Attualità
Il santone di Miggiano, tutta la storia di Kadir e seguaci
Mantenendo l’anonimato, alcuni cittadini, anche eccellenti, hanno riferito a chiare lettere come la definizione di “setta”, se non fuori luogo, sia quantomeno esagerata. Che le persone coinvolte non avrebbero mai infastidito gli abitanti del posto e che tutto questo chiasso sarebbe ingiustificato…

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Metti un Santone a cena. Pensavate che determinate trasmissioni tv, che hanno imparato ad impastare cronaca e gossip quasi fosse una pizza, non ci sguazzassero? Ovviamente no.
E così Miggiano è stata per giorni al centro dell’attenzione nazionale per la vicenda di Kadir, che si dice “Fratello di Cristo”.
Va evidenziato, innanzitutto, che il grande clamore non ha fatto piacere alla quasi totalità dei miggianesi.
Che in questa vicenda non ci vogliono entrare proprio e sono stufi che il loro paese appaia continuamente in tv o sui giornali per tali questioni.
Mantenendo l’anonimato, alcuni cittadini, anche eccellenti, hanno riferito a chiare lettere come la definizione di “setta”, se non fuori luogo, sia quantomeno esagerata. Che le persone coinvolte non avrebbero mai infastidito gli abitanti del posto e che tutto questo chiasso sarebbe ingiustificato.
Quel che resta, però, è l’inchiesta aperta dalla magistratura, dopo la denuncia dei genitori dei due adepti che vivono con Kadir a Miggiano.
Sono preoccupati per i figli che, a loro dire si sarebbero fatti manipolare e soggiogare dal chi promette la “salvezza dell’anima” attraverso rigide pratiche spirituali.
Kadir, secondo l’accusa, praticherebbe forme di guarigione psichica e fisica attraverso pressioni psicologiche e l’isolamento dai propri familiari e amici. Gli adepti sarebbero stati indotti a lasciare il lavoro, allontanarsi dalla famiglia e trasferirsi a Miggiano.
Va specificato che le persone coinvolte, almeno due, sono maggiorenni e, quindi, libere di compiere le loro scelte di vita.
Lo chiamano il Santone di Miggiano, perché l’uomo ha raccontato di essere stato chiamato dallo spirito di Dio e di essere il sesto angelo dell’Apocalisse.
Kadir è salentino, il papà di origini marocchine, la mamma di Miggiano.
È stato titolare di una ditta edile, si occupava del completamento e della finitura di abitazioni. La ditta, però, è fallita alla fine del 2020.
NUDA IN GIRO PER STRADA
Kadir è finito sotto indagine per altre vicende, come quella di Marika (ne parliamo più avanti) con l’accusa di averla costretta a girare nuda per strada.
Su questo episodio, però, è stata avanzata una richiesta di archiviazione da parte della Procura di Lecce, che sta coordinando l’inchiesta.
Marika, arrivata a Miggiano dalla Sicilia per seguire il Maestro, ha abbandonato la propria vita e il lavoro di cameriera in un ristorante.
È entrata a far parte del gruppo con una sorta di battesimo.
Il rito prevede l’immersione in una vasca fino a perdere i sensi tra le braccia del Santone; lo sopo quello di allontanare i demoni dal corpo e rinascere a nuova vita.
Marika avrebbe confermato di aver percorso le strade del suo paese completamente nuda perché così le avrebbe chiesto di fare Kadir.
L’ha fatto come sacrificio al Signore e si dichiara pronta a rifarlo, se le venisse nuovamente richiesto.
«SONO IL FRATELLO DI CRISTO»
Dopo il clamore suscitato dall’evolversi degli eventi Kadir è intervenuto in una puntata di Pomeriggio Cinque dove, respingendo le accuse rivoltegli, ha ribadito: «Sono tranquillo. Sono il fratello di Cristo. Noi siamo 144 mila eletti. Io sono l’ultimo dei 144 mila, nessuno li riconoscerebbe. Solo il Padre li può riconoscere, perché sulla Terra verrebbero distrutti dagli uomini. Io sono l’ultimo nella discendenza».
MARIKA E LUIGI, GLI ADEPTI
La vicenda si è arricchita anche della storia di Marika, presunta adepta di Kadir.
I primi a denunciare il Santone di Miggiano, sono stati i genitori della ragazza, che insieme ad un altro adepto, ancor oggi a vive a Miggiano con Kadir.
Silvio Ruta, il padre della ragazza, teme per la salute e per la vita di Marika: «Ha perso 10 chili e temo per la sua salute, è anemica e necessita di analisi periodiche».
Secondo Ruta, la figlia sarebbe stata plagiata: «Era una ragazza solare e sorridente, ora non lo è più. Aveva un fidanzato; dopo la fine della loro relazione è iniziato questo calvario. Lavorava come cameriera in un bar, poi ha conosciuto sui social Kadir. Hanno iniziato a sentirsi telefonicamente. Il 28 agosto 2023 è andata via da casa e non è più tornata. E ora non è più la stessa».
Il genitore non si dà pace: «Temo per la vita di Marika. È dimagrita tantissimo, almeno 10 chili. Abbiamo saputo che Kadir la costringe a lunghi periodi di digiuno per «punirla», per «salvarle e purificarle l’anima». Oltre a questo, la costringe a svolgere lavoretti umilianti o a sottostare a penitenze, come quella che fece quando girò nuda qui per le vie di Sampieri (frazione di Scicli, in provincia di Ragusa, ndr).
«Mia figlia», spiega, «è anemica e necessita di analisi periodiche e medicinali».
Ha provato a convincerla a tornare a casa ma senza esito: «Dice che non è più di questo mondo, che ora vive nel mondo della salvezza dell’anima. Io le dico che l’anima la può salvare anche qui a casa da noi, ma lei risponde che deve stare lì a Miggiano perché chiamata dal Signore, da Kadir, il sesto spirito. Marika crede in lui, è diventato il suo idolo. Ci sentiamo 2-3 volte, anche 4 volte a settimana. Ma non vuole che dica cose contro lui o che ne parli male».
Dopo il baillame in televisione e l’intervento della Procura Ruta si augura che «assieme all’altro ragazzo, Luigi, che ha perso più di 15 chili, siano allontanati da quella casa, magari in una struttura di cura. Mi basta stiano lontani da Kadir, perché li sta portando alla morte».
ESOTERISMO E TESTIMONI DI GEOVA?
Intanto, le ultime indiscrezioni, prima di andare in stampa, riferiscono di nuove scoperte che svelerebbero la fede degli adepti.
Alla base della setta del santone Kadir, ci sarebbero testi di esoterismo e dei Testimoni di Geova.
Oltre a Marika e Giuseppe potrebbero esserci altre persone che, seppur a distanza, seguirebbero colui che si professa fratello del Cristo.
Minacce ai giornalisti a parte si aspetta la definizione dell’inchiesta della magistratura, per capire se nel comportamento di Kadir si configurino dei reati.
Nel frattempo, continueremo (ma non per molto, perché dopo un po’ anche la trash – tv sbaraccherà e si getterà su storie nuove), ad avere ancora una volta un Santone a cena attraverso gli schermi del nostro salotto. Con buona pace dei miggianesi e dei salentini, per nulla felici di essere ogni sera in tv per una squallida vicenda come questa.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.
È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.
Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing
Attualità
Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio
Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.
“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.
“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.
Attualità
Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano
“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.
Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.
Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.
Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.
«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».
I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).
«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.
«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.
L’IMPIANTO
Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.
Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.
Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.
L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.
I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.
MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE
I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.
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