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Attualità

Il Mare più bello: 5 Vele d’argento per Nardò

Con le sue marine al secondo posto assoluto della graduatoria nazionale. Anche a Gallipoli l’ambito riconoscimento di Legambiente e Touring Club italiano 

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Anche quest’estate la Puglia recita un ruolo di primo piano con le sue località a Cinque Vele riconosciute da Legambiente e Touring Club italiano con la guida Il Mare più bello 2024. 


In tutta Italia premiate 21 località turistiche marine.


Acque limpide, splendidi paesaggi, attenzione alla sostenibilità e alla protezione della biodiversità.


Questi sono i tratti distintivi delle località italiane che hanno ottenuto le Cinque Vele da Legambiente e dal Touring Club Italiano.


Regina dell’estate del mare, la cilentana Pollica (in provincia di Salerno).


Al secondo posto assoluto Nardò, nel comprensorio pugliese dell’Alto Salento Ionico: per il sesto anno consecutivo con le sue marine potrà, dunque, fregiarsi delle ambitissime Cinque Vele, il riconoscimento assegnato per le acque cristalline e per le bellezze paesaggistiche ed anche per l’attenzione alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità.


Tra le altre località pugliesi dove sventolano le Cinque Vele anche Gallipoli, ventesima, e tra le 21 premiate con il prestigioso vessillo.


NARDÒ


Dopo la Bandiera Blu, la città replica il prestigioso bis di riconoscimenti.


«Anche quest’anno», esulta il sindaco Pippi Mellone (nelal foto in alto), «Nardò si conferma tra le località costiere di eccellenza nella classifica stilata da Legambiente e Touring Club Italiano. Addirittura siamo secondi a livello nazionale. Una medaglia d’argento, un riconoscimento incredibile, che ci rende particolarmente orgogliosi e che certifica il buon lavoro di questi anni. È un giorno di festa, l’ennesimo di questa incredibile storia che stiamo scrivendo».

Le località marine esaminate dalla guida sono 354. I dati raccolti valutano le caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità su ciascuna località costiera e vengono integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dai Comitati regionali di Legambiente. Nel dettaglio i parametri presi in considerazione sono divisi in due categorie principali: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi.

«Siamo ancora tra i primi della classe», sottolinea l’assessore al Turismo Giuseppe Alemanno, «con la bellezza di un mare straordinario e con l’impegno corale e quotidiano su sostenibilità e biodiversità. Abbiamo investito sulla nostra identità, valorizzando quello che abbiamo, e le Cinque Vele dimostrano che stiamo facendo bene. Questo riconoscimento, come del resto la Bandiera Blu, ci danno grandissima visibilità. Nardò resta una delle più belle località italiane in cui fare una vacanza».

«La scelta strategica migliore che potevamo fare qualche anno fa», aggiunge l’assessora all’Ambiente Giulia Puglia, «era quella di puntare molto su mare e paesaggio, ma pretendendo da tutti una fruizione dei contesti rispettosa e sostenibile. È quello che abbiamo fatto ed evidentemente abbiamo avuto ragione. Del resto, la partita della tutela e della valorizzazione dei luoghi, sia in chiave ambientale che turistica, si gioca oggi su stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future. Una grandissima soddisfazione per tutti, un motivo d’orgoglio per ogni neretino».


GALLIPOLI


Il riconoscimento vede inserito in graduatoria anche il Comune di Gallipoli, dopo la bandiera blu, ottenuta per il secondo anno consecutivo.


Gallipoli rientra così nelle località più belle e meritevoli d’Italia, attente all’ambiente, oasi incontaminate simbolo della biodiversità, luoghi in cui tuffarsi in un mare cristallino per una vacanza in una natura curata e protetta.


«Arriva un nuovo, straordinaria attestato alla nostra buona condotta», commenta il sindaco Stefano Minerva, «abbiamo avuto, ancora una volta, la conferma del nostro lavoro che continua a portare risultati straordinari e tangibili. Le 5 Vele sono sinonimo di forza e Gallipoli si conferma protagonista della Puglia».


Ha ritirato il riconoscimento il vice sindaco, con delega al Turismo, Tony Piteo: «Sappiamo tutti che il nostro mare è straordinario, ma quando arrivano questi premi tangibili, allora tutto assume ancora forma, per me è stata una grande emozione quella di oggi, Gallipoli è una delle poche località in tutta Italia a ricevere questo riconoscimento. Questo non è possibile solo grazie alla bellezza innata della nostra terra, ma anche alla capacità di saper indirizzare una politica rivolta alla tutela e alla salvaguardia delle stesse bellezze. Quest’anno abbiamo ottenuto tutti i vessilli più importanti, non lo dimentichiamo. E non lo diamo per scontato».


Rossana Nicoletti, consigliera delegata all’ambiente, aggiunge: «Non possiamo che essere soddisfatti per questo nuovo risultato raggiunto. Le Cinque Vele assegnate alla nostra città, dopo la Bandiera Blu, rappresentano il massimo riconoscimento per la capacità di coniugare bellezza del paesaggio con la qualità delle acque e la corretta gestione del territorio. Questo ci rende felici e sottolinea come il lavoro che stiamo facendo come amministrazione a livello di ambiente, di tutela e di valorizzazione stia dando i giusti frutti».


Il vice sindaco Tony Piteo alla consegna delle 5 Vele


 


 


Attualità

Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

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Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

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Anticipazione della umanizzazione pittorica

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Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

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Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
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Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”

La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”

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Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.

Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.

Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.

Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.

Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.

La nota

Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla. 

La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.

Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione. 

Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.

Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.

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