Attualità
Galatina: la Lapide negata diventa libro
Gratitudine e memorialità. Un volume di Monsignor Mario Rossetti per ripercorre la vicenda della Lapide della chiesa di San Sebastiano di Galatina. L’approfondimento su il Gallo cartaceo in distribizione
“Gratitudine e Memorialità, la lapide negata” è un volume scritto da Mons. Mario Rossetti per ringraziare le “migliaia di benefattori della nuova chiesa parrocchiale di San Sebastiano con la posa di una lapide storica nella controfacciata entrando a sinistra. Lapidi del genere”, prosegue Mons. Rossetti, “sono disseminate a in tutte le chiese di Galatina, dell’Arcidiocesi e soprattutto della Cattedrale di Otranto. È una grazia di Dio la loro presenza, perché offrono al semplice fedele e allo studioso insegnamenti utili per la storia e per la vita cristiana. Continuare questa saggia tradizione è una benedizione di Dio. L’abbondanza delle lapidi è segno di saggezza. Lo richiede la storia. Non si può rendere non fatto ciò che è stato fatto. Questi”, spiega il prelato, “sono i motivi che mi hanno spinto a muovermi e far confezionare una lapide in seguito alla amara constatazione che dopo 33 anni dalla inaugurazione della chiesa nessuno dei tre parroci miei successori vi ha provveduto”.
Mons. Rossetti torna sulla polemica mai sopita: “Sperando nel benestare dell’arcivescovo di Otranto Donato Negro che attendiamo sempre, nonostante il suo temporeggiare nel rispondere alle mie sei raccomandate, ho chiesto al vicario foraneo don Francesco Coluccia di convocare tutti i parroci e sacerdoti di Galatina e frazioni con una raccomandata spedita ciascuno, per trattare lo specifico argomento. Non mi è stato concesso, forse per inspiegabile paura. Anche don Dario De Pascalis, attuale parroco di San Sebastiano, e ritengo anche gli altri due, don Pietro Mele e don Aldo Santoro, non si sono dimostrati benevoli nei riguardi i miei e dei benefattori della Chiesa. Eppure, come risulta delle mie voluminose pubblicazioni, vescovi, prelati e laici si sono espressi con lodi e felicitazioni per quanto è stato fatto da me con l’aiuto dei miei collaboratori come risulta dalle loro lettere gratulatorie già pubblicate. Da un po’ di tempo”, annota, “quasi tutti questi rispettabili lo datori hanno cambiato comportamento si sono chiusi in un silenzio, interrompendo anche quei rapporti umani, precedentemente consistenti in visite, a motivo delle mie infermità, in telefonate o in scritti. È stato scritto”, continua, “che i vescovi missionari, come Papa Francesco, non usano il pastorale per colpire ma il flauto della dolcezza e della tenerezza, servizio, dialogo. Anche i parroci dovrebbero comportarsi così. Perché”, si chiede Mons. Rossetti, “la nuova chiesa parrocchiale di San Sebastiano dovrebbe rimanere priva di essenziali notizie storiche di un ringraziamento ai benemeriti benefattori? Se ho commesso qualche mancanza, chiedo scusa. E, l’ho già ripetuto più volte nelle raccomandate inviate l’arcivescovo. Al tempo del mio servizio di primo parroco di San Sebastiano”, ricorda, “ho raccolto 675 milioni di lire e quasi 2500 firme per la posa della lapide nell’arco di brevissimo tempo. Alle immancabili critiche, invidia, incomprensioni, dissensi, rispondo con l’amore è il perdono, distintivo di ogni vero cristiano ed ogni vero sacerdote. C’è il fatto innegabile”, conclude, “che la nuova chiesa è stata costruita e rimane là, su quella caratteristica collina con la sua bellezza, attrazione, accoglienza, vitalità liturgica pastorale di una comunità cristiana in crescita in cammino”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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