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Attualità

L’abbraccio di Marina Serra a Fiorella Mannoia

Assiepati sulla scogliera tricasina, in centinaia hanno vissuto l’emozionante attesa dell’alba con la cantante

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In centinaia hanno percorso chilometri a piedi, hanno sfidato il sonno, hanno atteso impazienti che il primo raggio di luce segnasse l’inizio della tappa tricasina del Locomotive Jazz Festival.


Poi, nella penombra prima dell’alba, la rossa chioma di Fiorella Mannoia ha illuminato Marina Serra prima del sole.


Tradita sulle prime strofe dall’emozione di uno scenario unico e inedito, la calda voce della cantante ha strappato dalle braccia di Morfeo la folla assiepata in ogni angolo della scogliera del “lavaturo”.


Fiorella Mannoia sul palco del Locomotive Jazz Festival

Fiorella Mannoia sul palco del Locomotive Jazz Festival


“E’ la prima volta che canto al buio ed in un contesto come questo. E’ davvero emozionante, infatti ho già sbagliato qualche parola…”. Ha rotto gli indugi così, prima di prendere per mano la folla e condurla, senza più intoppi, in un’ora abbondante di quella musica d’autore italiana che, da Vasco Rossi a Lucio Dalla, da Pino Daniele ai Negrita, unisce un popolo intero sotto le stesse note ed inorgoglisce milioni di cuori.

Un orgoglio che tra la folla salentina è  raddoppiato quando la Mannoia, passando per il suo album Sud, con uno spaccato dell’insuperata questione meridionale è arrivata dritta e senza mezzi termini alle trivellazioni nel nostro mare. Uno scempio che la cantante ha ricollegato al passato non lontano della nostra terra: “Ho imparato che il Mezzogiorno non è quello che ci hanno insegnato a scuola”, ha sottolineato. “E’ una terra imbevuta di storia e cultura ed un tempo ricca come nessuno in Europa, fino a che non son venuti a depredarla, come ancora oggi fanno”.


Nell’intimità di quello spicchio di mare di Marina Serra, alle parole della Mannoia l’abbraccio della folla si è stretto ancor di più sotto al palco. E mentre qualche nuvola smarrita provava a rovinare lo spettacolo dell’alba, sulle basi jazz del festival è arrivato il nuovo giorno ed ha restituito ognuno ai propri impegni, con qualche ora di sonno in meno in cambio di un’esperienza unica.


Lorenzo Zito


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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