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Attualità

Quaranta milioni per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

La vice ministra Teresa Bellanova: « Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dalla Campania alla Basilicata alla Puglia straordinaria occasione per il turismo lento e la tutela territoriale nel Mezzogiorno»

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Trentanove milioni 500mila euro nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per il recupero e la riqualificazione degli oltre 210 km di itinerario dalla Campania alla Basilicata alla Puglia della Ciclovia dell’Acquedotto pugliese, l’itinerario cicloturistico che corre lungo la più importante via d’acqua del Mezzogiorno attraversando un paesaggio di straordinaria bellezza e valore ambientale in più tratti segreto e sconosciuto.


L’annuncio stamattina dalla vice ministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Teresa Bellanova che, in occasione della Giornata per la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese promossa dal Coordinamento dal Basso con il coinvolgimento  di oltre 40 realtà locali, ha voluto salutare i cicloesclursionisti nella tappa leccese ai piedi del serbatoio pensile astronave di via Armando Diaz, confermando la forte attenzione del Mims verso quella che la stessa vice ministra ha definito «una vera e propria scommessa che può aprire nuove strade per la tutela territoriale e il turismo dolce nei territori meridionali».


«Questa attenzione trova anche recente conferma», ha proseguito Bellanova, «nell’ammissione a finanziamento per oltre 420mila euro della proposta presentata, nell’ambito del programma di Azione e Coesione Infrastrutture e Reti 2014-2020 del nostro Ministero, dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo sostenibile, finalizzata alla pianificazione e programmazione degli interventi del tratto da Nardò a Santa Maria di Leuca. Risorse considerevoli che si aggiungono ai16 milioni di euro già stanziati dal nostro Ministero di concerto con Beni culturali e Politiche agricole, nell’ambito del più vasto programma dedicato alle ciclovie turistiche, finalizzati alla redazione del progetto di fattibilità tecnica e alla realizzazione dei primi lotti funzionali, e in parte già erogati con le due tranche di 800mila euro nel 2017 per il progetto di fattibilità tecnica ed economica e, nei giorni scorsi, con l’anticipazione di quasi 8 milioni alle tre regioni come anticipazione per la realizzazione dei primi lotti funzionali della Ciclovia, come richiesto dalla Regione capofila Puglia».


«È stata», ha concluso la vice ministra, «è una bellissima giornata di festa realizzata ancora una volta grazie alla determinazione e alla passione che il Coordinamento dal Basso non ha mai fatto venire meno e che io voglio ringraziare proprio per questo impegno e questa passione civica che dura da anni. Condivido la loro certezza: la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese rappresenta un’occasione unica e imperdibile per valorizzare in maniera sostenibile, tutelandolo, un territorio meridionale di straordinaria bellezza e valore naturalistico, per mettere in rete tre regioni meridionali sperimentando una buona pratica di relazione strategica a sud e per ricordarci l’importanza della risorsa idrica. Il ruolo della Regione Puglia, capofila, è in questa fase ancor più rilevante e strategico e io mi auguro si voglia procedere, come il Coordinamento indica, con l’istituzione di una Cabina di regia e con una progettazione unica definitiva ed esecutiva, la sola capace di garantire il pieno e puntuale utilizzo delle risorse disponibili e di quelle inserite nel Pnnr, restituendo finalmente alla fruizione questo itinerario che di fatto già oggi è percorribile per la quasi totalità del percorso in bici o a piedi».


Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese fino a Santa Maria di Leuca


La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un percorso cicloturistico ed al contempo escursionistico per 500 km, che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge sino a Santa Maria di Leuca, ove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale.


Un itinerario unico nel suo genere che attraversa tre Regioni del Sud, ovvero Campania, Basilicata e Puglia e che mette in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e meravigliosi della penisola, ancora troppo poco valorizzati.


La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è una grande opportunità di recupero, valorizzazione e promozione delle opere di uno degli acquedotti più maestosi, complessi ed affascinanti al mondo ed è per questo che ad oggi è al centro di numerosi investimenti, volti a renderla uno tra i più importanti e imponenti percorsi in Italia che mescolano paesaggio, natura, archeologia e viaggio esperienziale.

PNRR – Ciclovie


La Missione 2 – Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica del PNRR, nella sua Componente 2, prevede lo stanziamento di 8.60 miliardi di euro per interventi volti a sviluppare un trasporto locale più sostenibile.


In particolare, per l’Investimento 4.1 – Rafforzamento della Mobilità Ciclistica, sono previsti 600 milioni di euro per la realizzazione di circa 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche, al fine di facilitare e promuovere la crescita del settore, favorendo gli spostamenti quotidiani e l’intermodalità e garantendo elevati standard di sicurezza.


Tale misura ha anche l’obiettivo di migliorare la coesione sociale a livello nazionale ed è per questo che il 50% delle risorse sono destinate alle Regioni del Sud.


Il Piano sulla Mobilità punta molto al rafforzamento della mobilità ciclistica: nel dettaglio, su 600 milioni di euro previsti, questi sono ripartiti in 400 per le ciclovie turistiche e in 200 per le ciclabili urbane.


 


Attualità

Uomo di Ugento arrestato in Spagna per gravi abusi su minore

Decisivo il lavoro dei Carabinieri. Il 69nne era latitante da 2 anni e si era nascosto a Tenerife località turistica della penisola iberica. I fatti risalgono al 2008. L’uomo dovrà scontare 4 anni e 2 mesi di reclusione

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Al termine di una prolungata e meticolosa attività di ricerca, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno contribuito in maniera determinante alla cattura all’estero di un uomo destinatario di ordine di carcerazione definitivo, resosi irreperibile da oltre due anni.

Si tratta di un 69nne di Ugento, colpito da ordine di carcerazione emesso il 22 aprile 2022 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, in relazione a gravi reati di violenza sessuale aggravata continuata in danno di una persona minorenne, commessi nel territorio ugentino nell’anno 2008 e, per i quali, dovrà espiare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.

A seguito della sua irreperibilità, accertata dal mese di aprile 2022, i carabinieri della Stazione di Ugento hanno mantenuto costante l’azione informativa e investigativa, curando gli sviluppi del procedimento e alimentando il circuito di cooperazione internazionale, anche attraverso i competenti canali istituzionali, che ha consentito di localizzare il ricercato all’estero, dove era gravato da Mandato di Arresto Europeo.

La costante attività dell’Arma ha condotto lo scorso 10 dicembre all’arresto dell’uomo a Tenerife (Spagna), con l’esecuzione del provvedimento restrittivo ai fini della consegna alle autorità italiane, grazie alla collaborazione delle competenti polizie estere.

L’operazione conferma il ruolo centrale dell’Arma dei carabinieri nella ricerca dei latitanti e nell’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, valorizzando la presenza capillare sul territorio e la capacità di operare in modo efficace anche nel contesto della cooperazione internazionale.

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Istituto penale per i minorenni: «Non può aprire in quelle condizioni»

L’onorevole salentino Leonardo Donno presenta interrogazione al ministero della Giustizia. «L’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità»

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«Ho presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere di fare chiarezza sulla situazione in cui versa l’Istituto penale per i minorenni di Lecce».

Lo ha annunciato Leonardo Donno, deputato e coordinatore regionale per la Puglia del MoVimento 5 Stelle.

«Come emerso da recenti articoli di stampa e da denunce di sindacati, l’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità», spiega davanti ai nostri taccuini il deputato di Galatina, «diverse organizzazioni sindacali hanno anche annunciato lo stato di agitazione del personale e chiesto il differimento dell’apertura».

Secondo i sindacati sono tante le carenze anche sul piano della sicurezza e funzionalità: «Carenze che ho potuto riscontrare anche durante la mia visita alla struttura ieri mattina, martedì 16 dicembre. Un’ispezione in cui ho avuto modo di constatare di persona diversi problemi, dalle aree che sulla carta risultano già consegnate ma che di fatto sono ancora cantieri aperti fino a criticità nei luoghi che dovrebbero ospitare i minori con derivanti rischi per la loro sicurezza e dei lavoratori. Ho avuto modo di visionare, inoltre, lavori e rifiniture che ritengo non eseguite a regola d’arte».

Altro punto contestato dalle associazioni di categoria è il personale: «L’assegnazione delle risorse è stata definita insostenibile. È chiaro che l’insieme di questi elementi non consentono alla struttura, la cui apertura era prevista per il 15 dicembre, di svolgere il ruolo per il quale è preposta. Apertura già slittata a domani, 18 dicembre, data in cui, a quanto si apprende, dovrebbero arrivare i primi minori».

Per tutti questi motivi Donno ha chiesto se «alla luce di quanto emerso, il ministero non ritenga opportuno intervenire con urgenza e posticipare l’apertura dell’istituto fino alla realizzazione completa dei lavori a regola d’arte e alla totale messa in sicurezza a garanzia e tutela degli ospiti e dei lavoratori. E se non ritenga inoltre che le risorse lavorative assegnate siano insufficienti per lo svolgimento del ruolo e preveda quindi una dotazione organica congrua».

Il deputato salentino evidenzia anche come siano state «eseguite opere pagate con denaro pubblico, e per questo sarebbe opportuna una verifica approfondita dai soggetti e responsabili interessati, per valutare la sussistenza di un possibile danno erariale».

«Unitamente ai sindacati, qualora non avessimo le dovute rassicurazioni», conclude con una per nulla velata minaccia Leonardo Donno, «valuterò una segnalazione ad Anac e alla Procura».

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Matino Comune Ambasciatore d’Italia

Si è distinto per il conseguimento del premio 100 ambasciatori nazionali e per il Premio ambasciatori d’eccellenza. il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica. Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio»z

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Momento centrale della cerimonia svoltasi svoltasi presso la Sala Koch di Palazzo Madama è stata la consegna del Premio Ambasciatori d’Eccellenza 2025, massimo riconoscimento dell’iniziativa, assegnato ai soli dieci vincitori individuati, tra i cento nazionali, nei principali ambiti strategici del Paese.

Tra questi dieci, relativamente all’ambito Comuni del Mezzogiorno, il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica.

La cerimonia di consegna del premio “100 Ambasciatori Nazionali”, come ha sottolineato il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «rappresenta per il Comune di Matino un momento di straordinario valore istituzionale e simbolico. Ricevere questo riconoscimento nella sede del Senato della Repubblica, alla presenza di numerose e autorevoli personalità dello Stato, conferisce ulteriore significato al percorso intrapreso dalla nostra comunità. Questo premio testimonia il lavoro serio e costante portato avanti dall’amministrazione comunale, dagli uffici e dai partner coinvolti, volto a promuovere modelli di sviluppo basati su sostenibilità, innovazione e qualità della vita».

«È un risultato che appartiene all’intera città di Matino», aggiunge Toma, «e che valorizza l’impegno quotidiano di chi opera per rendere il nostro territorio sempre più efficiente, inclusivo e attento alle esigenze dei cittadini.

La partecipazione a un’iniziativa di rilievo nazionale, sostenuta dalle più alte istituzioni della Repubblica, rafforza la consapevolezza che anche i Comuni di dimensioni medio-piccole possono essere protagonisti di buone pratiche amministrative e diventare esempi virtuosi a livello nazionale».

«Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio».

Il Premio Ambasciatori d’Eccellenza si conferma così un riconoscimento di riferimento a livello nazionale, volto a valorizzare il merito, le competenze e il senso delle istituzioni, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese di eccellenze riconosciute e riconoscibili nel mondo.

GLI ALTRI RICONOSCIMENTI

Per l’ambito Sicurezza Nazionale e Relazioni Internazionali, il premio è stato conferito al Generale di Squadra Aerea Luca Goretti; per la categoria Dirigenti di Enti Pubblici, Associazioni e Fondazioni, il riconoscimento è andato al consigliere Roberto Alesse, per l’elevata competenza istituzionale e la guida autorevole dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché per l’impegno nel rafforzare la credibilità e la cooperazione internazionale del Paese.

Nell’ambito Giuristi e Magistratura, è stato premiato il Presidente Franco Massi, per il ruolo svolto nella promozione di trasparenza, legalità e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, rappresentando un punto di riferimento per la governance nazionale.

Per il settore Servizi, il Premio Ambasciatori d’Eccellenza è stato conferito a Poste Italiane.

Per il settore Ricerca e Salute, al Dott. Marcello Cattani, per il contributo allo sviluppo di studi innovativi e progetti a elevato impatto sociale, favorendo il miglioramento della qualità delle cure e il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e comunità scientifica.

Per l’ambito Innovazione, il premio è stato conferito all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana.

Per il settore Turismo, il riconoscimento è andato al Grand Hotel Le Sirenuse di Positano, simbolo di eccellenza nell’ospitalità di alta qualità e nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Nell’ambito Giornalismo, è stato premiato Paolo Liguori, per il contributo offerto a un’informazione rigorosa e responsabile, capace di incidere con professionalità e autorevolezza nel dibattito pubblico nazionale.

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