Attualità
Tricase: il Pd esce allo scoperto: “Subito azzeramento Giunta»
Dopo quelle del vice sindaco Andrea Ciardo, annunciate anche le dimissioni dell’assessore Anna Forte. Se il sindaco non accetterà le richieste «il Partito Democratico di Tricase non assicurerà nessuna azione politica e amministrativa»
Nuovo capitolo della discussione interna alla maggioranza che ha portato alla paralisi pressoché totale dei rapporti tra il sindaco Antonio De Donno ed il locale Partito democratico che da tempo ha annunciato “la sospensione delle attività politico amministrative dei suoi tre consiglieri e dell’assessore Anna Forte».
Dopo la nostra intervista al sindaco che pareva aprire le porte, se non ad una pacificazione, quantomeno ad una tregua, oggi il circolo cittadino dei Dem ha emesso un nuovo comunicato stampa che annuncia le dimissioni dell’assessore Anna Forte e lascia intendere come la distanza tra le parti resti.
«Preso atto degli interventi del sindaco, pubblici e privati», scrivono la capogruppo in consiglio comunale Francesca Longo e il segretario cittadino del PD Gianluigi Forte, «non possiamo fare altro che dirci insoddisfatti. L’insoddisfazione deriva dalla circostanza che la nostra richiesta di verifica sulle prospettive e sulle azioni politico-amministrative da adottare, in chiave dei tanti temi, vitali per la città, è stata disattesa».
«Se avessimo fatto tutto quanto immaginato in campagna elettorale, nei vari settori della vita quotidiana della Città, dal commercio allo sport, dall’urbanistica all’ambiente, dalle politiche giovanili alla salute e qualità della vita», si legge ancora, «avremmo parlato una lingua comune e dato, sicuramente, un indirizzo determinante allo sviluppo del territorio. Ciò non è avvenuto», secondo i Dem, «pertanto, riconoscere l’incongruità dell’azione politico-amministrativa rispetto a quanto prospettato in campagna elettorale riteniamo sia il primo atto di grande responsabilità».
«Non possiamo più sottacere», proseguono, «nel momento in cui gli ingranaggi della macchina amministrativa scricchiolano e nessuno sente il dovere di fermarsi a riflettere su come riprendere la bussola: dove si vuole andare? Cosa si ha intenzione di fare? Chi sono i compagni di questo viaggio?», si chiedono.
Per il Pd «si tratta di una questione di metodo e di merito, ovvero un modo differente rispetto al nostro di immaginare l’impegno politico. Per noi non è sufficiente la gestione della quotidianità con le sue incombenze, è fondamentale guardare al futuro con una visione ed una capacità di indirizzo che possa creare valore aggiunto a Tricase e alla sua gente. Per noi democratici è prevalente il noi, non l’io, e dirimente il senso di squadra nel rispetto delle reciproche sensibilità e debolezze».
«È altrettanto evidente, fuori da ogni ipocrisia», insistono, «che questa non è la crisi del rapporto tra il sindaco ed il Partito Democratico, bensì è la crisi che coinvolge l’intera amministrazione comunale, ognuno per le proprie responsabilità. La politica è servizio, è prima onere, poi onore», insistono, «pesa come un macigno per la responsabilità che l’elettorato ci ha affidato, ma per noi del Partito Democratico, senza nascondere la cenere sotto al tappeto, è doveroso e serio fermarsi, prendere atto della situazione e cercare una risoluzione che potrà avvenire solo ed esclusivamente all’interno del perimetro della maggioranza eletta nel 2020».
«Speravamo che quanto auspicato partisse dal sindaco e invece ci rammarica constatare che», denunciano, «anziché adoperarsi in tal senso, ha preferito perseguire strade alternative alla naturale configurazione del consiglio comunale, nella speranza di un accordo con i consiglieri di minoranza che puntualmente lo hanno rispedito al mittente.
Siamo un Partito strutturato e riconosciamo alla Politica la funzione più alta: questo è l’ennesimo esercizio di responsabilità che sentiamo di portare avanti. Perché, altrimenti, verrebbero meno la credibilità e l’affidabilità di una formazione politica e amministrativa che fino ad oggi si è prodigata per la Città».
Poi l’annuncio: «Dopo le dimissioni del vice sindaco Andrea Ciardo, ora è tempo delle dimissioni dell’assessore Anna Forte, alla quale vanno i nostri doverosi ringraziamenti per aver dimostrato – con il suo impegno, la sua dedizione e la sua passione – quanto sia importante non lasciare nessuno indietro. Grazie ad Anna, quelli che comunemente vengono chiamati «servizi sociali» sono entrati in una nuova dimensione, con le diversità che vengono accettate, gli ultimi che vengono accolti, la solidarietà che diviene arma per combattere l’indifferenza».
Infine le richieste: «Chiediamo, in maniera non più rinviabile, l’azzeramento della Giunta, quale organo esecutivo di quel metodo e merito che mettiamo in discussione. Solo successivamente ci potrà essere il coinvolgimento dei gruppi consiliari della coalizione eletta nel 2020 attorno a punti programmatici chiari e ad un cronoprogramma di fine mandato certo nei tempi».
I Dem elencano, poi, «i punti su cui è necessario incidere: pianificazione urbana e ambientale, con il costante monitoraggio dell’iter di approvazione del PUG, così come deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale; miglioramento della vivibilità e della mobilità della Città; valorizzazione delle Marine e delle frazioni nonché delle migliori peculiarità del nostro territorio, in chiave di fruizione turistica e culturale; impulso ai comparti produttivo, sociale e associazionistico di Tricase».
Infine: «sui temi e sulle prospettive, il Partito Democratico ci sarà sempre, come c’è stato fino ad oggi. Senza tutto questo, invece, il Partito Democratico di Tricase non assicurerà nessuna azione politica e amministrativa. Tanto si doveva per dovere di trasparenza e verità, soprattutto nei confronti dei cittadini. Anche questo, a volte, è un esercizio difficile, ma che abbiamo sempre praticato».
ANNA FORTE DOPO LE DIMISSIONI; LETTERA SU FACEBOOK
Così l’ormai ex assessore Welfare, Pubblica Istruzione, Politiche abitative, Associazionismo, Anna Forte, ha annucniato le dimissioni sulla sua pagina Facebook.
«Carissime concittadine e carissimi concittadini, oggi è un giorno di quelli che resterà fermo nei ricordi dei miei vissuti, perché comunicare una decisione sofferta, ma ferma non è mai semplice.
Per quasi tre anni ho lottato accanto a chi aveva bisogno di sostegno, accanto a chi aveva perso la voce per urlare, o forse quella voce non ce l’ha mai avuta.
La pandemia per me, non è stato solo un virus, entrato nel mio fisico, la pandemia ha rappresentato la caduta delle certezze per intere famiglie, le quali mi hanno insegnato che la dignità non si perde con le lacrime o chiedendo aiuto, la dignità è farsi aiutare.
Stare accanto alle persone, saperle ascoltare, insegna a leggere nei loro sguardi.
Sono gli sguardi che raccontano gratitudine, perché un meraviglioso gruppo di donne e uomini, “diversamente giovani”, hanno riavuto un luogo per ritrovarsi e fare attività sportiva, a loro dedicata.
Sono gli sguardi che raccontano felicità, perché alcune famiglie hanno avuto una casa, dove costruire il proprio futuro.
Sono gli sguardi di gioia di alcuni genitori, perché si sta semplicemente parlando di Autismo.
Sono gli sguardi incuriositi delle ragazze e dei ragazzi a scuola, mentre si parla loro di Pari Opportunità.
Sono gli sguardi affettuosi di chi, arrivato da molto lontano, è stato accolto a Tricase, dove nessuno deve sentirsi straniero…
Sono gli sguardi amici di chi non cammina sulle proprie gambe ed è stato ascoltato.
Ora mi fermo, continuerò ad osservare, a cercare di capire, senza mai smettere di amare la mia Città.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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