Attualità
Una Cena a Giuliano di Lecce, la replica del ristoratore
Carmine Savognì precisa e ribatte a proposito delle lagnanze sollevate da Aldo Alibrando, di come si siano svolte le “note vicende” durante la serata trascorsa presso il ristorante “la Fulana” nella frazione di Castrignano del Capo
In merito alla lettera aperta da noi pubblicata riguardo «Una cena ed una serata da dimenticare», riceviamo e pubblichiamo, a nome di Carmine Savognì, la replica e la integra versione del ristoratore.
Lo stesso precisa e ribatte a proposito delle lagnanze sollevate da Aldo Alibrando, di come si siano svolte le ‘note vicende’ durante la serata trascorsa presso il ristorante “la Fulana” di Giuliano di Lecce (frazione di Castrignano del Capo).
La replica del ristoratore
«Invitato a rispondere al signore portante causa, sono chiamato a fornire spiegazioni non dovute ad atteggiamenti arroganti (i suoi, ci tengo a precisare!), ed ai limiti della decenza. Le lamentele suggerite trovano poco fondamento, perché sostenute da punti di vista soggettivi che, nella stessa serata del noto cantautore Franco Simone, non sono stati suffragati da nessun altro avventore del locale.
Il palato è soggettivo si sa, ma se una persona è predisposta negativamente il problema resta il suo. Nella considerazione sui prezzi, ci tengo a precisare, il menù è sempre presente, sempre consultabile (con tanto di prezzi), quindi il signore in questione era consapevole di quello che stava prendendo e consumando… poi, ho una mia teoria sulle braccine corte…!
La minaccia di controlli delle forze dell’ordine, poi, appare offensiva e pretestuosa: -non mi è piaciuto il conto, di cui io sono consapevole: devono controllare il locale, così la vendetta si compie…! Lascio ogni considerazione, appunto, alle forze dell’ordine-, anche sul senso di una società fondata sull’intemperanza e la vendetta.
Circa la recensione poi, fermo restando che non è sempre vero l’enunciato -il cliente ha sempre ragione-, perché passibile di fallacia logica, più corretto sarebbe sostenere – il cliente ha ragione, se porta validi argomenti-, al signore in questione è stato risposto in quel modo sgarbato perché con fare arrogante e pretestuoso interrompeva, protestando, uno scambio di battute col fratello del noto cantautore Simone; tra le altre cose lo stesso si complimentava per la cucina del locale, ed aveva consumato le stesse pietanze del signore…che simpatica coincidenza!
A questo punto per immortalare la serata del signore non posso fare altro che rispondergli a mezzo del Vs giornale, con le note parole del cantautore: ‘”lascia che sia respiro…”».
Carmine Savognì
In conclusione
Ci teniamo a ribadire quanto già pubblicato nell’editoriale del nostro direttore, Luigi Zito: «Siamo felici che un fatto del genere abbia provocato discussioni, dibattiti, prese di posizione: non c’è peggior nemico del cullarsi sugli allori, crogiolarsi su glorie acquisite, e noi salentini sappiamo bene quanto questo spesso accada, ed a pagarne le conseguenze è il solito ignaro turista, quel cliente, paziente, avventore che spasmodicamente tutto l’anno cerchiamo, e che, teniamolo a mente, ha sempre ragione».
Dovremmo fare tesoro di alcune pacate critiche, interrogarci, porre dei dubbi, non dare per scontato e segnare “col fuoco” chi non si allinea e denuncia, difendere chi ci mette la faccia e denuncia forte di cattive esperienze.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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