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Attualità

Ciccio, un giovane centenario di Corsano

Ha sempre mantenuto con la sua terra di origine, un vincolo viscerale che lo ha portato a tenere sempre stretti i legami con la sua Corsano

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Francesco Longo, per tutti Ciccio, nasce a Corsano, in piazza XXIV Maggio (tricinu) il 17 maggio 1922, da Biagio e Lucia Bleve, nella casa che fa angolo con via Bellini. Sposato con Marina Bleve, il 4 ottobre del 1954. Marina Bleve nacque a Corsano, il 18 ottobre 1925 da Oronzo e Vita Leonarda Calabrese ed è mancata il 12 giugno 2012. Ciccio risiede a Genova dal 1954, dove sono nati i due figli Oronzo Antonio (7 aprile 1956) e Maria Grazia (11 novembre 1959).


UN GIOVANE CENTENARIO


CICCIO LONGO


“Mai guardarsi le spalle” 


di Fabrizio Licchetta


Quando mi è stato chiesto di scrivere di Francesco Longo, da tutti conosciuto come Ciccio, mi sono fermato a pensare.


Ho pensato ad un’opera di Cicerone che proprio alla vecchiaia ha dedicato uno scritto importante: De senectude. Nel  contesto di questo saggio Cicerone esalta l’arte di invecchiare che non coincide mai con l’aver raggiunto una certa anzianità ma riverbera la capacità di saper mettere sempre a frutto  le doti  di esperienza e di sapere che nel corso di una lunga vita si sono maturate.


E’, questo, proprio il caso di Ciccio che ha sì raggiunto l’età di 100 anni ma lo ha fatto circondando la sua esistenza  di alcune sapienti virtù stimolate e irrorate dalla volontà di migliorarsi con l’aiuto di una memoria freschissima. E la sua memoria non è quella del “vecchio” che ricorda i tempi andati lodandoli esageratamente (laudatores temporis acti) ma è quella del ricordo da tramandare distillato dagli eventi succedutisi negli anni. Ciccio non demolisce il presente ma preserva il passato perché non sia dimenticato.


In questo scenario Ciccio ha sempre mantenuto con la sua terra di origine un vincolo viscerale che lo ha portato a tenere sempre stretti i legami con la sua Corsano trascorrendovi lunghi periodi estivi nel corso delle sue molte stagioni.


Egli non è un soggetto anonimo confuso tra la folla, al contrario lui rappresenta un faro che staglia una luce nella profondità della storia grazie a personalissime  prospettive di ardito e severo osservatore dei cambiamenti.


Così da Genova egli ha saputo avvertire i cambiamenti della sua Corsano evitando accuratamente di ergersi a censore ma annotando le trasformazioni sociali messe in controluce con il suo vecchio Paese natale..

Come oggi si dice spesso, Ciccio funge da ponte mirabile tra la Corsano che era e quella che è proponendosi di esercitare il suo mandato morale fino alla fine dei suoi giorni. In questo è aiutato dalla lucidità della sua mente e dalla forza combattiva del suo corpo, connubio ideale per resistere alle intemperie esistenziali.


Ciccio è un uomo fortunato, contornato dai suoi affetti, ha saputo realizzare quello che ha voluto con una forte fede ed una pazienza non comune. Questi ingredienti gli hanno permesso di annotare, di documentare, di appuntare ritagli della vita di un tempo metaforicamente impilati in poesie e brevi aneddoti che sono stati raccolti in un libro di altissimo livello pubblicato nel maggio 2022.


Un libro semplice che va letto tra le righe di un filare di strofe poetiche e profetiche  alla ricerca di un finale morale.


I suoi scritti non rappresentano pittoresche poesie dialettali comuni,  raccolte per far ridere, ma costituiscono il distillato morale di un punto di vista privilegiato. Ciccio guarda, osserva, sorride  e dice la sua. Su di una Corsano certamente cambiata ma sempre impressa nel suo Cuore.


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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