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Castro

Castro (at)fest

Il centro storico si trasformerà in un circuito di installazioni artistiche, video mapping e architetture di luce per il Festival di arti digitali e nuove tecnologie. Da oggi workshop a Castro, Corigliano, Lecce, Tricase e Taviano

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Nella terra delle luminarie, fino a sabato 29 giugno, la tradizione incontrerà l’innovazione e il centro storico di Castro si trasformerà in un circuito di installazioni artistiche, video mapping e architetture di luce per(at)Fest – Festival di arti digitali e nuove tecnologie, ideato, prodotto e diretto artisticamente da Arte Amica.


Per una settimana il Salento ospita, infatti, workshop (da oggi al 27 a Castro, Corigliano d’Otranto, Lecce, Tricase e Taviano) e due serate (28 e 29 giugno a Castro) con talkincontriinstallazioni artistiche dj set, per la prima edizione di un appuntamento innovativo e unico nel suo genere che costruisce, intorno al potere evocativo della luce, un viaggio alla scoperta delle arti digitali e delle nuove tecnologie e proporrà un vero e proprio laboratorio artistico internazionale.


Tra gli ospiti artisti, performer, creativi e designer di rilievo nazionale e internazionale come Elektro Moon VisionMarianoLightDelta ProcessPaolo RotaKa:LuArte AmicaMaurizio ButtazzoBi-NomiAlessandro RosaMartina MuziStudio ScioltoXname e Carlo Infante. Le selezioni musicali, con la direzione artistica di Silvia Garzia, saranno, invece, affidate a Lucia MancaGiorgio TumaSonda (28 giugno), Beat SoupMarcello Napoletano e Lemi Shoya (29 giugno).


(at)Fest – cofinanziato dal Programma straordinario 2018 in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia – è realizzato con il main partner di MarianoLight, in collaborazione con Comune di CastroCo.D.E. – Comunità Digitali Esperienziali con il sostegno di Università di FoggiaComune di LecceNovia University of FinlandSwedish Cultural Foundation in FinlandAlma Artis AcademyAssociazione Commercianti di TricaseCasa tu Martinu, con il patrocinio di Teatro Pubblico PuglieseProvincia di LecceComune di TricaseLegaCoop PugliaUniversità del Salento – DAMS Lecce e con i partner tecnici Musicmaster e Forel Forniture.


IL PROGRAMMA


Il Festival si apre quest’oggi con i workshop ospitati a CastroCorigliano d’Otranto/LecceTricase e Taviano, organizzati in modalità intensiva con artisti, esperti e artigiani della luce rivolti a chi vuole approfondire e sperimentare le tecniche e le pratiche del light design come il video mapping architetturale, la realizzazione di una scultura luminosa ispirata alla tradizione delle luminarie e la creazione di corpi illuminanti in materiale naturale locale.


I workshop (info workshop@atfest.it – 329 0134648 – 388 7618961), realizzati in collaborazione con l’associazione culturale Co.D.E., riguarderanno il Lighting design per la realizzazione di corpi illuminanti in materiale naturale locale (dal 24 al 27 giugno nel Castello aragonese di Castro) a cura di Paolo Rota, esperto di Lighting architetturale; le Sculture luminose, per la realizzazione di un’opera ispirata alla tradizione delle luminarie (dal 24 al 28 giugno nella sede di MarianoLight a Corigliano d’Otranto/Lecce) a cura di MarianoLightStudio Sciolto e Arte Amica; il Videomapping architetturale, per la realizzazione di un video mapping (dal 24 al 27 giugno nel Palazzo del Principe a Tricase) a cura di Delta Process. Dal 27 al 29 giugno a Taviano, si terrà un quarto workshop sul tema Officine di pedagogia sperimentale: innovazione digitale e Big Data a cura dell’Università di Foggia ospitato a Casa Tu Martinu (Taviano).


Venerdì 28 e sabato 29 giugno , dalle ore 21 il Festival si concluderà nel borgo medievale di Castro con due serate durante le quali saranno valorizzati luoghi caratteristici del centro storico, trasformati e riletti grazie alle installazioni degli artisti coinvolti oltre che dalle restituzioni dei workshop tematici del festival. Un vero e proprio percorso articolato tra il castello aragonese e le vie del centro storico, nel quale il pubblico potrà interagire con le installazioni di arti digitali e video mapping entrando in connessione fisica ed emotiva con le opere, gran parte site specific, frutto di una contaminazione tra cultura locale e nuove tecnologie. Questo percorso innovativo in grado di mettere in relazione importanti esperienze nazionali e internazionali attive nella digital art e nelle nuove tecnologie, in equilibrio tra passato e futuro, parte proprio da un territorio in cui la tradizione delle “luminarie”, che decorano paesi e città in occasione delle feste patronali, è ampiamente riconosciuta anche oltre la dimensione territoriale.


Un dialogo tra ambiente urbano e arti digitali si arricchirà anche di installazioni musicali che a chiusura delle due serate clou trasformeranno le terrazze del castello in una vera festa. Nel centro storico saranno esposte le opere Waves di Elektro Moon VisionThe light dome di MarianoLight, /MA·TE·RIA/ di Delta ProcessLight routes di Paolo RotaMolecula di Ka:LuLed brick di Arte AmicaKokkinokastro di Maurizio ButtazzoPizzi-Kami di Bi-NomiLanding di Alessandro RosaBed Crystal Block di Martina MuziZinzuli di Studio Sciolto, Phantasmata performance di Xname. Venerdì 28 giugno dalle ore 20 la terrazza del Castello ospiterà aperitivi e dj set, con la direzione artistica di Silvia Garzia e le selezioni di Lucia MancaGiorgio Tuma,Sonda, per concludere in musica la prima giornata dedicata all’arte digitale, alla luce e all’emozione della condivisione.

Sabato 29 giugno, il programma si articolerà a cominciare dalla mattina con i talk che coinvolgeranno gli artisti ospiti ed esperti, protagonisti di round table dedicate al ruolo che l’arte digitale può avere nella valorizzazione dei luoghi e nel rapporto con il patrimonio culturale locale e le nuove tecnologie. Si inizia alle ore 11 nel Castello con l’incontro “Le arti digitali per la valorizzazione dei luoghi pubblici” con ospiti istituzionali della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dei Comuni partner.


Nel pomeriggio (ore 19) sempre nel castello, la seconda parte del talk, moderato da Marco Petroni, racconterà le esperienze dirette degli artisti coinvolti nella manifestazione con Elwira Wojtunik-Lang e Csaba Lang (PatchLab Festival), Emanuele Russo (Delta Process), Nicola Baglivi (Arte Amica), Paolo Rota (designer), Maurizio Buttazzo (artista), Federico Fiordigiglio (Studio Sciolto),Eleonora Oreggia (Xname),  Alessandro Rosa (visual artist), Martina MuziAndrea Mammucari e Biancamaria Centaroli (Bi-Nomi), Carlo Infante (Urban Experience). Alle 21.30, appuntamento speciale con Walkabout “Extra moenia”, un’esplorazione partecipata tra le installazioni del festival condotta da Carlo Infante e la sua Urban Experience, che permetterà di conversare grazie ai sistemi whisper-radio. In giro per Castro si coglieranno i segni di luce dislocati tra le mura medievali del borgo.


In un esercizio ludico-partecipativo di audience engagement, gli artisti incroceranno le loro visioni con le percezioni degli spettatori che saranno coinvolti nel performing media storytelling radio-nomade. A seguire, in terrazza, gran finale con la festa conclusiva e la musica dei dj Beat SoupMarcello Napoletano e Lemi Shoya.


GLI ARTISTI


Paolo Rota, designer italiano di base a Copenhagen, ha avviato il suo percorso nel mondo del design nel 2013 al Politecnico di Milano dove ha studiato Design Industriale. Nel 2016 si è trasferito in Danimarca per frequentare il master in Lighting Design. I suoi progetti non sono solo funzionali, ma cercano sempre di includere un effetto emozionante. MarianoLight  è l’azienda simbolo delle luminarie salentine, nasce nel 1898 come Mariano Scenografie Luminose fondata da Salvatore Mariano, oggi è guidata dal designer Lucio Mariano.


L’azienda, tra innovazione e tradizione, ha trasformato le luminarie, tipiche della terra salentina, in vere e proprie architetture di luce. Studio Sciolto è un contenitore creativo, un makerspace nella definizione più ampia del termine, un luogo del fare, fluido, dove progettazione e sperimentazione prendono forma grazie alla sinergia di un collettivo sempre diverso, in grado di far fronte alle molteplici sfaccettature delle arti visive e applicate.


DeltaProcess, collettivo artistico multimediale nato in Italia nel 2009, specializzato in videomapping, visual design, VJ-ing. DeltaProcess ha lavorato tra gli altri per Chemical Brothers, Trentemøller e Carl Craig e anche alla produzione di contenuti visivi per showroom e negozi di installazioni per Dainese, Trussardi, Staff International e Watly.co. Martina Muzi, designer e ricercatrice indipendente insegna nel programma del master della Design Academy di Eindhoven. Bi-Nomi, nome del duo artistico formato da Andrea Mammucari e Bianca Maria Centaroli. Luca Cataldo, artista multimediale specializzato nella realizzazione di installazioni audiovisive, grandi proiezioni, vjing e djing. Maurizio Buttazzo, designer non convenzionale che opera alla ricerca di nuovi sistemi di produzione per l’introduzione del riciclo come pratica progettuale e produttiva. Alessandro Rosa, artista romano esperto di videoinstallazioni. X-Name, pseudonimo di Eleonora Oreggia artista concettuale con la passione per l’elettronica che crea performance e installazioni interattive composte da luce rumore polvere e campi elettromagnetici.


Arte Amica è una start up creata nel 2015 da quattro giovani professionisti pugliesi. Nata con il principale obiettivo di offrire nuove modalità di fruizione del patrimonio culturale, la cooperativa realizza progetti che coniugano tecnologia e cultura volti allo sviluppo di strumenti innovativi, affidabili e a basso impatto ambientale basati su tecnologia a basso costo. App, software desktop, contenuti in realtà virtuale e realtà aumentata e sistemi interattivi sono a servizio della cultura e dell’intrattenimento.


Castro

Castro: riapre il porto ma non ai mezzi pesanti

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto: «Le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto».  Vietata la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina “Muraglione” dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa superiore a 20 tonnellate

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Come riportato sul nostro sito, la Capitaneria di Porto, per questioni di sicurezza, viste le cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede), aveva disposto, relativamente all’area portuale, il divieto di: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.

Aveva in pratica chiuso in tutto e per tutto il porto di Castro.

Dopo gli esiti degli accertamenti subacquei eseguiti lungo il piede di tutte le banchine e pontili presenti all’interno dello specchio acqueo del porto di Castro, la Capitaneria di Porto, ha sostituito l’ordinanza del 30 maggio scorso con una nuova che vieta l’ingresso al porto solo ai mezzi pesanti.

Secondo la nuova ordinanza a firma del Tenente di Vascello Francesco Scarola, Capo del Circondario Marittimo di Otranto, dalla «documentazione tecnica e le evidenze documentali fornite dalla direzione lavori, si evince che le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto».

Allo stesso tempo, però, per «garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione portuale, nonché alla pubblica incolumità», si vieta con decorrenza immediata, «ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina Muraglionedell’area portuale di Castro dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 20 tonnellate.

L’Ufficio Circondariale Marittimo, infine, intima al Comune di Castro, nel cui territorio ricade il porto, ad «adottare i necessari provvedimenti amministrativi restrittivi e fisici per l’accesso e l’utilizzo del tratto interessato; ad installare e manutenere idonea segnaletica stradale; a predisporre un piano di monitoraggio con ispezione periodica almeno ogni 30 giorni delle cavità al piede della banchina Muraglione riscontrate dalla direzione lavori».

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Castro

Castro: chiuso il porto!

Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo per la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio. Vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima

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Clamoroso a Castro: l’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto ha emesso un’ordinanza di chiusura del porto.

Durante l’esecuzione dei lavori, la società di dragaggio ha accertato e segnalato la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede).

Si è arrivati così all’ordinanza che inibisce l’ingresso e l’utilizzo del porto.

«Considerato», si legge nell’ordinanza, «che allo stato attuale non è stata fornita idonea documentazione tecnica e/o ogni altra evidenza documentale da cui si evinca il necessario gradiente di sicurezza che permetta lo svolgimento delle normali attività portuali e non è stata comunicata la fine dei lavori di dragaggio che hanno interessato lo specchio d’acqua prospicente il porto di Castro;  ritenuto necessario garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione e portuale, nonché alla pubblica incolumità»; si rende noto che «nell’area portuale del porto di Castro sussistono pericoli per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare».

«Ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», con decorrenza immediata nell’area portuale di Castro è vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.

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Attualità

Bandiere Blu, c’è anche Leuca. Salento forza 9

Castrignano del Capo tra i Comuni new entry. La bandiera blu sventolerà anche su Castro, Salve, Ugento, Gallipoli, Lecce, Nardò, Melendugno e Patù

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Rispetto alle nostre anticipazioni, c’è anche una new entry tra le Bandiere Blu assegnate alle località salentine nel 2025. Per la prima volta, infatti, entra nell’élite Castrignano del Capo (Santa Maria di Leuca).

Le altre località insignite con il prestigioso vessillo sono le marine di Lecce, Castro, Salve (Pescoluse), Ugento (Torre San Giovanni), Gallipoli, Nardò (Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio), Melendugno (Torre Specchia, San Foca, Torre dell’Orso, Roca, Torre Sant’Andrea) e Patù (Felloniche e San Gregorio).

La Puglia si conferma una delle regioni leader in Italia per numero di località premiate e la provincia di Lecce è il cuore pulsante con ben nove località insignite del titolo.

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