Attualità
A Sannicola la medaglia d’oro del Campionato di Cucina Italiana
Marco Andronico premiato per “Ryana: l’Avatar degli abissi”, una statua interamente lavorata a mano e realizzata con 80 chilogrammi di margarina vegetale
Marco Andronico di Sannicola ieri è stato premiato con la medaglia d’oro nella sesta edizione del “Campionato della cucina italiana”, indetto dalla Federazione Italiana Cuochi e che si è svolto a Rimini dal 27 al 30 marzo. Marco, già campione assoluto nell’edizione 2020, ha presentato alla giuria (categoria – Artistica D2) una statua interamente lavorata a mano e realizzata con 80 chilogrammi di margarina vegetale. In poco più di tre mesi di lavoro, giorno dopo giorno, ha plasmato con le sue mani e dato vita a Ryana: l’Avatar degli abissi.
Significato di Ryana
«Il mondo sta soffocando a causa dei rifiuti che finiscono nel mare, lo stesso dove trascorriamo le estati felici e ci emozioniamo guardando un tramonto. Il tema ambientale è ormai un’emergenza: da qui nasce, prima nel mio cuore e poi dalle mie mani, la piccola regina Ryana. Ho voluto rappresentare l’avatar Ryana che, in qualità di regina degli abissi del mare, incontrandosi con l’uomo, considerato lo sfruttatore della natura, lo redime e lo convince a rispettare l’ambiente. Ryana ha in braccio il suo piccolo che vuole proteggere dall’azione erosiva dell’uomo e al quale vuole lasciare in eredità un mare pulito e vivibile. Se ognuno di noi si comportasse come l’avatar Ryana, contribuirebbe fattivamente alla salvaguardia della natura. Il nostro benessere e quello delle generazioni future dipende anche dal modo in cui viviamo e ci comportiamo: ce lo dice anche lo sguardo fiero di Ryana,che con il suo grande amore materno vuole proteggere il suo “cucciolo” e ravvedere tutti gli uomini».
I dettagli di Ryana sono stati realizzati interamente a mano, grazie ad un lavoro chirurgico di precisione e dedizione. Ai suoi piedi si nota la presenza di un polpo, i cui tentacoli avvolgono altri elementi marini, tra cui delle conchiglie e una tartaruga.
Oltre agli 80 kg di margarina vegetale, Marco ha utilizzato del colorante alimentare oro e argento in polvere e realizzato il fondale marino con granelli di cioccolato.
Marco Andronico
Originario di Sannicola, classe 73, dopo una lunga formazione da autodidatta, da 12 anni è il proprietario della pasticceria Picci&Capricci di Sannicola.
Il suo motto è “volere è potere” ed infatti, grazie alla formazione continua e il riscontro positivo della sua clientela si specializza anche nel cake design. Andronico vuole “lasciare il segno”; in tutto il suo percorso professionale esprime determinazione e grinta, tanto che crea anche la linea “Marcolino”: dolci della tradizione e inediti, al gusto nocciola. Negli ultimi anni infatti si afferma ulteriormente nel panorama della pasticceria italiana e dell’arte bianca, collezionando numerosi riconoscimenti pubblici, tra cui cinque medaglie di bronzo e dieci di argento.
Nel 2020 merita la medaglia d’oro e la coppa di campione d’Italia nel “Campionato della cucina italiana” organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi e nello stesso anno l’argento nel “Campionato mondiale miglior panettone al mondo”. Nel 2021 vince il bronzo per la “Miglior Colomba d’Italia”.
Viene recensito dalle maggiori testate giornalistiche del settore e invitato come pastrychef in trasmissioni televisive. E’ docente in corsi di formazione e attualmente ricopre l’incarico di delegato provinciale della Federazione Internazionale, Pasticceria, Gelateria, Cioccolateria. La sua pasticceria ha il titolo “Top Quality argento 2021”, certificazione attribuita dalla Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria e dal 2014 fa parte del circuito “Eccellenze Italiane”.
Ad ottobre del 2021 riceve due medaglie di bronzo, sia nella categoria “tradizionale” sia in quella “decorato”, al Campionato Mondiale del Panettone (organizzato dalla Fipgc) e nello stesso mese, il certificato di eccellenza e la qualifica di Maestro Pasticcere dalla Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria, per l’alta professionalità dimostrata come membro dell’Equipe d’Eccellenza di Pasticceria.
Infine Marco Andronico si distingue per l’attenzione verso la sua clientela,per la cura maniacale nei dettagli,per la scelta e l’utilizzo, in base alla stagionalità, di materie prime di altissima qualità e per l’utilizzo costante del suo ingrediente preferito: la passione.
Attualità
Il sindaco di Miggiano dal Papa
Udienza speciale per l’ANCI: Michele Sperti in udienza con Leone XIV
Il primo cittadino miggianese Michele Sperti ha incontrato sua santità Leone XIV nel corso di un’udienza speciale per l’ANCI.
Di seguito le emozioni che il sindaco di Miggiano ha affidato ai social.
“Un’esperienza unica, un’emozione autentica e difficile da descrivere, destinata a rimanere per sempre nel mio cammino umano e istituzionale.
Nel suo sguardo ho colto vicinanza, ascolto e profonda umanità: l’autorevolezza e, insieme, la dolcezza di un grande pastore d’anime.
Ho raccontato al Santo Padre della nostra terra straordinaria che è il Salento e di Miggiano: del capo della direzione sanitaria del Vaticano, nostro concittadino, e che dal nostro paese sono arrivate le scarpe ortopediche per i suoi predecessori.
Un dettaglio semplice, ma ricco di significato, che ha reso ancora più forte il legame tra la nostra comunità e la Santa Sede.
É stato un grande onore, ma soprattutto un’esperienza personale e spirituale profonda che desidero condividere con voi, perché ogni traguardo vissuto da un sindaco appartiene, prima di tutto, alla sua comunità”.
Attualità
Tricase, nuove rotatorie e vecchi pasticci stradali
Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città…
di Luigi Zito
Si avvicina il periodo delle elezioni e, come sempre, si moltiplicano in città (a Tricase), le opere da completare o quelle da portare a termine: dalle strade da ri-asfaltare a quelle da finire; da quelle da ridisegnare (leggi via Stella d’Italia, i lavori sarebbero dovuti iniziare circa 2 anni fa), a quelle in fase di completamento come via Fratelli Allatini, per intenderci la strada che porta all’ACAIT e alla caserma dei Carabinieri, quella che volge a Caprarica (rione di Tricase), chiusa da ormai un mese, in pieno periodo di feste.
Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città – quella è la via che accompagna verso il centro chiunque ritorni dalla zona delle scuole, in quella parte insistono tre Istituti scolastici molto frequentati: il liceo Stampacchia, il don Tonino Bello, e l’Istituto comprensivo di via Apulia – , ad un budello, dove si circolerà a senso unico di marcia e costringerà i residenti delle vie adiacenti a indire un concorso a premi ed estrazione per trovare parcheggio, uscire di casa in sicurezza e poter anche solo lasciare sull’uscio un secchio dell’immondizia senza il rischio di venire asfaltati.
Già in quella parte della città La Politica di 50-60 anni fa aveva pensato bene di disegnare (e costruire) strade di 6-8 metri di larghezza – forse hanno avuto una premonizione del film Blade Runner, dove le auto volano e atterrano dove occorre – che traslate al mondo d’oggi si sono ridotte ad un parcheggio davanti l’uscio di casa e ad uno spazio asfittico che permette appena di entrare in casa in sicurezza prima che ti “stirino i pantaloni”, ci chiediamo: cosa succederà ora che la circolazione principale dovrà transitare per quei budelli di strade?
Dicevamo del Genio della Lampada e le scelte che ha partorito per la nuova via F.lli Allatini: sarà stato il voler agevolare chi, senza regole, parcheggia a sbafo davanti alle poche attività commerciali che sono in quella parte della città?
Il nuovo marciapiede allargato servirà a far arrivare in sicurezza i dipendenti comunali che, a piedi, transiteranno dal palazzo municipale fino ai nuovi uffici all’interno dell’Acait?
O forse, lo si è fatto per evitare ingorghi, attese e liti con chi si intestardisce a voler continuare a fumare e deve parcheggiare e scendere proprio davanti al tabaccaio per comprare le sigarette, alla faccia di chi rispetta le regole?
Ora che avranno un paio di parcheggi dedicati, la strada a senso unico, e un marciapiede allargato, liti e contese potranno trasferirsi sulle vie attigue, essere declassate a diverbi più amabili, e magari avverrà pure qualche scambio di fiori.
Ora anche i pruriti per il Centro di Gravità Permanente sono venuti a galla – partono i lavori per l’adeguamento dell’intersezione tra le via Pirandello, via Cattaneo e via Aldo Moro, una zona che indubbiamente aveva esigenza di essere messa in sicurezza e di restyling -, la sopita speranza è che lo stesso Genio di cui sopra abbia valutato attentamente quello che sta per fare per quello che è uno snodo centrale per Tricase.
E poi ancora, ci associamo, a quanti nostri lettori ci segnalano da mesi, nel chiedere: chi è obbligato a transitare per quelle vie, quelle percorse e frequentate da decine di pullman che ogni giorno conducono centinaia di studenti (e auto) fino a scuola, via Peano, via Manin, e limitrofe, quando potranno vedere la luce, e viaggiare in sicurezza?
Soprattutto dopo le piogge dei giorni scorsi, strade fuse come emmental d’asfalto, parcheggi a fantasia e guida spericolata sono divenuti il giusto mix per incidenti e rotture di assi.
In tutto questo, dopo aver formulato i miei auguri per l’anno nuovo, nella certezza che qualcuno mi risponderà, lasciatemi spendere una sola parola sulla nuova truppa di Vigili Urbani che lavorano a Tricase: dove sono? Quanti sono? Vivono anche loro la città? Che orari fanno? Come regolano il traffico cittadino? Transitano sulle stesse vie di noi comuni mortali o come in Blade Runner, volano alto?
Attualità
La Caritas esprime preoccupazione per il nuovo gioco d’azzardo “Win for Italian Team”
Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali…
riceviamo e pubblichiamo
Le quattro Fondazioni Antiusura della Puglia, – Fondazione San Nicola e Santi Medici di Bari, Fondazione Buon Samaritano di Foggia, Fondazione San Giuseppe Lavoratore di Lecce e Fondazione Mons. Vito De Grisantis di Tricase – e le 19 Caritas della Puglia, condividono la grande preoccupazione della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II per l’ennesima scelta di introdurre un nuovo gioco d’azzardo “Win for Italia Team”, trasformando ancora una volta la fragilità dei cittadini in una fonte di entrate. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza sociale ormai conclamata, le istituzioni continuino a considerare l’azzardo come una leva fiscale, ignorando deliberatamente le conseguenze devastanti che questo sistema produce nelle famiglie italiane.
Ancora più grave è associare un nuovo gioco d’azzardo all’evento sportivo per eccellenza come le Olimpiadi. Lo sport dovrebbe rappresentare vero divertimento e svago che mette al centro l’impegno individuale e di squadra nel rispetto delle regole e dell’altro, per una crescita personale e collettiva. L’azzardo non ha nulla di tutto questo. Legare il mondo olimpico a un meccanismo che genera povertà significa macchiare un ambito che dovrebbe invece educare, ispirare e dare speranza.
In Italia il gioco d’azzardo ha raggiunto dimensioni allarmanti: la raccolta nazionale ha superato i 157 miliardi di euro, con perdite per i cittadini vicine ai 23 miliardi. Numeri che raccontano un fenomeno trasversale, che compromette anziani, giovani (anche molti minori di età), studenti e le loro famiglie. L’azzardo è oggi una delle principali cause di indebitamento, e troppo spesso l’indebitamento sfocia nell’usura, come dimostrano gli ascolti in costante aumento presso le Fondazioni antiusura, dove ogni giorno arrivano persone che hanno perso tutto: risparmi, relazioni, fiducia, dignità.
Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali. È una contraddizione che non può più essere ignorata: da un lato si parla di prevenzione dell’azzardopatia o si promuove il cosiddetto gioco responsabile, dall’altro si moltiplicano le offerte di giochi che alimentano dipendenza, povertà e disperazione.
In un momento in cui migliaia di famiglie sono in difficoltà, il Paese avrebbe bisogno di tutt’altro: educazione finanziaria, percorsi di prevenzione dell’indebitamento, strumenti per un accesso al credito più efficaci, politiche di tutela dei più vulnerabili. Non di un nuovo gioco che rischia di diventare l’ennesima porta d’ingresso verso la rovina economica e psicologica.
Le quattro Fondazioni della Puglia condividono, insieme alla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II l’ennesimo appello chiaro al Governo: faccia un gesto che risponda al vero spirito delle Olimpiadi rispettando la tregua olimpica, ritirando questa misura. Fermare l’ennesimo gioco d’azzardo significa proteggere le famiglie, difendere la dignità delle persone, restituire allo sport il valore che merita.
La Puglia nel 2024 ha speso quasi 12 miliardi di euro per il gioco d’azzardo, più di 3mila euro per abitante compresi bambini.
Fondazione Mons. Vito De Grisantis
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