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Lecce

Lecce: la Fiera di Santa Lucia

Inaugurazione sabato 8 nel Chiostro dei Teatini

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La Fiera di Santa Lucia e la Mostra dell’artigianato tipico salentino e si terranno negli spazi dell’ex convento dei Teatini, dal 8 al 26 dicembre.


La Fiera di Santa Lucia, la “fera de li pupi” com’era chiamata un tempo,  ha una storia antica in città, una manifestazione che si tiene a Lecce fin dalla prima metà del XVI secolo e affonda le sue radici nella memoria delle più antiche tradizioni popolari, un tempo ospitata dalle autorità ecclesiastiche nella chiesetta dedicata alla Santa, poi andata distrutta.


E’ dal 1500 che la Fiera preannuncia l’arrivo del Natale e rappresenta una bellissima esposizione di tutte le figure più rappresentative del presepe, tutti i personaggi e i luoghi legati alle realtà contadine del nostro territorio.


La mostra è diventata un vero e proprio polo di attrazione per i tanti visitatori e turisti, non solo salentini e pugliesi, ma provenienti anche da altre città italiane ed europee, appassionati d’arte e di eventi culturali di tradizione.


In fiera si potrà acquistare tutto ciò che occorre per realizzare il presepe: pupi e animali in terracotta, grotte in cartapesta (vengono raffigurati tutti i mestieri, il pastore, il cacciatore, il fornaio, il pescatore, la lavandaia e tutti i personaggi necessari ad arricchire le natività realizzate in casa) .

Si possono ammirare ed acquistare i bellissimi presepi creati dagli artigiani e realizzati con legno, sughero, conchiglie, riposti sotto campane di vetro o montati su pietre marine.


Grazie alla Fiera e all’arte antica dei pupari l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alla Cultura e al Turismo cercano, da anni, di valorizzare e promuovere questa manifestazione, che rappresenta oggi un prezioso patrimonio per la memoria storica della Città, incoraggiando quelle espressioni artistiche e quelle antiche tecniche professionali capaci di restituire all’artigianato sacro leccese quel valore che lo ha reso emblema artistico della civiltà storica di Terra d’Otranto.


La mostra che rispetterà i seguenti orari di apertura giorni feriali: 9,30 – 13 e 15,30 -21; giorni festivi: 9,30 – 22; 25 dicembre: ore 16–22.


Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

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È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

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Appuntamenti

Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Attualità

Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…

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Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.

Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.

Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.

Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.

Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.

La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.

La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.

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