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Attualità

«Stabilimento Colacem di Galatina tra i più avanzati in Europa»

Nota dell’Ufficio Stampa: «Rispettiamo in modo rigoroso la legge e le prescrizioni delle Autorità Pubbliche, come accertato quotidianamente dagli Enti di Controllo. La qualità dell’impianto salentino è un dato di fatto e non può essere messo in discussione»

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Una nota dell’ufficio stampa della Colacem perché «alcune delle dichiarazioni riguardanti lo stabilimento di Galatina richiedono chiarimenti puntuali, così da evitare confusione e strumentalizzazioni».


«La qualità dell’impianto salentino», si legge, «è un dato di fatto e non può essere messo in discussione. Solo a titolo di esempio si riportano le dichiarazioni di donne e uomini delle istituzioni, rappresentanti del territorio e delle associazioni di categoria che, insieme ad oltre 2.700 cittadini, hanno visitato lo stabilimento durante l’ultimo “porte aperte”. Colacem Galatina rispetta in modo rigoroso la legge e le prescrizioni delle Autorità Pubbliche, come accertato quotidianamente dagli Enti di Controllo».



Chi cita l’Agenzia Europea per l’Ambiente e il suo progetto sperimentale del 2011 «per tentare di screditarlo», secondo  Colacem, «commette un grossolano errore: il cosiddetto danno ambientale è riferito prevalentemente alle emissioni di CO2, cioè quel gas serra la cui riduzione è oggetto delle politiche mondiali per il bene del pianeta, ma innocuo per la salute umana! L’Europa ha l’obiettivo di diminuire la CO2 del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il settore del cemento coerentemente sta facendo la sua parte».

Lo stabilimento di Galatina è stato recentemente oggetto di investimenti per 6 milioni di euro: «5° stadio della torre di preriscaldo che permette minori consumi di combustibile, quindi meno emissioni, nuovo filtro a maniche che si unisce a quello elettrostatico per migliorarne la già ottima efficienza (solo con quest’ultimo le emissioni di polveri sono 10 volte più basse dello stringente limite di legge) e copertura del carbonile. Investimenti indicati anche nelle prescrizioni dell’ultima AIA».


Altra precisazione: «La consulenza tecnica d’ufficio resa nel procedimento avanti al TAR di Lecce non demolisce affatto il provvedimento della Provincia. In numerosi passaggi viene evidenziato come la conduzione dell’impianto abbia sempre rispettato i limiti delle emissioni con le performance sopra indicate. Attesta inoltre la corretta applicazione di tutte le BAT (migliori tecniche disponibili) di settore come previsto dalla normativa. La  consulenza contiene anche considerazioni e valutazioni in merito ad aspetti che meriterebbero degli approfondimenti. Si tratta di questioni di natura formale ed in parte legati a dibattiti e disquisizioni giuridico-dottrinarie su alcuni temi che hanno in realtà ricadute sostanziali minimali. L’azienda ha depositato in merito a tali limitati aspetti, delle corpose ed articolate memorie a firma di qualificati e stimati consulenti esponendo le proprie controdeduzioni, pienamente convinta che vi sia alcun elemento che possa compromettere l’attuale autorizzazione.  L’azienda ha colto che il tema di maggior preoccupazione per le comunità è rappresentato dagli aspetti sanitari e quindi ha ritenuto di aderire alla sollecitazione del CTU, integrando l’istruttoria con uno studio di valutazione di impatto sanitario».


«Lo stabilimento Colacem di Galatina», si legge infine nella nota, «è tra i più avanzati a livello europeo. L’ambiente è una cosa seria, il lavoro pure e l’unica soluzione è tenerli entrambi insieme».


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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