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Attualità

Parco eolico a Ruffano, l’ira di Gaetani

Da Ruffano, dopo la presa di posizione dell’imprenditore Rocco Toma e dell’ex sindaco Nicola Fiorito (seguita alla sentenza della Cassazione che ha ribaltato quelle di primo e secondo grado) in merito al Parco eolico, la replica piccata di Pasquale Gaetani e quella laconica del sindaco Carlo Russo.

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Dopo la sentenza della Cassazione che ribaltava quelle di primo e secondo grado, assolvendo sia l’imprenditore Rocco Toma che l’ex sindaco Nicola Fiorito in merito alla vicenda del Parco Eolico, sull’ultimo numero de “il Gallo” (“Quando girano le… pale”) abbiamo riportato le posizioni dei due ex imputati che hanno chiesto la testa del Sindaco (il primo) e denunciato una “persecuzione politica” ai suoi danni pilotata da Pasquale Gaetani, attuale assessore comunale ed ex assessore provinciale (il secondo).


Località "Occhiazzi" a Ruffano, la zona interessata dal progetto di Parco Eolico

Località “Occhiazzi” a Ruffano, la zona interessata dal progetto di Parco Eolico


In merito ai recenti interventi che mi hanno chiamato in causa probabilmente con lo scopo di trascinarmi in una rissa verbale”, risponde Gaetani, “mi corre l’obbligo di evidenziare alcune anomalie dettate dalla furba, direi scaltra, in-coscienza di qualcuno, soprattutto di chi a tutti i costi vuole rifarsi una verginità perduta già nella culla e usa il piagnisteo ed il vittimismo becero, nel tentativo di salvarsi l’anima (si far per dire). Ruffano e i Ruffanesi non hanno certo bisogno di farsi raccontare nulla di quanto accaduto negli anni in cui alcune amministrazioni che ci hanno preceduto hanno gestito il potere: ogni cittadino conosce bene quei fatti e quei misfatti. La verità è sotto gli occhi di tutti!“.

“Nella vita contano i fatti e di fatti (negativi) questi personaggi ne hanno realizzati tanti, purtroppo, non nell’interesse del paese ma per i propri tornaconti”. Gaetani poi dice che “rispetto ai presunti ad inesistenti benefici economici ed occupazionali che potrebbero giungere al paese da parchi eolici, termovalorizzatori e centrali a biomasse continuo ad essere convinto che l’unico beneficio sarebbe a vantaggio dei pochi che hanno interessi economici personali da raggiungere, come sempre è avvenuto a Ruffano nel recente passato. Al paese e ai cittadini invece resterebbero solo danni incalcolabili per decine di anni a venire, senza alcun reale vantaggio. Sono invece convinto che, come è avvenuto per tanti paesi della nostra provincia, lo sviluppo economico di Ruffano e Torrepaduli debba passare attraverso la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente delle nostre meravigliose Serre Salentine, del patrimonio artistico e monumentale con le nostre Chiese e le nostre cripte (di San Marco, della Chiesa Madre e del Crocefisso), del Santuario di Torrepaduli, della Cultura e delle Tradizioni Popolari come la pizzica ed il tamburello, la Notte di San Rocco, ma anche tante eccellenze che Ruffano ha espresso da Pietro Marti ad Antonio Bortone e tanti altri”.

L’ex Assessore provinciale ritiene che “proprio la negligenza e lo strabismo delle precedenti amministrazioni hanno frenato lo sviluppo della nostra comunità, sprecando ingenti quantità di denaro pubblico e perdendo quei treni che altri comuni anche a noi vicini non si sono fatti sfuggire. I cittadini oggi pagano sulla loro pelle proprio per questi sprechi, per lo sfrenato affarismo del passato. È incredibile”, attacca Gaetani, “la faccia tosta di chi è riuscito a farla franca grazie a prescrizioni e mancanza di prove, ed invece di restare in silenzio, senza alcun pudore rivolge furiosi attacchi ai cittadini e alle istituzione che hanno solo compiuto il loro dovere nell’interesse delle collettività. Questo accanimento fa pensare che l’ansia di gestire e di fare affari è così forte da rendere ciechi ed insofferenti”.

L’Assessore poi fa riferimento a Rocco Toma: “Dispiace che un imprenditore invece di fare impresa nell’interesse del paese e dei cittadini sia sceso in campo per fare l’oppositore al fianco di questi personaggi del passato che vorrebbero rimettere le mani in pasta, e cerca con false promesse, contributi e regalie, di ingraziarsi il consenso dei cittadini. Nessuno vuole fare la guerra ad alcuno”, aggiunge Gaetani, “ma chi vuole bene al proprio paese deve sapere investire senza creare danni incalcolabili, ipotecando il futuro dei nostri figli e nipoti, andando a piazzare mega torri eoliche sulle Serre Salentine, devastando il territorio e danneggiando l’economia presente e futura”. La conclusione è dedicata a Nicola Fiorito: “L’unica mia ossessione è stata ed è quella di dedicare la mia vita interamente al mio paese, che amo con tutto il cuore, avendolo da sempre considerato la mia vera famiglia. Spero che la legge non stia con Caino!”.

Laconico invece il sindaco Carlo Russo: “Non vi è alcuna replica da fare su una questione che si trascina da anni e sulla quale dei Giudici si sono definitivamente pronunciati in tempi recenti. Difatti, è noto a tutti che, prima i Giudici del TAR di Lecce e dopo i Giudici del Consiglio di Stato hanno sancito che le pale eoliche, nel cuore delle Serre Salentine di Ruffano, non saranno installate. L’ Amministrazione ha condiviso e condivide tale orientamento, avendolo sostenuto politicamente, senza accanimento nei confronti di alcuno, ma con la ferma intenzione di scongiurare l’ennesimo scempio paesaggistico perpetrato ai danni del nostro territorio”.


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Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

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Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

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Anticipazione della umanizzazione pittorica

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Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

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Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
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Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”

La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”

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Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.

Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.

Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.

Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.

Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.

La nota

Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla. 

La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.

Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione. 

Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.

Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.

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