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Attualità

A Tricase la “Scuola Senza Zaino”

Nella scuola di via Apulia il rivoluzionario percorso educativo didattico: appuntamento mercoledì 12 per la presentazione dell’offerta formativa presso la sede scolastica nell’ex tribunale

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“Tricase – Via Apulia”, Scuola Senza Zaino: ospitalità, comunità, responsabilità





Senza Zaino, ma con tanto entusiasmo. È così che la scuola, “Tricase Via Apulia”, si è approcciata al modello nazionale sin dall’anno scolastico 2018/19, rivoluzionando il percorso educativo-didattico, tenendo ben dritta la barra verso quelli che sono i traguardi da raggiungere.





«I nostri alunni», spiega la dirigente scolastica Rina Mariano, «diventano responsabili nella comunità che li ospita».





Sono proprio i tre i valori di questo modello e strettamente connessi tra loro: ospitalità, comunità, responsabilità.





Un ambiente ospitale è a misura di bambino, colorato e accogliente «e per renderlo tale c’è grande collaborazione tra scuola, famiglia ed ente locale». 





Gli arredi sono funzionali alle esigenze degli alunni, ma anche armoniosi tra loro e nell’aula.





Alunni, personale scolastico e genitori sono il cuore pulsante, non c’è comunità senza un obiettivo comune che è quello di educare gli alunni alla cittadinanza attiva. 





I genitori e le docenti sono costantemente in contatto e in sintonia nelle decisioni educative per la classe e lavorano insieme ai loro bambini nel giorno del Senza Zaino Day.




I docenti collaborano tra loro per progettare esperienze significative che siano generatrici di un percorso multidisciplinare. 





Gli alunni, disposti in piccoli gruppi, usano il materiale condiviso, costruiscono insieme il loro sapere, confrontandosi tra loro e poi con l’intera classe, propongono alle insegnanti attività e modalità esecutive, stabilendo insieme il time table quotidiano.





Come può un alunno essere domani un buon cittadino se non si educa sin da subito all’assunzione delle responsabilità? Ecco che nella Scuola Senza Zaino ci si prodiga per far assumere agli alunni, sin da subito e a rotazione, piccoli incarichi, come la cura di animali e piante, la gestione del lavoro ai tavoli e della biblioteca di classe, la pulizia dell’aula…





Non manca lo sviluppo dell’autonomia personale come l’indossare il grembiule a scuola, gestire le uscite dall’aula per il bagno, sistemare il proprio materiale scolastico.





«Aldilà della descrizione sommaria di quello che è il modello Senza Zaino», riferisce ancora la dirigente scolastica Mariano, «la gratificazione più importante è quella di veder entrare gli alunni a scuola con un sorriso smagliante ed ascoltare la descrizione del loro stato d’animo, dopo aver attaccato gli emoticon sul pannello delle emozioni: “Maestra, sono felice di venire a scuola!”».





I bambini, i genitori e le docenti e la dirigente scolastica parteciperanno attivamente, mercoledì 12 ottobre, dalle 17 alle 19,30 presso la sede di Piazzale XXV Aprile (ex Tribunale) per la presentazione dell’offerta formativa delle classi della scuola primaria del modello Senza Zaino.





Modello adottato di recente anche da due prime e due seconde della primaria, dell’Istituto comprensivo di Alessano, Montesardo e Specchia inseritosi l’anno scorso nella rete.


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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