Lecce
L’ex BR Mario Fracasso presenta il nuovo libro a Leuca con sindaco PD. Perché la sinistra adesso tace?
Sergio Blasi e Dario Stefano hanno interrotto le comunicazioni, spento i computer ed esaurite le penne biro: non si sono sopiti i clamori dell’attacco contro l’amministrazione di centrodestra di Guagnano, rea di aver consegnato un riconoscimento a Tosi, sindaco di Verona, che stasera, a Leuca, il sindaco di Castrignano, presenterà il libro di Mario Fracasso ex BR
Due pesi e due misure. La sinistra italiana e salentina non si smentisce mai e ciò la rende sempre meno credibile. Ancora non si sono sopiti i clamori dell’attacco congiunto contro l’amministrazione di centrodestra di Guagnano, rea soltanto di aver consegnato un riconoscimento al leghista Flavio Tosi, sindaco di Verona, che stasera, sulla rotonda del Lungomare a Santa Maria di Leuca, il primo cittadino di Castrignano del Capo, presenterà il libro dell’ex brigatista Mario Fracasso. Sergio Blasi e Dario Stefano, ovviamente, hanno interrotto le comunicazioni, spento i computer ed esaurite le penne biro. Tanto attivi nello smarcarsi dal leghista Tosi, tanto silenti nel non prendere posizione sulla presenza nel Salento di un ex brigatista il cui libro viene presentato da un Sindaco che si riconosce nella loro parte politica.
Ovviamente diranno che la Lega è cosa ben peggiore delle BR e che Tosi, più di Fracasso, è un soggetto molto più pericoloso per l’ordine pubblico passato, presente e futuro del territorio nazionale e internazionale. Argomenteranno anche, filosofeggiando, che Renato Curcio, ieri all’Università del Salento e Mario Fracasso, oggi a Leuca sono diventati intellettuali di spessore e che sono degni di docenze e presentazioni di libri. Eppure basta leggere scritti recenti di Fracasso per rendersi conto che il suo odio antiborghese e la sua costante lotta per il proletariato (ancora usa questi termini) non hanno perso la tempra dei tempi più bui. Speriamo che il sindaco di Castrignano non salga questa sera su quel palco per rispetto a tutte le vittime delle Brigate Rosse e alle loro famiglie e speriamo che Stefano, Blasi e compagnia cantante riaccendano i computer e si dedichino a riservare ad un brigatista almeno lo stesso trattamento che hanno riservato ad un leghista. Non lo dovessero fare, prenderemmo atto che tutta la gazzarra che si è montata a Guagnano nulla aveva a che fare con la lotta al razzismo e alla xenofobia bensì era strettamente legata alla propaganda per le prossime elezioni regionali.
Luigi Mazzei | Consigliere regionale di Forza Italia
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Cronaca
Ordigno di sabato sera in pieno centro
La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato
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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.
Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.
Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.
L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.
Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.
Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.
La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.
L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.
Cronaca
Doppio furto d’auto, tre arresti
In carcere tre uomini, rispettivamente di Gagliano del Capo, Lecce e Surbo, per il furto prima di una Fiat Punto e poi di una Fiat Stilo
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I carabinieri della Stazione Carabinieri di Lizzanello, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, hanno arrestato in flagranza tre persone, un uomo di 38 anni di Gagliano del Capo, un 43enne di Lecce e una 28enne di Surbo, ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato, ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo si sarebbe mosso su una Fiat Punto, risultata rubata a Lizzanello per raggiungere via Duca degli Abruzzi, a Lecce.
Nel Capoluogo, approfittando di un attimo di distrazione del proprietario, avrebbero sottratto una seconda auto, una Fiat Stilo.
È stata, però, la rapidità della vittima nel chiamare il NE 112 a innescare la risposta immediata dei carabinieri, che in pochi istanti hanno attivato una rete di pattuglie sul territorio.
Proprio grazie alla conoscenza capillare della zona e alla sinergia operativa tra le gazzelle dell’Arma che i carabinieri sono riusciti a intercettare i responsabili mentre percorrevano le vie di Lizzanello con entrambi i mezzi rubati.
L’intervento è stato tempestivo: una manovra decisa, un controllo accurato e in breve tempo la situazione è stata riportata sotto controllo senza rischi per la cittadinanza.
Il lavoro dei militari dell’Arma non si è però fermato al fermo.
Le attività investigative successive, supportate dall’acquisizione e dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di consolidare ulteriormente il quadro indiziario e di rafforzare gli elementi di responsabilità.
Al termine delle formalità di rito, i tre arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica, che conduce le indagini.
I veicoli recuperati sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
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