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Sovraindebitamento? Ecco l’OCC

Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento: a Casarano uno dei 115 in tutta Italia e l’unico in Puglia. Al servizio degli utenti del sud Salento 

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L’acquisto rateale è stata un’invenzione che ha letteralmente rivoluzionato il costume della nostra società; mentre infatti al tempo dei nostri nonni si mettevano da parte i soldi “faccia cu faccia” (come loro stessi solevano dire) il mercato moderno, il nascere delle finanziarie ed un meccanismo a volte anche subdolo di vendita, ha introdotto il concetto delle comode rate.


Se non hai i soldi te li presto con facilità e poi me li ridai con calma (e con un bel po’ di interessi).


Il problema, però, sta nel fatto che, nel tempo, ci siam fatti prendere la mano e le piccole e comode rate, si son sommate l’un l’altra, diventando dapprima scomode e poi addirittura insostenibili e capaci di succhiarsi mensilmente lo stipendio o la pensione di chi, avventatamente (o in seguito a sventure familiari) le piccole rate le ha accumulate.


Da qui, a differenza dell’era dei nostri nonni (quando i pignoramenti erano rari e ne erano vittime solo gli imprenditori), i procedimenti di recupero forzoso del credito sono andati sempre più aumentando divenendo preminenti proprio quelli a danno dei soggetti tecnicamente chiamati non fallibili che altri non sono se non padri di famiglia o pensionati.


Per costoro, ad aggravare ulteriormente la situazione, anche la mancanza di un professionista in grado di consigliare le loro mosse per uscire dalla crisi o meglio in grado di mediare fra loro ed i vari creditori (che di venire incontro alle esigenze dei malcapitati non hanno alcun interesse).

Una legge del 2012 si è posta l’obiettivo di sanare questa difficoltà ma, come spesso accade in Italia, a distanza di oltre sei anni, poco o nulla si è fatto in tale direzione. Qualcosa di concreto è invece avvenuto a Casarano dove è stato appena costituito un “Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento” (OCC).


Cominciamo con il dire che Casarano è l’unico Comune in Puglia ad avere costituito tale organismo, così come è interessante e giusto dire che solo altri 15 Comuni in Italia lo hanno fatto. Vediamo quindi di che si tratta e soprattutto come funzionerà. Nel momento in cui una persona si rende conto di essere indebitata oltre alle proprie disponibilità di rientro (quando cioè prende atto che le proprie entrate certe non sono sufficienti a mantenere più una vita decorosa dopo aver mensilmente pagato le rate dei propri debiti) ha ora la possibilità di rivolgersi al OCC di Casarano; qui avrà a che fare con un pool di professionisti composto da commercialisti ed avvocati che, dopo aver analizzato e fotografato la situazione in essere del debitore, elaboreranno un piano di rientro che tenga conto sia delle necessità del debitore in difficoltà, sia del diritto legittimo dei creditori di veder ripianati i propri crediti. L’OCC a questo punto avvierà una serie di contrattazioni con i singoli creditori e definirà il piano definitivo. Il vero elemento innovativo dello strumento (che poi lo rende istituzionalmente rilevante) è che tale piano verrà omologato dal tribunale e quindi diverrà esecutivo.


Per intenderci: dopo tale omologazione il piano è in grado anche, ad esempio, di bloccare gli effetti di un pignoramento. Esprime piena soddisfazione il consigliere Giampiero Marrella, ostinato promotore di questo organismo che vede il coronamento dopo lunghi mesi di impegno diretto e di mediazione, così come, ovviamente, il sindaco Gianni Stefáno che, in una sua dichiarazione si dice “fiero non solo di questo “primato”, ma soprattutto di poter mettere al servizio dei cittadini di Casarano e di tutti quelli del basso Salento uno strumento in grado di risolvere problemi reali che spesso sconfinano nella disperazione”.


Antonio Memmi


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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