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Attualità

Specchia: altro giro, altre dimissioni

Anche la vice Chiara Nicole Lia rimette le deleghe nelle mani del sindaco Martinucci: «Alcuni di noi si sono sentiti parte di una minoranza nella maggioranza. Le decisioni non si prendono insieme a pochi coinvolgendo la minoranza ancor prima di interpellare tutta la maggioranza. Come assessore alla cultura, turismo, assetto del territorio, mi sono trovata di fronte a decisioni, riguardanti anche il mio assessorato, già prese in riunioni organizzate a mia insaputa…»

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Altro giro altre dimissioni dopo quelle di Luana Filippo e Mauro De Giorgi che stamattina hanno rimesso le deleghe, facendo seguito alle dimissioni dell’ex vice sindaco Musio e dell’ex assessore Rizzo del capo gruppo di “Fare” Sanapo arrivano anche le dimissioni forse più attese, quelle dell’assessore Chiara Nicole Lia, che consegna nelle mani del sindaco «le deleghe da assessore che un anno fa mi hai affidato e quella da vice sindaco, assicurandoti che porterò a termine i tanti impegni già presi e attivati per la comunità».


Anche la ormai ex assessore a cultura e turismo e assetto del territorio prende dunque le distanze da Alessandra Martinucci e dall’amministrazione in carica.


Anche la Lia come la Filippo e De Giorgi ha protocollato stamani la sua lettera di intenti: «Ho una stanza piena di carte», premette, «carte in cui ogni nostro sogno su Specchia è scritto. Le guardo, le sfoglio, mi sarebbe piaciuto accantonarle come opere realizzate, invece molte rimangono solo carte».


«Alessandra», si rivolge direttamente alla Martinucci, «tu non sei il sindaco evanescente, non lo sei mai stata, il punto è diverso, non sono mai riuscita a capire il tuo pensiero sul progetto che avevamo per Specchia. Spesso è così contrastante che non capisco cosa possa farti cambiare idea dalla sera il giorno dopo». Questo non dà equilibrio.


«A maggio 2019», ricorda Chiara Nicole Lia, «siamo stati eletti ed ero felice di poter portare alla comunità quella ventata d’aria fresca e nuova che si aspettava. Ero felice di poter essere parte attiva fondamentale. Mi sentivo così responsabile che ho lasciato il mio lavoro per dedicarmici completamente».


Fino a quando, «dopo pochissimo tempo alcuni di noi si sono sentiti parte di una minoranza nella maggioranza. Le decisioni», rimprovera al sindaco, «non si prendono insieme a pochi coinvolgendo la minoranza ancor prima di interpellare tutta la maggioranza. Come assessore alla cultura, turismo, assetto del territorio, mi sono trovata di fronte a decisioni, riguardanti anche il mio assessorato, già prese in riunioni organizzate a mia insaputa. Non sono mai stata interpellata su diversi argomenti fondamentali del nostro programma, del mio assessorato. Allo stesso modo alcuni miei colleghi. Ho sempre sperato che il percorso potesse comunque completarsi fino al raggiungimento degli obiettivi: i punti del programma che i cittadini hanno scelto. Unico motivo per cui siamo qui».

«Purtroppo», affonda, «non è stato possibile realizzare un solo punto del programma. Ingerenze, provocazioni, diffide, avvertimenti, insulti, divieti, condizionamenti interni. Vere e proprie scorrettezze. C’è chi ha giocato con la nostra dignità in piena piazza. Mi chiedo ancora come possa essere possibile che da parte tua mai sia giunta una difesa nei nostri confronti e del movimento “Fare”. Verso chi ha, in silenzio, lavorato accettando tutto questo per un senso di responsabilità verso la democrazia. Verso un sogno per Specchia. Sono anch’io una sognatrice e ho creduto dal primo all’ultimo momento. Come chi ti ha scelto». Ora, però, la Lia su chiede: «Come mai non abbiamo portato in gruppo argomenti del nostro programma elettorale? Perché alcuni di noi, da subito, venivano esclusi? Come mai non abbiamo portato in consiglio comunale la variante al PUG? Come mai ad oggi non siamo a conoscenza del progetto dell’Aro e non sappiamo neanche quale scelta sia migliore per i nostri cittadini e perché? Perché non abbiamo mai parlato seriamente della riduzione dell’IMU sui terreni edificatori? Perché non siamo stati mai chiamati a parlare dell’indirizzo dei Francescani Neri? (Nell’ultimo consiglio comunale ho capito che alcuni amministratori di maggioranza avevano già parlato, deciso e si erano già espressi sul suo futuro; perché non chiamare l’intero gruppo?)».


Altre domande che lasciano molti punti in sospeso: «Come mai inizialmente solo alcuni potevano parlare di Cardigliano? Non sono mai stata chiamata ad una riunione su questo argomento. Però, se il Comune è piccolo, il municipio lo è ancor di più, e certe cose si vengono a sapere. Via Zaccagnino: i lavori sono terminati così? Il progetto della villa comunale: l’ho chiesto mesi fa, ancora non l’ho visto.  Il progetto estate e tutti gli attori coinvolti ancora fermo lì. Il progetto via Francigena, fermo. La questione del cimitero comunale…».


Lia sostiene di essere «sfinita dal dover addirittura lottare per portare avanti un programma che i nostri elettori hanno scelto. Sono impaurita dal vedere alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza giocare a scacchi con la comunità in un periodo storico difficile per l’umanità intera. Sono allibita dal vedere queste stesse persone esibirsi nelle migliori mosse da poker per poi venire a dettarti le regole e di conseguenza dover subire in prima linea le imposizioni. Sono state rese inerme di fronte ai cittadini di Specchia. Oggi non riesco più ad andare avanti, sono qui per un programma e se questo programma non va avanti non ha senso stare qui. Voglio continuare a guardare la gente negli occhi e vederla soddisfatta del mio servizio per la comunità. Non mi sento realizzata in questo piano politico, non sono stata messa nelle condizioni di fare quello che mi aspettavo, che si aspettavano e mi chiedevano i cittadini, non sono riuscita a dare il mio contributo come volevo».


«Volevo correre», prosegue nel suo sfogo, «ma una palla di piombo al piede ha frenato la mia corsa e quella di Specchia che speravamo di far tornare grande come avevamo promesso. Sono abituata a mantenere le promesse. E lavorare per raggiungere gli obiettivi. La cittadinanza aspettava un piano di sviluppo progetto di crescita un lavoro per rendere più brillante la nostra realtà. Un migliore arredo e decoro urbano importante per il turismo per il piacere di avere un borgo tre più belli d’Italia, come Specchia si meritava di essere».


«Sono estremamente convinta che il progetto “Fare” sia l’unico in grado di poter far ripartire Specchia e oggi sono ancora più convinta che sia l’unico progetto realizzabile per portare Specchia in alto», conclude Chiara Nicola Lia rivolgendosi direttamente alla Martinucci, «per tutte queste considerazioni ti riconsegno le deleghe da assessore che un anno fa mi hai affidato e quella da vicesindaco, assicurandoti che porterò a termine i tanti impegni già presi e attivati per la comunità».


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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