Attualità
Castro: il Comune del Salento ricco di storia, bellezze naturali e leggende
La prima cosa che colpisce di Castro è la sua storia. Il borgo infatti deve il suo nome a un castello di origine medievale costruito in cima alla rocca…
Tra i tanti borghi e paesini che costellano il Salento, Castro spicca sicuramente per la sua bellezza e la sua storia. Se su pagine come https://www.ilgallo.it/category/dai-comuni/castro/ possiamo leggere tutte le ultime news su questo paese, Castro merita una menzione anche per la bellezza della sua natura e per la sua storia che la rendono una tappa piena di fascino e intrisa di mitologia che non può mancare in una viaggio in Salento.
La storia di Castrum Minervae
La prima cosa che colpisce di Castro è la sua storia. Il borgo infatti deve il suo nome a un castello di origine medievale costruito in cima alla rocca che presiede il paese. Secondo gli storici però, nello stesso luogo sorse per lungo tempo una città di origine romana, Castrum Minervae. In latino, infatti, castrum significa fortezza e l’appellativo Minervae fa pensare che Castro fosse dedicato proprio alla dea della saggezza e della guerra romana. Come racconta un articolo di http://www.professionearcheologo.it/, a conferma di questa teoria giunse nel 2015 il ritrovamento di una colossale statua in calcare di Atena risalente al IV secolo a.C., quindi prima ancora della dominazione romana. Si pensa che la statua fosse posta su un altare in un tempio per poi venire sepolta al momento della dismissione del santuario. Il busto è oggi conservato proprio al museo del castello insieme a reperti che raccontano la storia dell’area dall’epoca greco-romana fino all’età moderna. L’attuale castello di Castro è risalente al XII secolo e fu costruito sui resti di un edificio bizantino.
Negli anni questo passò sotto le mani degli angioini, dei turchi e dei Gattinara e cadde in rovina. Venne ricostruito a partire dal XVIII secolo e oggi ospita il Museo Civico Antonio Lazzari e una mostra archeologica. La storia di Castro è però anche avvolta nel mito, ma pochi lo sanno. Tra gli eroi dell’età classica, infatti, conosciamo tutti a menadito le avventure di Achille e Ulisse. Questo perché i media hanno regalato grande attenzione a queste figure. Più le vediamo apparire in TV, libri e giochi, quindi, più queste attirano la nostra attenzione. Ecco quindi che gli appassionati di letteratura possono imbattersi nella versione riscritta della storia di Achille leggendo la Canzone di Achille. Gli amanti del cinema possono invece assistere alla conquista di Troia con Troy e incontrare sul grande schermo i principali eroi omerici. Chi invece vuole fare i primi passi nel mondo del gioco online può invece farlo gratis grazie alla slot 3D https://www.casinos.it/slot/ulisse/ tra i cui simboli appaiono personaggi dell’Odissea come Circe e Polifemo. Enea, il nostro eroe classico nazionale, sembra non ricevere questo trattamento e quindi i siti italiani legati alla sua storia spesso passano in sordina. La presenza di Enea nell’Olimpo degli eroi classici gioverebbe tantissimo a molte località italiane che potrebbero fare di Enea un fiore all’occhiello della loro attrattiva turistica. Castro è una di queste. Secondo la leggenda fu proprio qui che l’eroe troiano posò piede per la prima volta nel nostro Paese ed ebbero inizio le avventure che portarono i suoi discendenti alla fondazione di Roma.
Fonte: Pixabay
Le bellezze naturali e le grotte di Castro
Se la storia e i monumenti storici di Castro hanno un fascino ineguagliabile, merita una visita anche Castro Marina, la parte del comune in riva al mare. Qui infatti è possibile tuffarsi nelle acque cristalline dell’Adriatico e ammirarne i fondali prendendo parte a immersioni subacquee come quelle organizzate da https://www.divingfraula.it.
Chi non vuole limitarsi però ad ammirare la grande varietà di pesci che popola le acque di Castro può prendere parte a una visita presso le due stupende grotte che sorgono vicino al paese. Grotta Zinzulusa sorge tra il territorio di Castro e quello di Santa Cesarea Terme. Il nome deriva dalla parola dialettale zinzuli, usata per indicare gli stracci. Le molte stalattiti che pendono da questa grotta, infatti, richiamano la forma di stracci appesi. Scoperta solo alla fine del Settecento, questa grotta contiene al suo interno un mix di acqua salata di origine marina e di acqua dolce. Le sue tre aree principali, l’ingresso, la cripta e il fondo, sono inoltre casa per flora e fauna con perfino specie endemiche.
La grotta Romanelli venne invece scoperta nel 1900. Priva della vista scenografica offerta dalla Zinzulusa, la grotta Romanelli, con i suoi soli trentacinque metri di profondità, è importante perché sito del ritrovamento di resti risalenti al paleolitico. Nel suo unico salone, infatti, furono ritrovati strumenti in pietra e ossa del periodo Romanelliano e ben tre scheletri umani. Questi uomini primitivi lasciarono nella grotta anche altre testimonianze del loro passaggio: diverse pietre di grotta Romanelli sono state incise o dipinte con linee e disegni geometrici e sulle sue pareti sono presenti raffigurazioni di animali.
Fonte: Pixabay
Ricco di storia e bellezza naturali, Castro è un comune di dimensioni ridotte ma che al suo interno nasconde grandi sorprese. Che ci si voglia tuffare nelle sue acque cristalline o scoprire qualcosa di più sul passato dell’area, Castro non deluderà i suoi visitatori.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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