Attualità
MRS: “Le nuove piste ciclabili di Lecce creano problema parcheggi”

E’ utile premettere che il MRS Lecce è pienamente a favore delle piste ciclabili e che chi vi scrive ha dedicato buona parte della propria gioventù al ciclismo ed alle biciclette.
Ed è proprio sulla base di questa premessa e della convinzione che l’uso delle biciclette sia destinato a diventare uno dei cardini della futura mobilità cittadina che
Il Movimento Regione Salento prende la parola sulle piste ciclabili in fase di realizzazione a Lecce.
E lo fa dopo una premessa in cui specifica di essere pienamente a favore delle piste ciclabili, aggiungendo che “chi vi scrive ha dedicato buona parte della propria gioventù al ciclismo ed alle biciclette”.
A scrivere è il coordinatore cittadino del MRS, Giancarlo Capoccia, che sostiene “bene la viabilità sostenibile, ma non a danno dei cittadini”.
Ecco le perplessità espresse in una nota:
“È nostro modesto parere”, si legge, “che alcuni settori di questa non siano realizzati al meglio rispetto alla realtà urbanistica nella quale sono inseriti e stiano creando problemi a moltissimi cittadini”.
“Non è certo un caso se siamo stati sollecitati dai residenti di via Presta, dove è in corso il passaggio di un tronco della pista ciclabile, i quali hanno visto scomparire tutti i parcheggi disponibili. Immagiamoci per un solo istante arrivare vicino casa con l’auto piena di buste per la spesa o con dei bambini piccoli e dover trovare parcheggio (sempre se si è fortunati) nelle strade limitrofe percorrendo centinai di metri a piedi, in estate ed in inverno”.
“Chiediamo all’amministrazione comunale perché non sia stato scelto un percorso meno invasivo per raggiungere viale Grassi? Perché non percorrere via O. Ducas, strada a senso unico di marcia, molto più larga? Su quali basi è stata realizzata una rotatoria tra via Rudiae e via Marcianò eliminando ulteriori parcheggi e mettendo in difficoltà le piccole attività commerciali della zona? Qual è la differenza statistica di incidenti stradali tra via Rudiae, via Marcianò e via Rudie a ridosso dei due distributori di carburante? Queste sono alcune domande che commercianti, residenti e cittadini tutti si pongono da tempo”.
Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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