Attualità
Io te e la panchina: in radio il nuovo singolo di Guglielmo Lai
Da oggi in onda il nuovo brano del 27enne cantautore tricasino
“Io, te e la panchina” è il nuovo singolo di Guglielmo Lai.
Il brano, da oggi in trasmesso dalle radio, riprende una scena che ogni ragazzo ha vissuto con i suoi primi appuntamenti sentimentali nell’incanto dell’incontro, quando bastava sedersi e parlare su una panchina per essere iniziati al grande mistero dell’amore come ancora avviene in tantissimi paesini della nostra Italia.
Questa canzone riprende da dove Guglielmo ci aveva lasciati con il suo primo brano “Questi tempi qua” in cui cantava “Di questi tempi qua la serenità c’è chi non c’è l’ha, e c’è chi mai l’avra la felicità, l’umore ballerino salta e gioca, per un attimo torno bambino e la creatività che viene e se ne va, nella creatività ascolto la mia anima”.
Questa è la visione musicale di Guglielmo Lai in cui si ribalta la prospettiva del fare musica: per lui infatti, un messaggio inteso come canzone, rischia di essere fuorviante come concetto a sé stante senza l’individualità ed il sapore della creatività che è necessaria nel voler rendere magica un’emozione, cristallizzando momenti di vita quotidiana nella creazione, come se fosse una fotografia di un attimo che ognuno ha vissuto.
Guglielmo Lai, 27enne cantautore tricasino, dolcemente irriverente e dalla personalità marcatamente guglielmesca, come ama definirsi lui stesso, che porta nelle sue canzoni semplicità melodica e grande curiosità nell’indagare i mezzi di espressione del linguaggio musicale.
Un cantautore trasparente che mette la sua grande perizia artistica al servizio di una scrittura che è sempre rivolta a sensazioni sonore e di contenuti in cui si possano rispecchiare i giovani ed anche chi giovane già lo è stato, in una chiave di lettura semplice e diretta. Frontman della sua band con cui fin dagli anni giovanili ha suonato live in Salento, Guglielmo è artista sui generis che rifugge dall’apparire per focalizzarsi su sé stesso e le sue storie fatte di sensazioni, oggetti e/o situazioni scolpiti come marmo, in cui lui, ragazzo che canta, diventa il ragazzo in cui tantissimi ritroveranno il filo conduttore delle loro vite.
Attualità
Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD
Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»
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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.
«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


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