Attualità
Post Covid a Minervino: dialogo tra maggioranza e opposizioni
Per giungere ad un piano il più possibile condiviso tra le parti, per accelerare e favorire la ripresa

Si è svolta su iniziativa del presidente del consiglio comunale Domenico Ferraro, la conferenza dei capigruppo, recependo anche la richiesta del gruppo “La Locomotiva”, volta ad aprire una discussione sulla gestione dell’emergenza Covid ed al fine di discutere e promuovere proposte, suggerimenti ed idee fra maggioranza ed opposizione.
Per giungere ad un piano il più possibile condiviso tra le parti, per accelerare e favorire la ripresa del post Covid.
Hanno partecipato, oltre al presidente del consiglio comunale, la consigliera indipendente Maria Antonietta Baldari, il capogruppo de “La Locomotiva”, Angelo Guglielmo ed il consigliere ed ex sindaco Fausto De Giuseppe.
«Sappiamo che il periodo è fortemente caratterizzato da difficoltà sul piano economico sociale e politico – amministrativo del territorio non solo comunale», ha sottolineato in apertura Ferraro.
Temi e proposte sono stati messi sul tavolo all’attenzione dei presenti e affrontate in modo preliminare tra maggioranza, opposizione e sindaco Ettore Caroppo.
«La riunione» sottolinea Ferraro, «si è svolta in un clima sereno, collaborativo e propositivo e con toni estremamente pacati come si conviene in determinati periodi. Numerosi gli spunti di riflessione che sono venuti fuori, ad iniziare dalle proposte enunciate dalla consigliera Baldari che ha sottolineato l’importanza e la necessità di partecipazione a bandi e risorse regionali a fini sociali proponendo di ricorrere anche alla rinegoziazione dei mutui Cassa Depositi e Prestiti, operazione condivisa dai presenti. Molto apprezzata la sua proposta di fornirsi di mascherine utili a favorire la comunicazione degli audiolesi, per i quali ricopre un ruolo fondamentale la mimica facciale. Il capogruppo Guglielmo nel richiamare le note già protocollate in precedenza, ha sottolineato quanto sia importante prestare particolare attenzione alle attività commerciali, sull’occupazione del suolo pubblico, oltre a proporre l’iniziativa di adottare un microcredito per le aziende.
«Ho apprezzato da giovane amministratore, come il sindaco abbia dato grande soddisfazione a tutti: dando spazio alle opposizioni, recependone i suggerimenti, dando puntuale riscontri, dimostrando capacità amministrativa basata sull’esperienza passata e sulla sua appartenenza culturale e formativa al mondo dell’impresa. Ho apprezzato anche come abbia sottolineato quanto proposto ad ANCI, andando oltre il suo ruolo di sindaco»..
Riguardo la questione tassa di soggiorno sollevata dal consigliere De Giuseppe («Ci auguriamo che ciò che eventualmente entrerà nelle casse comunali dal pagamento della tassa di soggiorno, sarà utilizzato per favorire lo sviluppo e la messa a disposizione di servizi ai turisti, che auspichiamo essere numerosi, organizzando visite guidate, ingressi museali, utilizzo impianti sportivi, bike sharing ed altro») sono arrivate le rassicurazioni della vice sindaco Maria Antonietta Cagnazzo.
«Sono certo che la collaborazione, fermo restando ruoli e compiti», ha concluso il presidente del consiglio Ferraro, «porterà frutti positivi e di riflesso anche immediato su Minervino, Cocumola e Specchia Gallone».
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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