Attualità
Due studenti salentini a Lisbona
Da Tricase e Gagliano: Luca Nuccio e Samantha De Solda del “Comi” di Tricase, primo e terzo eletto dei sei delegati italiani alla conferenza europea di maggio

Due giovani salentini rappresenteranno l’Italia a Lisbona alla conferenza europea che si terrà dal 21 al 25 di maggio e che radunerà studenti provenienti da 15 Paesi Europei. Sono Luca Nuccio di Tricase e Samantha De Solda di Gagliano del Capo. Entrambi frequentano il Liceo “Comi” di Tricase, rispettivamente II B e II A. Nuccio è risultato primo degli eletti e la De Solda terza. Si sono guadagnati la fiducia di altri potenziali delegati parlando a braccio e in lingua inglese dinanzi ad una vasta platea. Il progetto europeo “Prendiamoci cura del Pianeta”, realizzato dagli studenti già da alcuni anni, ha consentito ad alcuni di loro che hanno sviluppato temi di urgente e stringente attualità di partecipare alla conferenza nazionale, svoltasi lo scorso 16 marzo al CNR di Bologna, che cura il coordinamento del progetto in Italia. Una delegazione composta da studenti del “Comi’ e dalle insegnanti Longo e Frassanito, ha potuto vivere l’esperienza, altamente formativa, della condivisione e del confronto sui temi della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti globali. Nel corso della conferenza nazionale di Bologna, una folta rappresentanza di studenti e docenti provenienti da diverse regioni, ha proceduto all’elezione degli studenti, incaricati di rappresentare l’Italia alla conferenza europea di Lisbona. Dopo un percorso contraddistinto da interesse, partecipazione e creatività, sotto la guida della loro insegnante di scienze saturali, i ragazzi del “Comi’ si sono adoperati ad approfondire le problematiche relative alle varie forme d’inquinamento del nostro pianeta, con particolare attenzione alla situazione articolata e complessa del Salento. Dall’inquinamento dell’aria da polveri sottili dovuto alla presenza della più grande acciaieria d’Europa, all’inquinamento da plastiche e microplastiche con gravi alterazione degli ecosistemi e l’introduzione di specie aliene, all’inquinamento del suolo e delle falde acquifere da rifiuti tossici interrati e sversamenti ventennali in discariche abusive. Dalla realtà territoriale, l’orizzonte dell’ecosostenibilità si è allargato, a cerchi concentrici, per arrivare alla visione globale dell’emergenza idrica, della deforestazione, degli allevamenti intensivi, direttamente connessi all’uso dei combustibili fossili, ad uno spropositato effetto serra e conseguente riscaldamento globale.
“L’opera di assunzione di consapevolezza e di sensibilizzazione degli studenti di sette classi del Liceo Comi”, ha spiegato l’insegnante di scienze naturali Antonella Longo, “si svilupperà su tutti questi temi urgentissimi e, quest’anno, si caratterizzerà per la connotazione internazionale della conferenza di Lisbona. Il Pianeta Terra come una gigantesca Leonia, immaginaria città di Calvino invasa da “sordide montagne di rifiuti”, diventata purtroppo realtà in pochi decenni. Le nuove generazioni non accettano l’idea di un eredità così pesante e si assumono la responsabilità delle soluzioni possibili, partecipando attivamente e cercando di orientare le scelte di capi di Stato e di governo. Si raduneranno a Lisbona con questo preciso intento”.
Il soggiorno della delegazione italiana di studenti è finanziato dall’associazione francese Mond Pluriel. che coordinail progetto Prendiamoci cura del Pianeta. Il risultato finale del lavoro dei gruppi di studenti impegnati da mesi, si è concretizzato nello sviluppo di immagini efficaci e di slogan di forte impatto, configurati in manifesti pubblicitari che saranno esposti, insieme a quelli elaborati da tutte le scuole d’Italia, alla conferenza di Lisbona. Nelle giornate della conferenza europea, dopo il confronto e la discussione, sarà elaborata la Carta delle Responsabilità che sarà inoltrata all’Unione Europea, in modo che si prendano in considerazione le legittime richieste dei giovani in tema di salvaguardia del Pianeta. Samantha De Solda farà parte dell’Agenzia di Stampa Giovanile che si occuperà di articoli, video, immagini, pubblicati su vari siti, per documentare passo dopo passo la conferenza di Lisbona.
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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