Connect with us

Attualità

Quali sono i giocatori italiani più interessanti della scorsa stagione in Serie A?

Proprio la Juve, nonostante un’annata veramente difficile tra la penalizzazione di 15 punti e lo scandalo plusvalenze, è quella che, maggiormente, ha portato a giocare giovani di qualità. Tra tutti hanno spiccato Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, due centrocampisti in grado…

Pubblicato

il

La Serie A è un campionato bellissimo ma, sicuramente, altrettanto difficile. Sono anni che, purtroppo, gli esperti sostengono che la nostra nazionale non sia avvantaggiata da giovanili che lavorano bene sui talenti italiani e che, a onor del vero, sono più gli stranieri che diventano campioni nel nostro campionato che gli italiani. Ma, senza polemiche, abbiamo campioni nostrani molto bravi. Quali sono quelli che si sono fatti notare maggiormente?


Giocatori italiani più intriganti nella stagione 2022-23


Il primo nome, di Serie A, che salta alla mente pensando a quei giocatori che hanno giocato meglio nello scorso campionato è, sicuramente, quello di Ivan Provedel, partito a inizio stagione come secondo del portiere Maximiliano e diventato, in pochi minuti, un titolare insostituibile della Lazio di Sarri. Un uomo di concetto, molto veloce tra i pali, un ragazzo giovane che è riuscito anche a segnare un gol incredibile in Champions League, con la grinta di un vero attaccante. 


Un altro giocatore, di grande qualità, che già qualche anno fa si era fatto notare con l’Empoli in una Coppa Italia un po’ sfortunata, è Giovanni Di Lorenzo, capitano nel Napoli campione e titolare, inamovibile, sia nell’Italia di Mancini che in quella di Spalletti. Le sue sgroppate sulla fascia destra, complice una velocità rapace e un piede addomesticato per degli ottimi cross, sono diventate indispensabili nella squadra azzurra che, lo scorso anno, è stata talmente forte da non far neppure comprendere la qualità e la quantità delle sue partite. 


Giocatore di grande carattere è, certamente, Nicolò Barella che, da qualche anno, è un baluardo strenue delle maglie dell’Inter e un grande campione in nazionale. Barella, che è sardo, è ancora giovanissimo ma ha saputo rendere merito al ruolo di centrocampista elevandolo a un’entità superiore. Il ragazzo, infatti, è molto bravo a recuperare palla ma, soprattutto, ha un tiro molto potente, in grado di spezzare i  reni ai più forti portieri. 


A proposito di portieri, non possiamo non menzionare Guglielmo Vicario, ora in forza al Tottenham ma, per alcuni anni, estremo difensore dell’Empoli. Vicario, diventato in pochissimo tempo idolo della tifoseria londinese, è un raro esempio di virtù applicata a uno sforzo costante che lo ha reso, senza dubbio, uno dei portieri più bravi al mondo. 


In attacco, dubbio amletico anche degli ultimi ct italiani, possiamo parlar bene di Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli, che, nonostante la fortissima concorrenza di uno come Osimhen (che è stato capocannoniere alla fine dell’anno), si è fatto trovare pronto quando serviva regalando vittorie importantissime come quella a Torino contro la Juventus. 

Proprio la Juve, nonostante un’annata veramente difficile tra la penalizzazione di 15 punti e lo scandalo plusvalenze, è quella che, maggiormente, ha portato a giocare giovani di qualità. Tra tutti hanno spiccato Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, due centrocampisti in grado di reggere le sorti della propria area d’azione ma anche di gol pregevoli. Fagioli, il primo dei due, è, purtroppo, vittima del calcioscommesse e, in questa stagione, è stato squalificato dopo essere stato scoperto a puntare attraverso siti illegali.


Miretti, che è stato determinante in alcuni match lo scorso anno, è partito alla grande anche questa stagione, regalando con una rete caparbia la vittoria ai bianconeri sul campo della Fiorentina. 


Pochi nomi? Forse sì, forse ha ragione chi sostiene che, in Italia, il calcio sia una sorta di cimitero di vecchi campioni e che poco si faccia per far sì che i nostri giovani abbiano spazio nelle squadre che contano e possano crescere, diventando forza lavoro anche per la nazionale. Da qualche anno a questa parte, infatti, sembra che il campionato sia diventato una sorta di pensionato per campioni un po’ grandicelli come Giroud, Ochoa, Pereyra, Rodriguez e tanti altri. Le statistiche danno il nostro paese al primo posto tra i campionati europei per numero di stranieri in campo.


Questo, dati alla mano, è un grosso problema per tutto il movimento calcio nel nostro paese che, a onor del vero, ha grosse difficoltà a imporsi in campo internazionale. 


Ovvio, abbiamo vinto un Europeo e tre nostre squadre sono arrivate nelle 3 finali di coppa l’anno scorso ma è un momento sporadico o possiamo immaginare che la crisi sia finita e che il nostro calcio possa essere, di nuovo, considerato competitivo in tutto il mondo?


Chi vivrà vedrà, nel frattempo ci lecchiamo le ferite di un decennio non particolarmente semplice cercando di innovare un sistema che, a detta dei più esperti, fa acqua da tutte le parti. 


Attualità

Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

Pubblicato

il

Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Anticipazione della umanizzazione pittorica

Continua a Leggere

Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

Pubblicato

il

Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
Continua a Leggere

Attualità

Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”

La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”

Pubblicato

il

Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.

Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.

Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.

Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.

Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.

La nota

Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla. 

La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.

Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione. 

Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.

Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti