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Racale

Racale fa festa… doppia

Racale, salutate le vacanze di Natale, non toglie l’abito buono e si appresta a celebrare Sant’Antonio Abate prima e San Sebastiano poi. La festa di Sant’Antonio è in programma giovedì 17 gennaio, quella di san Sebastiano domenica 20

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Racale, salutate le vacanze di Natale, non toglie l’abito buono e si appresta a celebrare Sant’Antonio Abate prima e San Sebastiano poi.

La festa di Sant’Antonio, dopo il Triduo predicato dal Sacerdote don Antonio Perrone (14-16 gennaio) è in programma giovedì 17 gennaio. Le Sante Messe saranno celebrate alle 9,30 e alle 18. Alle 19.la Solenne Processione, accompagnata dal Concerto Bandistico Città di Racale. Alle 19,30, in Largo San Giovanni Bosco, spettacolo di fuochi pirotecnici. La serata sarà allietata dal cruppo folkloristico Tammurria.

Domenica 20, si celebra il martirio di San Sebastiano (la festa vera è propria è in primavera, a maggio), santo patrono del paese e protettore dei vigili urbani, dei tappezzieri e degli atleti. Nel pomeriggio, alle 16,30 circa, si svolgerà la solenne Processione accompagnata dalla Banda Città di Racale. Al rientro della Processione Santa Messa e spettacolo di fuochi pirotecnici.


Cronaca

Maxi sequestro di droga a Racale, tre arresti 

Blitz della Polizia: sequestrati oltre 78 kg di droga e un ordigno, erano nascosti dietro un passaggio segreto di un’abitazione. Tra gli arrestati anche una donna già ai domiciliari. Nella casa erano presenti dei bambini che vivevano in un contesto altamente pericoloso

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Un’operazione della Polizia di Stato ha portato alla luce un impressionante deposito di sostanze stupefacenti nascosto dietro un passaggio segreto. Tre persone sono finite in manette, tra cui una donna già sottoposta agli arresti domiciliari.

L’intervento ha consentito il sequestro di oltre 78 chilogrammi di droga tra cocaina, eroina, hashish e marijuana, oltre a un ordigno pirotecnico micidiale, rinvenuto all’interno dell’abitazione dove erano presenti anche minori.

L’azione si inserisce nel quadro delle complesse e costanti attività di controllo e contrasto al narcotraffico introdotte dalla Questura di Lecce.

Gli agenti hanno eseguito una serie di perquisizioni coordinate in tutto il territorio provinciale.

Decisiva quella effettuata in un’abitazione di Racale.

Gli investigatori hanno scoperto che la droga era occultata in modo sofisticato: una stanza segreta accessibile solo tramite un passaggio nascosto dietro una parete attrezzata.

Per accedervi, gli agenti hanno dovuto rimuovere delle mensole che celavano serrature a scatto. Superato il pannello, si accedeva a un cunicolo che conduceva a due vani nascosti, usati come vero e proprio deposito di sostanze stupefacenti.

Il materiale era suddiviso con precisione per tipologia e destinazione: 25,5 kg di hashish, 13,2 kg di cocaina, 13,2 kg di eroina e 26,2 kg di marijuana, confezionati in buste termosaldate, valigie, bidoni e scatole, pronti per l’immissione sul mercato.

Alcune confezioni riproducevano fedelmente quelle degli snack per bambini, a testimonianza di una strategia criminale per eludere i controlli con modalità inquietanti.

Secondo gli inquirenti, lo stupefacente era potenzialmente destinato a invadere la costa ionica del Salento, con particolare riferimento ai luoghi simbolo della movida estiva come Gallipoli, mettendo a rischio soprattutto i più giovani.

A rendere ancora più allarmante la situazione, la scoperta di un potente ordigno per mortai nascosto tra la marijuana, potenzialmente letale, e la presenza all’interno dell’abitazione di bambini, che vivevano in un contesto altamente pericoloso.

A seguito dell’ingente sequestro e delle modalità aggravate, il Pubblico Ministero di turno ha disposto ii carcere per i tre indagati: una donna 42enne già ai domiciliari, il figlio 19enne e il compagno della figlia, un 23enne, tutti della zona.

L’operazione conferma l’efficacia e la determinazione della Polizia di Stato nel presidiare il territorio e contrastare con fermezza ogni forma di criminalità legata al traffico di droga, specie in vista del picco estivo dei consumi legato al turismo e alla vita notturna salentina.

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Attualità

Sentenza shock sulla privacy: fb condannata da un tribunale a risarcire un utente

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram….

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Sentenza rivoluzionaria sulla privacy: Facebook shock, Meta condannata a risarcirei 5.000 euro a un utente. Colpo basso per il gigante dei social media in materia di protezione dei dati: un tribunale di Lipsia ha ordinato a Meta di pagare 5.000 euro di danni, aprendo la strada a ulteriori cause legali

L’azienda tecnologica americana Meta deve pagare 5.000 euro di danni a un utente di Facebook.

Il tribunale regionale di Lipsia ha giustificato la somma relativamente elevata citando le “gravi violazioni della normativa europea sulla protezione dei dati” commesse dall’azienda attraverso le sue pratiche commerciali.

Al centro delle critiche ci sono gli strumenti di profilazione dell’azienda, che raccolgono e analizzano sistematicamente i dati degli utenti di Facebook.

Questa tecnologia è alla base del business pubblicitario mirato multimiliardario di Meta.

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram.

La Corte critica in particolare il fatto che la sede centrale europea dell’azienda statunitense, con sede in Irlanda, trasferisca dati privati ​​degli utenti in tutto il mondo a paesi terzi, inclusi gli Stati Uniti, dove vengono analizzati “in misura sconosciuta all’utente”.

Ciò che colpisce della sentenza è che i giudici di Lipsia si sono basati esclusivamente sul diritto europeo e non sulle normative nazionali in materia di protezione dei dati.

Nella motivazione la corte ha apertamente ammesso che con questa decisione si è “consapevolmente” assunta il rischio di incoraggiare numerosi utenti di Facebook a intentare cause legali “senza dover dimostrare alcun danno individuale specifico”.

I giudici hanno giustificato il risarcimento relativamente elevato di 5.000 euro con l’utilizzo massiccio, globale e non trasparente dei dati da parte di Meta, nonché con l’elevato valore economico dei dati degli utenti.

Il tribunale ha sottolineato che Meta genera miliardi di profitti con il suo modello di business basato sulla pubblicità personalizzata, il che sottolinea l’importanza dei dati personali per l’azienda.

Nella motivazione della sentenza, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tribunale ha espressamente sottolineato il rafforzamento del cosiddetto ” private enforcement ” del GDPR, ovvero la possibilità di far rispettare efficacemente le violazioni della protezione dei dati attraverso azioni civili.

In tal modo, il tribunale regionale di Lipsia segue la linea della Corte di giustizia europea, che ha già valutato criticamente l’ammissibilità degli strumenti aziendali di Meta in casi analoghi. Meta ha la possibilità di presentare ricorso contro il verdetto.

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Cronaca

Abbandono rifiuti, tolleranza zero: denunce e sanzioni

Attività interforze volta al contrasto degli illeciti in materia di rifiuti. Interventi a Soleto, Montesano Salentino. Specchia, Racale, Nardò e sui litorali di Melendugno e Vernole

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Primi risultati protocollo d’intesa tra la Prefettura, le forze di Polizia, la Polizia Provinciale ed alcuni Comuni del territorio, finalizzato ad attuare un programma di azioni mirate al controllo e vigilanza del conferimento dei rifiuti provenienti da cantieri edili, attività di svuotamento di immobili e altro e sul trasporto degli stessi, tutto volto ad una maggiore tutela dell’ambiente, oltre che alla prevenzione di illeciti.

Il tavolo tecnico del Questore ha sviluppato strategie finalizzate al contrasto del fenomeno dell’abbandono degli stessi nel territorio di Lecce e provincia.

La stretta collaborazione tra la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Provinciale e le Polizie Locali di alcuni Comuni della Provincia ha permesso al Questore Dr. Giampietro Lionetti di programmare una serie di interventi specifici, funzionali al raggiungimento dell’obiettivo.

I controlli sono stati pianificati u tutto il territorio della provincia, permettendo a tutte le forze in campo di agire in modo massiccio scansionando le diverse tipologie di attività ricadenti nello spettro della processazione dei rifiuti.

IL REPORT DEI CONTROLLI

A Soleto

Il personale del Commissariato di Polizia e operatori della Polizia Provinciale e della Polizia Locale di Galatina e Soleto hanno effettuato il controllo di una ditta di smaltimento di rifiuti sita in agro di Soleto.

L’ispezione dell’azienda ha permesso di rilevare delle irregolarità sullo stoccaggio di rifiuti in aree non autorizzate; pertanto, è stata acquisita tutta la documentazione dell’impianto per un attento esame da parte dell’autorità competente, al fine di valutare l’emissione di eventuali contestazioni.

Inoltre, durante il controllo, è giunto presso l’azienda un autocarro adibito al trasporto di rifiuti e, dalla verifica del mezzo pesante, è emerso un contenuto difforme da quello indicato nel formulario di trasporto, pertanto il camion è stato posto sotto sequestro ed il conducente deferito all’autorità giudiziaria.

A Racale

Il Commissariato di Gallipoli insieme alla locale Compagnia della Guardia di Finanza e della Polizia Provinciale, ha espletato i controlli, in ottemperanza del citato protocollo d’intesa e delle direttive del Questore, presso una ditta di autodemolizioni ubicata nella zona di Racale.

Le operazioni di controllo hanno verificato la regolarità degli impiegati nell’impianto e la corretta gestione dei rifiuti nelle aree autorizzate.

Di contro tale verifica ha evidenziato delle irregolarità riguardanti le auto bonificate e la “cartellonistica del codice europeo dei rifiuti” risultata non a norma.

Pertanto, è stata acquisita l’intera documentazione riguardante l’impianto da parte della Polizia Provinciale per un esame attento e per la valutazione di eventuali sanzioni. Nel frattempo, la ditta dovrà procedere a regolarizzare le criticità rilevate.

Inoltre, nell’ambito dei controlli del territorio gallipolino sono state sensibilizzate le pattuglie in servizio di volante all’individuazione e controllo di mezzi carichi di materiali di risulta e materiale ferroso in transito sulle vie cittadine, ma anche e soprattutto sulle strade provinciali, comunali e interponderali.

A Specchia

Nel circondario di Taurisano, i controlli sono stati effettuati in sinergia tra il personale del locale Commissariato, della Tenenza della Guardia di Finanza di Tricase e della Polizia Locale di Specchia, dove è stato individuato  un 48enne del posto segnalato dai cittadini, che aveva realizzato sul suolo comunale una discarica abusiva, depositando lungo la strada comunale rifiuti facenti parte delle categorie speciali e/o pericolosi.

Sul posto è intervenuta una ditta che ha provveduto alla rimozione e alla custodia dei rifiuti e l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.

A Nardò tutto ok

Un controllo capillare ha permesso nel comune di Nardò un intervento combinato degli agenti del Commissariato e della Polizia Locale che hanno controllato a tappeto cantieri edili e are sensibili già segnalate quali luoghi scelti per l’abbandono di masserizie e materiale di rifiuto.

Le ditte titolari dei cantieri controllati hanno esibito il carteggio relativo allo smaltimento presso aziende deputate al servizio risultando in regola.

Discarica abusiva Montesano Salentino

Il comando provinciale della Guardia di Finanza ha partecipato ai controlli denunciando un uomo che aveva approntato a Montesano Salentino una discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti speciali ovvero di pneumatici fuori uso.

Inoltre, per diverse aziende sparse sul territorio salentino sono stati avviati controlli di imprese produttrici di rifiuti speciali pericolosi e non, per i quali sono in corso ulteriori accertamenti ed è stato sanzionato amministrativamente un cittadino per un trasporto irregolare.

La Polizia Stradale ha effettuato controlli presso alcune ditte di autodemolizioni, vendita e riparazione di pneumatici che sono risultate regolari.

Nelle marine di Melendugno

La Polizia Locale del Comune di Melendugno sul litorale adriatico ha effettuato controlli soprattutto su quelle aree a rischio già individuate e censite, che sono colpite dal fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti.

Inoltre, sono stati ispezionati diversi stabilimenti balneari per verificare il corretto conferimento dei rifiuti secondo i criteri che regolamentano la raccolta differenziata senza riscontrare inadempienze.

Da San Cataldo a Torre Specchia

La Polizia Locale di Vernole ha battuto il litorale che si estende da San Cataldo a Torre Specchia, rilevando nove violazioni sulla disciplina del conferimento dei rifiuti.

Le attività inadempienti sono state sanzionate, secondo la normativa vigente riguardante la raccolta differenziata con multe da duecento a cinquecento euro per ogni contenitore mancante.

I controlli hanno riguardato anche le località marittime, lidi attrezzati che rappresentano una vetrina per il settore turistico ed anche un patrimonio ambientale, ittico, faunistico e paesaggistico che dev’essere salvaguardato, secondo le disposizioni nazionali e regionali.

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