Attualità
Commercianti Tricase, le luminarie sono salve
Associazione commissariata per garantire almeno le decorazioni luminose per Natale. Dopo le liti, messi da parte i contrasti, presto avremo un nuovo direttivo
Le luminarie sono salve, almeno quelle. Non è possibile oggi chiedere di più all’Associazione Commercianti o a quello che ne resta. Già perché l’associazione tricasina degli esercenti oggi è commissariata dopo le dimissioni in blocco del direttivo. Dal presidente Gino Bortone, in giù, hanno abbandonato, ufficialmente per motivi personali, e quindi l’associazione si è autocommissariata almeno per organizzare le luminarie in vista del Natale.
L’unica del vecchio direttivo ad aver dato la disponibilità è stata Stefania Palmieri (Simbiosi Farmabio), sorretta dalla giovane età e da un entusiasmo che altrove pare sopito. E almeno le luminarie, a Natale, per fortuna, ci saranno.
Quello che non torna è vedere per l’ennesima volta i tanti discorsi fatti, i progetti, i sogni per quella che è la realtà commerciale più importante del Capo di Leuca solo a parole, andare inesorabilmente in fumo.
Al di là delle motivazioni ufficiali sempre “strettamente personali”, l’ardore di chi si è prodigato per fare del settore un unico corpo si è sempre spento per l’atteggiamento di taluni. In pratica, stando alle lunghe chiacchierate degli ultimi tre-quattro lustri con i diretti interessati, la scena è quasi sempre la stessa: quattro o cinque fanno, gli altri criticano e alimentano scissioni.
Detto che anche chi si mette a capo dovrebbe averne le stimmate prima di indossare i gradi, pare questa, seppur semplicistica, la spiegazione per l’ennesimo azzeramento dell’Associazione commercianti tricasina. E sì perché di azzeramento trattasi: l’unica soluzione, forse, quando si capisce che le cose non vanno e si vuole cambiare il corso della storia. Dopo le feste si potrà ripartire da capo con rinnovata fiducia. Perché questa volta i presupposti sembrano quelli giusti: l’entusiasmo e la voglia di fare dei più giovani darà nuova linfa ai soliti noti che ci hanno sempre creduto. Probabilmente con nuove regole, potrà insediarsi un nuovo direttivo e, con la collaborazione di tutti (o quasi), lavorare per il bene dei commercianti e del territorio, due obiettivi che coincidono sempre.
Bello l’intento ma ora l’amministrazione comunale con chi dovrebbe parlare? Passata la bufera, messi da parte i contrasti, presto avremo un nuovo direttivo e la nuova Associazione dei Commercianti. Al bando i criticoni, la prossima sarà un’occasione da non perdere. La sfida è lanciata:l’ennesimo fallimento questa volta sarebbe imperdonabile.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Alessano-Specchia: fronte comune a scuola contro il bullismo
Questa mattina l’incontro, nei due plessi, con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase
Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Alessano e Specchia che oggi hanno incontrato l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase, in un incontro sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo.
Un momento di dialogo autentico, che ha contribuito a sviluppare consapevolezza e responsabilità tra le giovani generazioni, grazie anche al prezioso intervento della psicologa Marinella Martella, che ha offerto spunti concreti per riconoscere e contrastare questi fenomeni.

A impreziosire l’iniziativa, la presenza dei Sindaci dei rispettivi Comuni, segno tangibile di un’attenzione condivisa e di una comunità che sceglie di fare rete per proteggere e sostenere i propri ragazzi e le proprie ragazze.
Approfondimenti
Pompeo Maritati, “Quando i numeri si innamorano (e io ci casco)”
Oggi che sono in pensione, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo, ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”…
L’idea di questo libro nasce in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe il meno romantico del mondo: una sala corsi di una grande banca italiana, illuminata da neon impietosi, con pile di dispense, calcolatrici scientifiche e tazzine di caffè che avevano visto giorni migliori.
Era verso la fine degli anni 90, e io, in giacca e cravatta, stavo tenendo un corso di matematica finanziaria a un gruppo di operatori bancari. L’argomento del giorno? Il calcolo delle rate di mutuo con il sistema cosiddetto “alla francese”.
Un nome che evoca baguette, bistrot e chanson d’amour, ma che in realtà nasconde una formula che farebbe piangere anche un ingegnere.
Eravamo immersi in coefficienti, tassi d’interesse, progressioni geometriche e quel misterioso “ammortamento” che, più che un piano di rimborso, sembrava una lenta agonia numerica. E proprio mentre stavo spiegando la logica dietro la distribuzione degli interessi nel tempo, uno degli uditori – un tipo sveglio, con l’aria di chi aveva già capito tutto, ma voleva vedere se anche io lo avevo capito se ne uscì con una frase che mi colpì come una freccia di Cupido: “È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”
Silenzio. Sorrisi. Qualche risatina. Io, ovviamente, feci il classico gesto da docente navigato: annuii con un mezzo sorriso, come a dire “bella battuta, ma torniamo seri”. E così fu. Riprendemmo la lezione, tornai a parlare di rate, di formule, di Excel. Ma quella sera, solo in albergo, mentre il minibar mi offriva una bottiglietta d’acqua a prezzo da champagne e la TV trasmetteva repliche di quiz dimenticati, quella frase tornò a bussare alla mia mente.
“È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”
Ma certo! Perché no? Perché non pensare che dietro le formule ci siano storie? Storie di attrazione, di repulsione, di corteggiamenti matematici, di triangoli amorosi (non solo geometrici), di numeri che si cercano, si sfuggono, si fondono. Un’idea folle, certo.
Accostare l’innamoramento, quel sentimento poetico, irrazionale, profondo, all’aridità dei numeri, che per definizione sono freddi, impersonali, astratti. Ma forse proprio per questo l’idea mi sembrava irresistibile.
Così iniziai a scrivere. A spizzichi e bocconi, tra una riunione e una trasferta, tra un bilancio e un report. Annotavo storielle, dialoghi, immagini. Immaginavo lo Zero e l’Uno in crisi di coppia, il Due che cerca equilibrio, il Pi greco che seduce tutti ma non si concede a nessuno. Poi, come spesso accade, la vita prese il sopravvento.
Gli impegni si moltiplicarono, le cartelle si accumularono, e quei fogli finirono in fondo a un cassetto. Lì rimasero, silenziosi, per anni. Fino a oggi.
Oggi che sono in pensione, e che ho tempo per ascoltare le idee che bussano piano, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo. Ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”
E così è nato questo libro. Un libro che non pretende di insegnare matematica, ma di farla sorridere. Un libro che non vuole dimostrare teoremi, ma raccontare storie. Un libro che, se tutto va bene, vi farà guardare i numeri con occhi nuovi.
Attualità
Equo-solidale: a Marittima un mese di degustazioni
La Bottega Equo-Solidale Marittima inaugura un ciclo di degustazioni gratuite per promuovere il commercio equo e solidale
La Bottega Equo-Solidale di Marittima presenta “Degustazione in Bottega”, un calendario di appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti del commercio equo-solidale, pensato per offrire alla comunità un’esperienza conviviale, rilassante e attenta al benessere globale.
Le degustazioni, completamente gratuite, si svolgeranno presso la sede della Bottega, in via Conciliazione 11 (Marittima, alle spalle della chiesa madre), dalle 17:00 alle 20:30, in un’atmosfera curata con luci soffuse, candele e musica soft.
Il programma prevede quattro incontri tematici:
– 7 dicembre – Tè, infusi e frollini
– 14 dicembre – Cioccolata di Modica
– 28 dicembre – Tè, caffè d’orzo e frollini
– 3 gennaio – Cioccolata calda e frollini
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino prodotti di qualità provenienti da filiere etiche, che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai produttori e rispettano l’ambiente. Un’occasione per scoprire nuovi sapori, sostenere il commercio equo e vivere momenti di incontro all’interno della comunità.
Per informazioni: 338 7768095
Instagram: @bottega_equosolidale_marittima
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