Attualità
Da UniSalento al CdA dell’Istituto Centrale per il Restauro
La professoressa Manuela De Giorgi designata componente della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dell’Istituo del Ministero della Cultura
La professoressa Manuela De Giorgi, originaria di Morciano di Leuca, docente di Storia dell’arte medievale all’Università del Salento e Delegata del Rettore alla Valorizzazione del territorio, è stata designata componente della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Centrale per il Restauro (Ministero della Cultura).
Laureata in Beni Culturali all’Università degli studi di Lecce nel 2000, Manuela De Giorgi ha frequentato la Scuola di specializzazione in “Tutela e Valorizzazione” dell’Università della Tuscia (Viterbo).
Ha conseguito quindi un Master of Arts in Byzantine Studies presso il Centre for Byzantine, Ottoman and Modern Greek Studies (University of Birmingham, UK) e il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte a UniSalento.
Ha svolto attività di ricerca presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz ed è stata associated scholar presso l’IBAM-CNR (Catania & Lecce) e la TUM (Technische Universität München).
Ha tenuto numerose conferenze e seminari sia in Italia che all’estero, ed è stata responsabile scientifica di progetti di ricerca nazionali e associated investigator di altri progetti in Italia e all’estero.
Ha partecipato alla Missione Archeologica Italiana nel territorio di Iasos e del Golfo di Mandalya e alla Missione Archeologica Italiana di Hierapolis di Frigia (Turchia).
Gli interessi di ricerca della studiosa si concentrano su arte medievale e bizantina; iconografia e iconologia bizantine; arte normanna in Italia meridionale e Sicilia; culto dei santi in epoca medievale tra Oriente e Occidente; periferie dell’Impero bizantino nella produzione pittorica (Italia meridionale, Creta e il Caucaso); pittura medievale in area balcanica (secoli XII-XV); tecnica, diagnostica e conservazione della pittura medievale occidentale e bizantina (parietale e su tavola); scultura bizantina in Grecia e Asia Minore.
L’Istituto Centrale per il Restauro è un istituto dotato di autonomia speciale con funzioni di ricerca, progettazione, sperimentazione e verifica nel campo della tutela, restauro e conservazione dei beni culturali e formazione attraverso la scuola di alta formazione e di studio, con sedi a Roma e a Matera.
L’ICR nasce nel 1939 su progetto di Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi, per rispondere all’esigenza di impostare l’attività di restauro su basi scientifiche e di unificare le metodologie di intervento sulle opere d’arte e i reperti archeologici. Particolare attenzione è riservata ai temi della conservazione preventiva.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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