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Attualità

La “Cosimina” di Tricase avrà, finalmente, i suoi semafori

La strada che costeggia Tricase e porta dapprima a Tiggiano e poi a Leuca, osteggiata durante la costruzione dagli stessi, ma fortemente voluta da Cosimo de Benedetto, già Presidente della provincia di Lecce negli anni ’80…

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Se ne parla da anni, da quando quella maledetta strada è divenuta, suo malgrado, palcoscenico di incidenti e morte.


La Sp 335, per i tricasini “cosimina”, la strada che costeggia Tricase e porta dapprima a Tiggiano e poi a Leuca, osteggiata durante la costruzione dagli stessi, ma fortemente voluta da Cosimo de Benedetto, già Presidente della provincia di Lecce negli anni ’80, dal quale rimane la nomea, oggi  diviene ancora protagonista.


Una strada con pochi accessi, poche curve che ben si presta a divenire una pista dove i più spericolati danno sfogo al folle piede dell’acceleratore; una strada a rischio dove molte persone, a causa della velocità, hanno perso la vita.


Una provinciale che, spesso, è divenuta argomento di discussione durante le campagne elettorali per l’elezioni del sindaco di Tricase, tanto da portare il fu candidato Giuseppe Longo, nel 2006, a inserire quella strada nel suo programma elettorale. 

Lo stesso chiedeva, forte dei numeri e degli incidenti che continuavano a contarsi, di bloccare i “neo Nuvolari” di quella arteria con una rotatoria all’altezza della Capella di San Luciano, quell’opera avrebbe avuto doppia valenza: rallentare il traffico e far immettere in sicurezza i capraricesi (dal rione di Caprarica) nelle campagne che lambiscono la città.


Oggi, finalmente, dopo 20 anni, con i semafori che verranno installati nei pressi di San Luciano e, in direzione nord, laddove si incrocia la Strada Comunale Tutino Depressa, si mette un punto a questa assurda vicenda – negli anni frutto di articoli e richieste di intervento da questa testata – in quell’incrocio si stanno installando i pali per impiantare dei semafori che, ci auguriamo, servano da deterrenza alla velocità e soprattutto a far scendere drasticamente il numero degli incidenti.


Luigi Zito


Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Attualità

Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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Attualità

Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»

«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

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Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.

Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».

E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».

Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».

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