Attualità
A Miggiano la scienza è di casa
La II B dell’Istituto comprensivo si è aggiudicata il primo premio alla “XIV Festa della Scienza 2023” per la categoria scuole secondarie di primo grado
Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo Miggiano ha partecipato al concorso indetto nell’ambito della “Festa della scienza 2023”, promossa dall’Associazione “Apertamente” di Andrano in collaborazione – tra gli altri – con l’Università di Roma Sapienza, l’UniSalento, l’Istituto Pasteur Italia e la Regione Puglia.
Il tema di questa XIV edizione è stato quello della “Complessità”: gli studenti sono stati chiamati a riflettere su interrogativi che riguardano anche la sfera etica e civile e sono stati coinvolti nella realizzazione di elaborati (video) che illustrano il loro percorso di “divulgatori del sapere”.
La scuola secondaria di primo grado dell’I.c di Miggiano ha partecipato con gli alunni delle tre classi seconde che – guidati dalle rispettive docenti di matematica e scienze e in un clima di entusiasmo, ma anche di rigore scientifico – hanno realizzato tre video nei quali hanno raccontato i campi delle loro indagini sul tema proposto dal concorso.
Nello specifico, la II A ha presentato il lavoro “A lezione di complessità”, la II B dello “L’unione fa…il COMPLESSO”: la II A del plesso di Montesano Salentino ha presentato il video “Il corpo umano e il miracolo della vita: una straordinaria complessità”.
La cerimonia di premiazione si è svolta presso il Centro Congressi Ecotekne dell’Università del Salento: una giornata emozionante per tutti i ragazzi partecipanti che hanno assistito alle letture magistrali del prof. Vittorio Lingiardi dell’Università La Sapienza di Roma e della senatrice Elena Cattaneo, docente dell’Università di Milano, rispettivamente intitolati “La complessità onirica” e “La complessità di un gene e i geni della complessità”.
Letture che hanno letteralmente rapito l’attenzione dei ragazzi con una dialettica chiara e accattivante nonostante la complessità dei temi.
A conclusione della giornata la proclamazione dei vincitori che, per la categoria scuole secondarie di primo grado, ha visto gli alunni della II B del plesso di Miggiano aggiudicarsi il primo premio, consistente in uno stereomicroscopio, in un kit di laboratorio e nella possibilità di ospitare un ricercatore presso la propria scuola per dialogare sui temi più attuali delle biotecnologie.
Il lavoro presentato è un breve elenco di “considerazioni semplici su questioni non lineari” con le quali si racconta dei sistemi complessi del mondo circostante e del loro comportamento, spaziando dagli studi del professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica 2021, alla geometria frattale.
La partecipazione al concorso ha offerto l’opportunità agli alunni di avvicinarsi al mondo della scienza con entusiasmo e passione vivendo in prima persona l’esperienza di fare ricerca in un clima di condivisione di idee e di proposte.
Sul canale Youtube dell’associazione organizzatrice (https://www.youtube.com/@apertamenteassociazione5078/featured) è possibile entrare nel mondo della complessità così come l’hanno indagata gli alunni dell’Istituto e vivere tutta l’emozione della giornata conclusiva della manifestazione.
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
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