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Attualità

600mila euro per Palazzo Marchesale

“Il palazzo marchesale rappresenta un vero scrigno di bellezza e un simbolo della Città”…

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APPROVATO IL FINANZIAMENTO.


Il progetto di restauro e valorizzazione del palazzo marchesale Del Tufo è stato ammesso al finanziamento del Ministero della Cultura per un importo di € 600.000,00.


Quello di Matino è uno dei 10 progetti dell’area sud (su 54) approvati dei 341 totali presentati, a seguito dell’ avviso pubblico per la selezione delle proposte progettuali da finanziare con le risorse di cui all’art. I di cui all’articolo 1, comma 2, lettera a), del D.M. 30 novembre 2020, Modalità e condizioni di funzionamento del “Fondo per la cultura”, di cui all’articolo 184 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.”.


Sorto sulle rovine di un’antichissima opera fortificata, intorno al XVI secolo, il palazzo marchesale si affaccia sulla centrale Piazza San Giorgio con una trifora balaustrata. All’interno del palazzo si aprono una quarantina di stanze erette su una serie di cave scavate nel tufo (queste ultime di recente restauro ed oggi visitabili), un giardino pensile, un’area verde attrezzata e delle splendide scuderie con pareti affrescate.


Con deliberazione della Giunta Comunale n. 225 del 25.08.2021, l’Amministrazione Comunale ha manifestato interesse alla partecipazione all’avviso pubblico anzidetto, individuando per la candidatura il palazzo del Tufo, bene culturale di proprietà comunale già destinato a contenitore culturale e sede del MACMa (Museo d’Arte Contemporanea).


Nato nel 2011, all’interno degli ambienti nobili del cinquecentesco palazzo a partire dalle donazioni di Gabrieli, Balsebre e Miglietta, il MACMa, ospita una collezione composta da circa seicento opere di artisti appartenenti alla corrente della poesia verbo visuale, sia pugliesi che del resto d’Italia, come Luigi Gabrieli, Franco Vaccari e Paola Levi Montalcini. Al suo interno, inoltre, vengono organizzate periodicamente mostre, eventi e convegni dedicati a personalità artistiche contemporanee e promuove attivamente il coinvolgimento dei giovani e delle scuole per favorire la conoscenza dei linguaggi artistici contemporanei;

Gli interventi previsti in progetto riguardano il recupero e restauro di alcuni ambienti dell’ala sinistra del piano terra e del piano primo insieme al restauro dei prospetti su piazza San Giorgio oltre all’allestimento per l’ampliamento dell’offerta culturale. Inoltre si prevede la digitalizzazione del patrimonio culturale.


Saranno effettuate opere murarie di restauro e risanamento conservativo, il restauro e/o il rifacimento degli infissi in legno, l’adeguamento dell’impianto elettrico interno e di illuminazione a LED, l’allestimento con arredi e attrezzature.


L’intervento è stato reso possibile grazie alla legge 17 luglio 2020, n. 77, che ha istituito, nello stato di previsione del MIBACT, un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 finalizzato alla promozione di investimenti e al supporto di altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la Comune di Matino.


“Sono particolarmente felice – riferisce il Sindaco Giorgio Salvatore Toma – per questo obiettivo,  raggiunto grazie al lavoro degli Uffici comunali. Il palazzo marchesale rappresenta un vero scrigno di bellezza e un simbolo della Città, intorno al quale ruota la vita culturale della nostra Matino. Questi interventi si rendono necessari per rendere migliore e maggiormente fruibile un bene che appartiene a tutti. Un altro piccolo traguardo, figlio di un’attenta e seria programmazione”.


Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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Attualità

Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino

Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

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Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.

Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. 

“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.

Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.

Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.

Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.

Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com

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