Attualità
Un passo avanti nel Salento di Mezzo
Gal Isola Salento sugli scudi: grandissima soddisfazione per i risultati raggiunti e nuove sfide all’orizzonte per il Gruppo di Azione Locale che lavora per il territorio che comprende Calimera, Cannole, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Martano e Zollino
«Con rinnovato e profondo compiacimento, sono lieto di annunciare che il GAL isola Salento, che mi onoro di presiedere, non solo ha – ancora una volta – abbondantemente raggiunto e superato tutti gli obiettivi di spesa calendarizzati dalla Regione Puglia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, contribuendo – come sempre – allo sforzo compiuto dalle strutture regionali per disinnescare il processo di disimpegno della spesa e di perdita dei contributi già accordati, ma ancor più, con il 62,58% di spesa complessivamente pagata al 31/12/2021 nell’ambito della Misura 19 del PSR Puglia 2014/2020, ha conseguito posizioni apicali, sia a livello regionale che a livello nazionale, tra gli enti vocati allo sviluppo rurale di tipo partecipativo, come riportato nei “Report delle spese sostenute per i Programmi di sviluppo rurale italiani” redatti dall’Organismo pagatore nazionale AGEA».

Cosimo Marrocco, presidente del GAL Isola Salento
Non nasconde la sua soddisfazione Cosimo Marrocco, Presidente del GAL Isola Salento SCARL: «Un nuovo successo scritto a chiare lettere, un passo avanti nel Salento di Mezzo, come siamo soliti ripetere, il cui merito va necessariamente condiviso con le imprese del territorio che hanno deciso di compartecipare agli investimenti per la realizzazione delle proprie idee imprenditoriali anche in un momento certamente non facile come quello che ci attanaglia da ormai alcuni anni. Un ottimo risultato, insomma, per il quale mi sembra doveroso ringraziare tutti i componenti il Consiglio di amministrazione del GAL: Leandro Rubichi, sindaco di Cannole; Fernando Bolognese, rappresentante degli istituti scolastici locali; Pinuccio Giuri, presidente Unione Coltivatori Italiani; Antonio Maurilio Natale, presidente CNA».
Marrocco ringrazia ancora «la struttura tecnica che, sulla scorta di una esperienza lunga ormai un quarto di secolo e con la proficua collaborazione degli Uffici di settore della Regione Puglia, ha profuso grande impegno affinché questi obiettivi venissero raggiunti».
Senza dimenticare «i sindaci e le amministrazioni comunali di Calimera, Cannole, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Martano e Zollino che hanno confermato, con ogni possibile iniziativa, il supporto allo sviluppo territoriale proposto dalla Strategia di Sviluppo Locale del GAL isola Salento».
Dopo 14 bandi pubblicati (rivolti ad agricoltori, commercianti, artigiani, ristoratori, strutture turistiche, scuole, Comuni, Proloco, associazioni ed altri ancora), 2 progetti a regia diretta ed oltre 80 beneficiari finanziati sparsi per il territorio, nuovi obiettivi e nuove sfide si palesano all’orizzonte.
«In primis», sottolinea il presidente del Gal Isola Salento, «dobbiamo continuare a lavorare senza abbassare la guardia per raggiungere l’obiettivo del conseguimento della spesa finale complessivamente prevista per il 31 dicembre 2022, obiettivo che non sarà certo meno importante ed impegnativo di quello appena traguardato e per il quale sarà fondamentale mantenere viva l’attenzione e attivare gli iter necessari a favorire la messa in moto di un circuito virtuoso di spesa che permetta alle aziende ed agli Enti pubblici di investire e al Gal Isola Salento e alla struttura regionale di operare con la dovuta tranquillità».
Cosimo Marrocco ricorda infine che «dobbiamo, facendo seguito alla recente presentazione della proposta italiana di Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/2027 ed in tal senso al primo delinearsi del quadro strategico della nostra Regione per tale periodo di programmazione, iniziare a raccogliere conferme ed osservazioni dal nostro partenariato in vista della scrittura di un nuovo Piano d’azione che possa rappresentare la somma delle differenti esigenze territoriali attraverso l’integrazione strategica di vari strumenti di sostegno».

Attualità
Il sindaco di Miggiano dal Papa
Udienza speciale per l’ANCI: Michele Sperti in udienza con Leone XIV
Il primo cittadino miggianese Michele Sperti ha incontrato sua santità Leone XIV nel corso di un’udienza speciale per l’ANCI.
Di seguito le emozioni che il sindaco di Miggiano ha affidato ai social.
“Un’esperienza unica, un’emozione autentica e difficile da descrivere, destinata a rimanere per sempre nel mio cammino umano e istituzionale.
Nel suo sguardo ho colto vicinanza, ascolto e profonda umanità: l’autorevolezza e, insieme, la dolcezza di un grande pastore d’anime.
Ho raccontato al Santo Padre della nostra terra straordinaria che è il Salento e di Miggiano: del capo della direzione sanitaria del Vaticano, nostro concittadino, e che dal nostro paese sono arrivate le scarpe ortopediche per i suoi predecessori.
Un dettaglio semplice, ma ricco di significato, che ha reso ancora più forte il legame tra la nostra comunità e la Santa Sede.
É stato un grande onore, ma soprattutto un’esperienza personale e spirituale profonda che desidero condividere con voi, perché ogni traguardo vissuto da un sindaco appartiene, prima di tutto, alla sua comunità”.
Attualità
Tricase, nuove rotatorie e vecchi pasticci stradali
Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città…
di Luigi Zito
Si avvicina il periodo delle elezioni e, come sempre, si moltiplicano in città (a Tricase), le opere da completare o quelle da portare a termine: dalle strade da ri-asfaltare a quelle da finire; da quelle da ridisegnare (leggi via Stella d’Italia, i lavori sarebbero dovuti iniziare circa 2 anni fa), a quelle in fase di completamento come via Fratelli Allatini, per intenderci la strada che porta all’ACAIT e alla caserma dei Carabinieri, quella che volge a Caprarica (rione di Tricase), chiusa da ormai un mese, in pieno periodo di feste.
Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città – quella è la via che accompagna verso il centro chiunque ritorni dalla zona delle scuole, in quella parte insistono tre Istituti scolastici molto frequentati: il liceo Stampacchia, il don Tonino Bello, e l’Istituto comprensivo di via Apulia – , ad un budello, dove si circolerà a senso unico di marcia e costringerà i residenti delle vie adiacenti a indire un concorso a premi ed estrazione per trovare parcheggio, uscire di casa in sicurezza e poter anche solo lasciare sull’uscio un secchio dell’immondizia senza il rischio di venire asfaltati.
Già in quella parte della città La Politica di 50-60 anni fa aveva pensato bene di disegnare (e costruire) strade di 6-8 metri di larghezza – forse hanno avuto una premonizione del film Blade Runner, dove le auto volano e atterrano dove occorre – che traslate al mondo d’oggi si sono ridotte ad un parcheggio davanti l’uscio di casa e ad uno spazio asfittico che permette appena di entrare in casa in sicurezza prima che ti “stirino i pantaloni”, ci chiediamo: cosa succederà ora che la circolazione principale dovrà transitare per quei budelli di strade?
Dicevamo del Genio della Lampada e le scelte che ha partorito per la nuova via F.lli Allatini: sarà stato il voler agevolare chi, senza regole, parcheggia a sbafo davanti alle poche attività commerciali che sono in quella parte della città?
Il nuovo marciapiede allargato servirà a far arrivare in sicurezza i dipendenti comunali che, a piedi, transiteranno dal palazzo municipale fino ai nuovi uffici all’interno dell’Acait?
O forse, lo si è fatto per evitare ingorghi, attese e liti con chi si intestardisce a voler continuare a fumare e deve parcheggiare e scendere proprio davanti al tabaccaio per comprare le sigarette, alla faccia di chi rispetta le regole?
Ora che avranno un paio di parcheggi dedicati, la strada a senso unico, e un marciapiede allargato, liti e contese potranno trasferirsi sulle vie attigue, essere declassate a diverbi più amabili, e magari avverrà pure qualche scambio di fiori.
Ora anche i pruriti per il Centro di Gravità Permanente sono venuti a galla – partono i lavori per l’adeguamento dell’intersezione tra le via Pirandello, via Cattaneo e via Aldo Moro, una zona che indubbiamente aveva esigenza di essere messa in sicurezza e di restyling -, la sopita speranza è che lo stesso Genio di cui sopra abbia valutato attentamente quello che sta per fare per quello che è uno snodo centrale per Tricase.
E poi ancora, ci associamo, a quanti nostri lettori ci segnalano da mesi, nel chiedere: chi è obbligato a transitare per quelle vie, quelle percorse e frequentate da decine di pullman che ogni giorno conducono centinaia di studenti (e auto) fino a scuola, via Peano, via Manin, e limitrofe, quando potranno vedere la luce, e viaggiare in sicurezza?
Soprattutto dopo le piogge dei giorni scorsi, strade fuse come emmental d’asfalto, parcheggi a fantasia e guida spericolata sono divenuti il giusto mix per incidenti e rotture di assi.
In tutto questo, dopo aver formulato i miei auguri per l’anno nuovo, nella certezza che qualcuno mi risponderà, lasciatemi spendere una sola parola sulla nuova truppa di Vigili Urbani che lavorano a Tricase: dove sono? Quanti sono? Vivono anche loro la città? Che orari fanno? Come regolano il traffico cittadino? Transitano sulle stesse vie di noi comuni mortali o come in Blade Runner, volano alto?
Attualità
La Caritas esprime preoccupazione per il nuovo gioco d’azzardo “Win for Italian Team”
Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali…
riceviamo e pubblichiamo
Le quattro Fondazioni Antiusura della Puglia, – Fondazione San Nicola e Santi Medici di Bari, Fondazione Buon Samaritano di Foggia, Fondazione San Giuseppe Lavoratore di Lecce e Fondazione Mons. Vito De Grisantis di Tricase – e le 19 Caritas della Puglia, condividono la grande preoccupazione della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II per l’ennesima scelta di introdurre un nuovo gioco d’azzardo “Win for Italia Team”, trasformando ancora una volta la fragilità dei cittadini in una fonte di entrate. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza sociale ormai conclamata, le istituzioni continuino a considerare l’azzardo come una leva fiscale, ignorando deliberatamente le conseguenze devastanti che questo sistema produce nelle famiglie italiane.
Ancora più grave è associare un nuovo gioco d’azzardo all’evento sportivo per eccellenza come le Olimpiadi. Lo sport dovrebbe rappresentare vero divertimento e svago che mette al centro l’impegno individuale e di squadra nel rispetto delle regole e dell’altro, per una crescita personale e collettiva. L’azzardo non ha nulla di tutto questo. Legare il mondo olimpico a un meccanismo che genera povertà significa macchiare un ambito che dovrebbe invece educare, ispirare e dare speranza.
In Italia il gioco d’azzardo ha raggiunto dimensioni allarmanti: la raccolta nazionale ha superato i 157 miliardi di euro, con perdite per i cittadini vicine ai 23 miliardi. Numeri che raccontano un fenomeno trasversale, che compromette anziani, giovani (anche molti minori di età), studenti e le loro famiglie. L’azzardo è oggi una delle principali cause di indebitamento, e troppo spesso l’indebitamento sfocia nell’usura, come dimostrano gli ascolti in costante aumento presso le Fondazioni antiusura, dove ogni giorno arrivano persone che hanno perso tutto: risparmi, relazioni, fiducia, dignità.
Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali. È una contraddizione che non può più essere ignorata: da un lato si parla di prevenzione dell’azzardopatia o si promuove il cosiddetto gioco responsabile, dall’altro si moltiplicano le offerte di giochi che alimentano dipendenza, povertà e disperazione.
In un momento in cui migliaia di famiglie sono in difficoltà, il Paese avrebbe bisogno di tutt’altro: educazione finanziaria, percorsi di prevenzione dell’indebitamento, strumenti per un accesso al credito più efficaci, politiche di tutela dei più vulnerabili. Non di un nuovo gioco che rischia di diventare l’ennesima porta d’ingresso verso la rovina economica e psicologica.
Le quattro Fondazioni della Puglia condividono, insieme alla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II l’ennesimo appello chiaro al Governo: faccia un gesto che risponda al vero spirito delle Olimpiadi rispettando la tregua olimpica, ritirando questa misura. Fermare l’ennesimo gioco d’azzardo significa proteggere le famiglie, difendere la dignità delle persone, restituire allo sport il valore che merita.
La Puglia nel 2024 ha speso quasi 12 miliardi di euro per il gioco d’azzardo, più di 3mila euro per abitante compresi bambini.
Fondazione Mons. Vito De Grisantis
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