeso tra spiritualità, impegno e narrazione poetica.
Dal 1998 al 2007 è corrispondente in Italia per l’emittente televisiva internazionale Al Jazeera, raccontando le vicende del Mediterraneo con lo sguardo di chi conosce l’esilio ma anche il dialogo tra culture.
Attualmente insegna Etnomusicologia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove forma nuove generazioni di musicisti e ricercatori nel campo delle musiche popolari e delle culture del Sud Globale.
La sua ricerca artistica abbraccia musica, teatro, poesia e letteratura. Ha collaborato con artisti del calibro di Franco Battiato, Massimo Zamboni, Noa, Nicola Piovani, Antonella Ruggiero, Paola Turci, Jovanotti, Stewart Copeland, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, l’Orchestra Araba di Nazareth e molti altri.
Nel 2016 pubblica per Jouvence la traduzione poetica di Le mie poesie più belle del celebre poeta siriano Nizar Qabbani. Nel 2019 inaugura per Kurumuny Editore la collana Camminamenti con il saggio Al Maqam – La storia di Naìma (O del corpo che si rivela), affiancato dalle poesie della scrittrice libanese Joumana Haddad.
Nel 2025 cura e traduce l’antologia Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza, una raccolta di testi scritti da giovani poeti palestinesi sotto assedio, restituendo umanità, speranza e verità attraverso la parola poetica.
È ideatore e direttore artistico del FalastinFest, festival di cultura palestinese che ogni anno, in Puglia, crea un ponte di memoria e resistenza poetica tra Palestina e Mediterraneo.
Instancabile narratore di confini e incontri, Nabil Bey continua a interrogare il presente attraverso l’arte, la parola e la musica, dando voce ai Mediterranei sommersi e alle storie silenziate della sua Palestina.
MARILENA CATALDINI
Avvocata e redattrice di riviste di letteratura e pensiero sociale (Spazi-di-versi, Progetto Umanistico, Tempo di marea, L’incantare, A Levante). Ha partecipato a mostre di poesia visiva e mail art.
Coautrice dei testi Diario e D’intorni (Informadonna, 2001) e Verso Sud – Salento d’acqua e di terra rossa (Anima Mundi, 2008). Autrice dei libri di poesia Il Forte Bionda (Spagine Ed., 2020) e Armida Mondoni, ovvero la Viola e altre scritture (Macabor, 2024).
Nel 2023 ha vinto il Premio per poesia inedita “Bologna in Lettere”. I suoi testi appaiono in numerose antologie e riviste letterarie, tra cui Chiamata contro le armi (2022) e Poeti e coscienze per Gaza (2025).
DAVIDE BRUNO
Diciassettenne studente del Liceo Classico “Montalcini” di Casarano, è appassionato di discipline umanistiche, in particolare di letteratura.Ha ottenuto brillanti risultati a livello nazionale nei campionati di italiano e di greco antico. Amante del teatro, negli ultimi sei anni ha partecipato come attore a numerosi spettacoli, portando in scena la parola con sensibilità e passione.
LOREDANA MANCO
Architetta e libera professionista, visionaria e resiliente, con una profonda vocazione civica.
Fondatrice di Placemaking Casarano, integra progettazione tecnica, intelligenza emotiva e metodi maieutici per modellare spazi come manifesti viventi di pluralismo, cura e decompressione.
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Casarano
Quarto ko di fila
Per il Casarano tre sconfitte consecutive (due al “Capozza”) in campionato più l’eliminazione in Coppa Italia di categoria. Di Bari: «Usciamone prima possibile»
CASARANO-MONOPOLI 1-3
Reti: pt 16′ Chiricò (C); st 20′ (rig.) e 38′ Volpe (M), 40′ Miceli (M)
di Giuseppe Lagna
Sarà pure una semplice coincidenza, ma dall’uscita di Maiello per infortunio, nel corso del primo tempo della partita contro il Foggia, il Casarano ha totalizzato ben tre sconfitte consecutive, due delle quali fra le proprie mura.
Come per un malevolo incanto, la squadra di Vito Di Bari ora ha sul groppone quattro incontri persi, oltre all’uscita dalla Coppa Italia ad opera del Cerignola.
Eppure, si può di certo affermare che non manca assolutamente l’impegno e neanche si tratta di un calo fisico.
Non resta altro che individuare le cause nel calo di peso a centrocampo per l’assenza del metronomo e alcune leggerezze nell’assetto difensivo: una certa perdita di autostima fa da conseguenza.
Inutile nascondere a questo punto la durezza del girone meridionale della categoria, faticosamente raggiunta dopo ventisette anni “di campi polverosi” e che la Società del presidente Antonio Filograna Sergio intende mantenere e consolidare.
Non serve, pertanto, parlare ora di crisi, così come non ci si è esaltati più di tanto, allorquando i Rossoazzurri erano al vertice della classifica, appena quindici giorni fa.
Nella lunga intervista post-gara il tecnico delle Serpi ha sostenuto in più tratti che «occorre recuperare serenità».
«Veniamo da un percorso di tre sconfitte che fa preoccupare», ammette, «ma dal quale dobbiamo uscire prima possibile».
Poi un pensiero ai tifosi, ai quali ha chiesto «di essere tutti uniti in un passaggio importante, dopo aver fatto tanto per essere qui».
Prossimi impegni: sabato 8 novembre, ore 17,30, a Cosenza e sabato 15, ore 14,30, big-match al Capozza, ospite il Catania.
È proprio il caso di rispolverare il sommo poeta: “Casarano, qua si parrà la tua nobilitate!“.
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Alezio
Il calendario degli autovelox di novembre in Salento
Occhio alle multe, comune per comune tutte le postazioni…
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