Attualità
Boncuri, già 150 migranti allo sportello Arpal anti-caporalato
Nel primo mese di attivazione dello sportello a Boncuri, Arpal Puglia registra numeri superiori all’intera stagione 2022: approccio proattivo, lavoro in rete e maggiore fiducia di utenti e aziende

La metà dei 300 migranti giunti a Nardò per la raccolta delle angurie e dei pomodori si è già rivolta agli operatori del centro per l’impiego presenti all’interno della foresteria Boncuri per ottenere diversi servizi.
Sul totale di 57 iscritti – al momento – alle liste speciali in agricoltura, 48 sono stati già assunti dalle aziende e 25 di questi grazie all’intermediazione diretta del centro per l’impiego. A Boncuri, lo sportello anti-caporalato di Arpal Puglia, in poche settimane, conta già più di un terzo dei numeri registrati nell’intera estate 2022.
«È la conferma», commenta Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento servizi per l’impiego dell’Ambito territoriale di Lecce Arpal Puglia, «che ci abbiamo visto giusto nel considerare strategica la nostra presenza non più sporadica ma quotidiana nel campo, a partire dallo scorso anno e grazie al piano di potenziamento del personale. Non è questione solo di numeri, ma anche di qualità maggiore dei servizi erogati, quello di intermediazione pubblica per l’inserimento lavorativo in primis. Inoltre, l’intenso lavoro svolto negli anni precedenti ci ha consentito di superare molte diffidenze e di capitalizzare un evidente aumento della fiducia nei nostri confronti da parte degli utenti e delle aziende».
APPROCCIO PROATTIVO
Sessanta persone, supportate nella candidatura alle offerte gestite da Arpal su tutto il territorio provinciale, sono state contattate dalle aziende per sostenere un colloquio: come detto, in 25 hanno già firmato un contratto di lavoro per il tramite dei centri per l’impiego leccesi nel settore agricolo e nella ristorazione. In sette, invece, hanno ricevuto assistenza nella redazione o revisione del curriculum e due tra questi sono già stati assunti. L’approccio proattivo degli operatori Arpal ha consentito, poi, di intercettare e accompagnare al lavoro anche migranti che ancora non sono riusciti a trovare posto all’interno della foresteria, ma sono accampati all’esterno o nelle campagne dell’agro neretino. Ad agevolare la relazione è anche la scelta di produrre materiali informativi in lingua straniera e di allestire, sia presso la foresteria che presso il cpi, bacheche multilingue con offerte di lavoro tradotte anche in inglese e francese.
ARPAL NELLA RETE ANTICAPORALATO
Nevralgico il rapporto con le altre realtà del partenariato pubblico-privato attivo in loco e con il quale si agisce in ottica di rete: il CPI di Nardò ha partecipato ai tavoli tematici per la programmazione dei servizi e degli interventi sociali; collabora con varie associazioni che si occupano dell’attivazione di tirocini formativi e dell’inserimento abitativo; coadiuva i medici ASL, individuando coloro che hanno la necessità di effettuare la visita medica per il lavoro agricolo; è al fianco di Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto P.I.U.Su.Pr.Eme. (Percorsi Individuali di Uscita dallo Sfuttamento), cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La presenza di Arpal, quindi, aggiunge un tassello fondamentale ai servizi erogati a Boncuri sotto il coordinamento della Prefettura di Lecce.
Lo sportello stagionale è stato attivato nell’ultima settimana di giugno, in concomitanza con l’apertura della foresteria, ed è operativo tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30.
IL TARGET DELL’UTENZA
Gli utenti hanno diversa nazionalità: sono originari del Nord Africa (Algeria, Tunisia, Marocco) e dei Paesi della fascia subsahariana (Mali, Niger, Sudan, Burkina Faso, Guinea, Somalia, Etiopia). Sebbene domiciliati a Nardò, molti hanno residenza in altre province pugliesi o in altre regioni come Sicilia, Lazio, Basilicata, Campania, Calabria e si spostano sul territorio nazionale seguendo i cicli produttivi agricoli. In rari casi si fermano sul territorio neretino a meno che non venga proposto loro un contratto a tempo indeterminato. La maggior parte degli utenti ha un’età superiore ai 30 anni e alcuni sono over60. Nel Paese di origine, spesso hanno conseguito titoli di studio di livello superiore ma non riconosciuti in Italia, in particolar modo diplomi tecnici nel settore edilizio, metalmeccanico e sartoriale.
LA PRESA IN CARICO INTEGRATA
Dopo una prima fase di accoglienza, gli operatori del centro per l’impiego supportano gli utenti nella ricerca di percorsi individualizzati e progetti specifici: iscrizione nelle liste speciali agricole, candidature ad offerte di lavoro, adesione a progetti di inclusione sociale multilivello e così via. Sono ad oggi, per 25 persone si è provveduto all’accoglienza integrata insieme ad altre amministrazioni, soprattutto Inps. Molti utenti vengono, inoltre, supportati nell’individuazione dei corsi di studio di lingua italiana presso istituti scolastici per adulti e dei percorsi formativi proposti dagli enti. L’utenza, infine, viene anche affiancata nel procedimento di attivazione dello SPID utile per inoltrare le candidature su LavoroXTe: ben venti finora le richieste di facilitazione digitale ricevute.
PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE AZIENDE
Non solo servizi per i migranti, ma anche per le aziende: attraverso lo sportello attivato, gli imprenditori vengono ricevuti direttamente in loco. Il loro coinvolgimento è un punto fondamentale: vi è un interessamento diffuso che li porta a collaborare e dialogare direttamente con il centro per l’impiego per la pubblicazione delle offerte, per l’organizzazione delle attività di recruiting, per la co-gestione della fase di preselezione e per quella di assunzione. Le aziende che usufruiscono del servizio non hanno sede solo nei comuni di competenza del centro per l’impiego di Nardò: provengono da diverse aree della provincia di Lecce ma anche dal resto della Puglia, a testimonianza del fatto che nel tempo lo sportello anticaporalato di Boncuri sia diventato un punto di riferimento per tutti.
Attualità
Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?
Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.
Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.
Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.
Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».
Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».
Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».
A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».
Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.
Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.
Giuseppe Cerfeda
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Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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