Attualità
Casarano ritrova le strisce blu
Parcheggi a pagamento: firmato l’atto del funzionario amministrativo che aggiudica il servizio, in maniera definitiva, alla Società “Segnaletica Industriale stradale (S.I.S.) S.r.l.” di Corciano (Perugia)

Tanto tuonò che alla fine piovve! È passato più di un anno da quando a Casarano, pur essendovi le strisce blu dei parcheggi, non ci sono grattini da grattare o scontrini da stampare alle infernali macchinette mangia spiccioli. Anno in cui è stato possibile parcheggiare sempre e ovunque (ammesso che si fosse così abili e fortunati da trovar parcheggio), senza limiti di tempo e senza la paura delle multe per sosta vietata. Fino all’atto del funzionario amministrativo responsabile che nei giorni scorsi ha aggiudicato il servizio, in maniera (finalmente) definitiva alla Società “Segnaletica Industriale stradale (S.I.S.) S.r.l.” di Corciano (Perugia). In realtà, si tratta di un ritorno in quanto questa è la stessa Società che ha già gestito i parcheggi sin dall’istituzione del servizio. Boccata di respiro quindi per le casse comunali che, ormai si sa, versano in una sorta di coma apparentemente irreversibile, ma anche già qualche mugugno da parte dei cittadini che ormai si erano abituati ai parcheggi liberi. A dire il vero le entrate previste dal contratto non saranno poi così eccezionali in quanto nelle casse andranno appena 40mila euro all’anno, ai quali vanno aggiunti poi 22 centesimi per ogni euro che la società appaltatrice incasserà.
Questo anno di mancata gestione ha in realtà una motivazione che, una volta tanto, non è da imputare alla cattiva burocrazia ed una storia con la quale, purtroppo, sempre più spesso ci si deve misurare. La citata “SIS” è in realtà arrivata seconda nella gara in quanto la sua concorrente, la “Smart Project srl” di Casoria in quel di Napoli, oltre ai 40mila euro avrebbe riconosciuto quasi 34 centesimi per ogni euro incassato. Detto così sembra senza dubbio un qualcosa di più conveniente per il Comune ma, se si fanno un po’ di conti anche semplici, tenendo presente le spese di gestione del servizio, o la Società napoletana è formata di francescani che non vogliono guadagnare, oppure qualche dubbio sorge spontaneo. E qualche dubbio se lo son fatto venire anche i tecnici di palazzo dei Domenicani che hanno chiesto documentazione integrativa alla Prefettura del capoluogo partenopeo. La risposta è arrivata lo scorso luglio e con essa la comunicazione di una cosiddetta interdittiva antimafia relativa alla Smart Project e quindi la conseguente revoca dell’affidamento che nel frattempo era stato riconosciuto in maniera provvisoria.
La notizia del ripristino del pagamento dei parcheggi corre veloce di bocca in bocca e la stragrande maggioranza dei cittadini è assolutamente contraria all’ennesimo balzello. Se lasciamo però da parte il fastidio che provoca ogni nuova gabella, in realtà il parcheggio a pagamento potrebbe essere anche un incentivo alle attività commerciali che, finalmente, avrebbero lo spazio prospiciente al proprio negozio quasi sempre libero o occupato per periodi limitati di tempo e ne beneficerebbero anche tutti i cittadini che avrebbero più probabilità di trovare un parcheggio senza inutili giri della speranza alla ricerca di uno strapuntino. Certo, una regolamentazione più intelligente rispetto al passato è auspicabile. Esempio: se faccio il tagliando nella zona ospedale e poi mi sposto in centro, visto che ho già pagato, facciamo in modo che io non sia costretto a rifarlo, oppure (come ad esempio succede in molti altri comuni) commisuriamo l’importo delle sanzioni a 5€: si eviterebbero i ricorsi per via legale e le colorite rimostranze nei confronti degli ausiliari e oltretutto non sarebbe una misura particolarmente vessatoria e quindi sostenibile anche dai sempre più numerosi cittadini meno abbienti. Rompiamo quindi i salvadanai per recuperare gli spiccioli e affrontiamo con serenità questa abitudine di ritorno, convinti che possa portare anche qualche risvolto positivo.
Antonio Memmi
Attualità
Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?
Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.
Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.
Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.
Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».
Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».
Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».
A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».
Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.
Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.
Giuseppe Cerfeda
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Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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