Attualità
Casarano si prepara al recovery plan
Da ArcheoCasarano idee progettuali per lo sviluppo culturale e turistico del territorio, proprio nel quadro degli attesi investimenti europei. Sei le proposte avanzate al sindaco De Nuzzo
“Si dovrà investire nella bellezza del Paese, anche per consolidare la capacità di attrazione di flussi turistici e l’enorme potenzialità del patrimonio storico, culturale e naturale”.
Questa è una trascrizione fedele di una parte di quel famigerato piano di cui si sente da tempo parlare in TV e che porta il nome di Recovery Plan: in poche parole si tratta di tantissimi soldi in arrivo per il nostro Paese a patto che li si sappia spendere (possibilmente senza fregarseli).
Se, sino ad ora, c’è già stato un rimprovero da parte dell’Europa alla nostra Nazione, è stato quello di non aver presentato in tempo utile i progetti (professionali e credibili) per impiegare al meglio questo mucchio di denaro e per tale motivo ci è stata data una seconda possibilità.
Vien da sé che siamo ancora a livello di rapporti fra Nazioni e Comunità Europea ma, ben presto, questi soldi saranno disponibili anche a livello territoriale, sino ad interessare anche le più piccole realtà comunali. Fondamentale quindi non farsi trovare un’altra volta impreparati e cercare anzi di battere sul tempo gli altri contendenti perché, se è vero che i soldi sono tanti, è anche vero che non sono certo infiniti.
Proprio partendo da questi presupposti, l’Associazione ArcheoCasarano, ha presentato al sindaco Ottavio De Nuzzo, un elaborato strutturato e molto professionale, in cui si propongono delle idee progettuali per lo sviluppo appunto sia culturale, sia turistico del territorio di Casarano, proprio nel quadro degli investimenti europei accennati.
Sei le proposte avanzate al Sindaco nell’istanza protocollata solo qualche giorno fa e che si inseriscono perfettamente nel solco indicato dal piano che prevede “…il finanziamento dei progetti dei Comuni per investimenti su luoghi identitari sul proprio territorio”.
Un progetto che non a caso viene chiamato “Turismo e Cultura 4.0”. Si va quindi dalla realizzazione di un parco tematico “Madonna della Campana – Manfio”, abbracciando una zona che comprende le Grotte del Crocefisso, della Trinità, il Santuario della Campana ed una scala monumentale in pietra unica nel suo genere, al recupero delle antiche fontanelle dell’Acquedotto Pugliese, da inserire in un percorso multisensoriale e di trekking urbano; dalla valorizzazione dell’area archeologica medievale di via Solferino, in cui sarebbe possibile realizzare anche un ambiente culturale e storico da apprezzare anche rimanendo in compagnia dei propri amici a 4 zampe, alla realizzazione di un portale web in grado di fornire una serie di servizi agli utenti quali l’acquisto o la prenotazione dei ticket per gli eventi in programma (concerti, visite guidate, ecc..) oppure di dare informazioni in merito agli orari di apertura dei siti o magari alle possibilità ricettive o di ristorazione nell’ambito della città.
Una proposta innovativa riguarda invece la salvaguardia ed il rilancio dei frantoi ipogei di cui il centro storico di Casarano è ricco.
Nessuno di essi è purtroppo di proprietà pubblica per cui la proposta è quella di realizzare delle collaborazioni pubblico/privato non solo per salvaguardarli ma soprattutto per renderli il fulcro di una zona che potrebbe riempirsi ad esempio di botteghe artigiane e divenire di conseguenza un’attrazione turistica totalmente sostenibile ed integrata.
Ovviamente non poteva mancare il capitolo relativo a quella che già di per sé è l’attrattiva principale di Casarano e cioè l’antichissima chiesa della “Madonna della Croce” (altrimenti detta di Casaranello), una delle più antiche al mondo dopo che molti studi hanno fatto risalire la sua costruzione al IV secolo dopo Cristo.
Il progetto specifico prevede la realizzazione di un museo sulla storia del cristianesimo, così come la riqualificazione dell’area esterna alla chiesa con scavi archeologici preventivi ma anche un Laboratorio permanente del mosaico paleocristiano.
L’iniziativa inoltre si inserisce nella promozione dei percorsi “caput Mundi” (sfruttando anche la circostanza del Giubileo che si terrà a Roma nel 2025) e “Percorsi nella Storia” per promuovere la capacità attrattiva del patrimonio storico artistico e incentivare un turismo lento e sostenibile.
Il tutto (ma questo è in comune con tutti gli altri progetti presentati) comprensivo di percorsi specifici per non vendenti e portatori di disabilità.
Queste le proposte strutturate da parte di“ArcheoCasarano che, nella sua vita associativa ha l’indubbio merito di aver prestato, per oltre 6 anni, la propria attività a livello di volontariato per la salvaguardia ed il rilancio di Casaranello, anni in cui si è avuta l’emissione di un francobollo dedicato al monumento (foto in alto), la pubblicazione di ben due volumi di studi dedicati ed una serie di partenariati con Università italiane e straniere (foto a lato), oltre alla creazione ed al mantenimento del sito www.casaranello.it.
«In realtà questo lavoro di presentazione non va inteso come se già fosse il progetto definitivo delle varie proposte», dichiara Alessandro De Marco, Presidente di ArcheoCasarano, «ma soltanto una proposta di riflessione su alcune tematiche significative per lo sviluppo e la crescita della nostra città. Qualsiasi investimento nella cultura deve essere prima di tutto motivo di crescita sociale per cui ritengo che non debba essere delegato ad un’unica Associazione ma essere il frutto di una collaborazione ad ampio respiro».
Antonio Memmi
Attualità
Giovane chef salentino emoziona Milano al Grande Cucina Talent Prize
Antonio De Carlo von i sapori della sua terra riceve i complimenti di grandi maestri di cucina e critici gastronomici
C’è un profumo di mare e memoria che ha attraversato il Teatro Menotti di Milano lo scorso 10 novembre, quando il giovane chef Antonio De Carlo (classe 1996) di Zéphyr Restaurant di Lecce ha conquistato pubblico e giuria del Grande Cucina Talent Prize 2025, il prestigioso riconoscimento dedicato ai migliori talenti under 30 della ristorazione italiana.
Finalista di questa quarta edizione — che ha visto vincere Giulia Zappa del ristorante La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti (2 stelle Michelin) di Serralunga d’Alba (CN) — De Carlo ha incantato con un piatto dal titolo evocativo: “Ricordo di Sapori Antichi”.
Un omaggio alla tradizione salentina dei Triddhi in brodo, piccole briciole di pasta di semola lavorate con uova e olio, che lo chef reinterpreta con visione contemporanea, trasformandole in una pasta mantecata come un risotto.
Protagonisti della creazione: Ditalino rigato e Pepe bucato del Pastificio Garofalo, burro alle erbe mediterranee, limone marocchino, curry e una delicata ricciola marinata, di cui lo stesso chef svela la ricetta.
A valutare i giovani talenti una giuria d’eccellenza composta da giornalisti, critici gastronomici e grandi maestri della cucina italiana: Andrea Aprea, Alberto Basso, Cesare Battisti, Andrea Berton, Matteo Baronetto, Eugenio Boer, Daniel Canzian, Remo e Mario Capitaneo, Davide Caranchini, Chicco e Bobo Cerea, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio Guida, Alessandro Negrini, Fabio Pisani, Carlotta Perilli, Viviana Varese ed Elio Sironi. Ed è proprio Sironi, Executive Chef del ristorante Ceresio7 di Milano, a rivolgere parole che resteranno impresse nella memoria di De Carlo: “Antonio, in te ho visto tanta passione, talento e disciplina, ingredienti importanti per questa professione. Non ti fermare.”
Un elogio che arriva da uno dei protagonisti della scena gastronomica italiana, Elio Sironi, che ha costruito la sua carriera nei più rinomati ristoranti e hotel, da Villa D’Este al Bulgari Hotel Milano, fino al suo iconico Ceresio7, aperto nel 2013 sulla sommità della sede di DSquared2.
“Ogni anno la nostra super giuria cresce e si impegna, conferendo prestigio e credibilità al premio” – racconta Federico Lorefice, direttore di Grande Cucina e ideatore del Talent Prize.
“Il live cooking degli chef durante l’evento finale accende adrenalina e cattura l’attenzione; i talk puntano i riflettori su storie, passioni e dedizione, sogni e futuro.”
Durante la stessa giornata sono state assegnate anche le Special Mention: Aurora Protano (Ristorante Pipero, Roma) per Sala e Sommellerie; Elena Orizio (Trattoria Contemporanea, Lomazzo) per Pasticceria da Ristorazione e Davide Trocino (Ristorante Torre, Fondazione Prada, Milano) per Bere Miscelato.
Dietro l’emozione e la tecnica di Antonio De Carlo c’è una filosofia limpida: “testa bassa e prestazioni alte”.
Una dichiarazione di umiltà e forza, che si traduce in una cucina essenziale, autentica e vibrante, capace di raccontare il Sud con accenti contemporanei.
Dopo esperienze formative al Pashà di Conversano e al Magorabin di Torino, De Carlo ha trovato da Zéphyr Restaurant la sua dimensione più intima e poetica.
Situato all’interno de La Fiermontina Luxury Home di Lecce, Zéphyr è un piccolo scrigno di emozioni culinarie, immerso tra ulivi secolari e sculture monumentali, dove arte, natura e gusto si fondono in armonia e tutto ruota intorno alla storia romanzesca di Antonia Fiermonte, nonna materna prematuramente scomparsa dei proprietari Fouad Giacomo e Antonia Yasmina Filali, che hanno voluto condividere il talento e le opere di questa pittrice, violinista, protagonista dei salotti artistici parigini e musa dei grandi artisti francesi René Letourneur e Jacques Zwobada.
La sua storia rivive nelle sale del ristorante, dove si ammirano opere come La liberté di Zwobada (1953), tra eleganti kenzie che avvolgono i tavoli e nell’uliveto dove Le Due Sorelle di Fernand Léger, Armonia II di Letourneur e La Coppia di Zwobada, accolgono gli ospiti durante le cene d’estate.
In questo scenario sospeso tra arte e natura, Antonio De Carlo trasforma ogni piatto in emozione. Oltre ai suoi Triddhi di Sapori Antichi, sorprendono creazioni come la tartare di ricciola con latte di mandorla, fichi secchi mandorlati e alloro, il Risotto Oro d’Ulivo con zucca, burro affumicato e polvere di olive nere e i dessert di raffinata libertà creativa, come il semifreddo al mustacciolo glassato e Alba Mediterranea, caprese al cioccolato bianco, mousse al limone e yuzu, croccante alla mandorla e gel al limone.
Con la sua cucina che profuma di Sud e guarda al futuro, De Carlo si conferma una delle voci più autentiche e promettenti della nuova generazione di chef. E dal cuore del Salento, il suo viaggio – fatto di memoria, passione e coraggio – è solo all’inizio.
Ricordo di Sapori Antichi
Ricetta dello Chef Antonio De Carlo
Ingredienti per 2 pax
- 40 g Pepe Bucato Garofalo • 40 g Ditalini Rigati Garofalo • 35 g burro acido • 25 g burro alle erbe • 30 g parmigiano • 200 ml brodo pesce • 7 g zest di limone marocchino • gel di limone • olio alloro • polvere di prezzemolo • Curry 1001 Nuits
Procedimento
Cuocere i Ditalini Garofalo in abbondante acqua bollente salata per sei minuti, poi scolarli e proseguire la cottura, risottandoli nel brodo di pesce, insieme al Pepe bucato per altri tre-quattro minuti.
Il brodo, con la sua mineralità marina, avvolgerà la pasta e ne esalterà la profondità di gusto; aggiungere acqua di cottura se necessario, per mantenere la consistenza cremosa.
A cottura ultimata, mantecare con il burro acido, che donerà struttura e rotondità, e con il burro alle erbe, dal profilo balsamico e aromatico.
Unire quindi la buccia di limone marocchino, capace di apportare sentori dolci e salini, e completare con il Parmigiano, che contribuisce alla persistenza gustativa e armonizza gli aromi.
Una volta impiattato, rifinire con eleganza: una spolverata di polvere di prezzemolo per il tocco di colore, un velo di Curry “1001 Nuits” dell’azienda Thiercelin, scelto per la sua raffinata armonia di rosa e aglio orsino – una reinterpretazione francese del curry, nobile e delicata.
A seguire, qualche goccia di olio all’alloro, piccoli spuntoni di gel di polpa di limone marocchino (dosati con attenzione per non sovrastare gli equilibri del piatto) e, infine, la tartare di ricciola al lime, che completa la preparazione donando freschezza, eleganza e valore.
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Attualità
Santa Caterina, fondale del porticciolo ripulito da reti e rifiuti
Intervento di bonifica della baia commissionato dall’ufficio Ambiente a operatori specializzati
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Importante intervento di bonifica della baia del porticciolo di Santa Caterina questa mattina.
Su incarico dell’ufficio Ambiente, infatti, la società specializzata Teknowaste, con il prezioso supporto volontario del Diving Costa del Sud, ha rimosso dal fondale marino un ingente quantitativo di rifiuti.
Plastiche, bidoni, pneumatici, ferraglia e soprattutto cime e reti da pesca, con tutta probabilità giacenti in questa zona sin dalla mareggiata del novembre 2019.
Un’azione di fondamentale importanza per ripulire l’area da rifiuti di varia natura e per il contrasto al cosiddetto “ghost fishing”, il fenomeno per il quale attrezzature da pesca abbandonate o perse continuano a catturare e uccidere organismi marini (pesci e uccelli soprattutto) causando un danno significativo agli ecosistemi marini.
Attualità
Casarano – Catania, trasferta vietata ai tifosi siciliani
In vista della gara di Lega Pro, in programma in Salento sabato alle 14,30, il Prefetto di Lecce ha disposto la chiusura del settore ospiti del “Capozza” nonché il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Catania
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Il Ministro dell’Interno, con decreto del 15 ottobre ultimo scorso, a seguito dei gravi disordini avvenuti in precedente incontri di calcio ha disposto, a decorrere dalla medesima data e per la durata di mesi tre, la chiusura del settore ospiti degli impianti sportivi dove la Società “Catania F.C.” disputerà gli incontri in trasferta, nonché il divieto della vendita di titoli di accesso ai medesimi impianti sportivi, per gli stessi incontri e per il predetto periodo, nei confronti delle persone residenti nella provincia di Catania.
Atteso quanto sopra, ritenuto di dover aderire alla suddetta disposizione e di dover conseguentemente assumere le necessarie determinazioni a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il Prefetto di Lecce Natalino Manno, in aderenza a quanto disposto dal Ministro dell’Interno, con apposito provvedimento adottato in data odierna, ha disposto la chiusura del settore ospiti dell’impianto sportivo di Casarano nonché il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Catania.
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