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Attualità

Tricase: stop alle attività all’aperto e tributi comunali sospesi

Ordinanza del sindaco: “Divieto su tutte le strade anche esterne al  perimetro abitato,  di  praticare  attività sportiva all’aperto”.
Sospesa fino al 31 maggio la riscossione dei tributi comunali

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In  via  precauzionale,  nell’ambito  delle  misure  di  contenimento  e  prevenzione  del  rischio  di diffusione  del  COVID  –  19,  sino  al  3  aprile  2020  e  comunque  fino  al   cessare  dell’emergenza sanitaria in atto, è fatto divieto su tutte le strade ricomprese nel territorio comunale, anche esterne al  perimetro  abitato,  di  praticare   attività  sportiva  all’aperto  come  corsa,  escursioni,  passeggiate, conduzione di cani e qualsiasi attività simile non direttamente connessa all’attività lavorativa, a motivi di salute e di necessità”.


È invece “consentito   circolare   per recarsi  ai  fondi  agricoli  di  proprietà  al  fine  di  attendere  le  normali attività  agricole  nonché  per  recarsi  presso  proprie  abitazioni;  è  consentito  inoltre  circolare  per  la conduzione  dei  cani  per  le  esigenze  fisiologiche  degli  animali   esclusivamente  nei  paraggi  della propria abitazione”.


Il sindaco stesso ha spiegato di aver preso tale decisione “in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale” e perché nonostante le disposizioni in materia di spostamento e di distanza tra le persone “molti cittadini  continuano  a  frequentare  aree  pubbliche  per  praticare attività sportive o per escursioni o passeggiate all’aperto”.


Tali comportamenti”, secondo il primo cittadino, “rappresentano potenziali occasioni di assembramento in piccoli gruppi, generano comunque circolazione di mezzi e persone che aggrava le attività di controllo in corso delle forze dell’ordine”.


C’è un altro aspetto molto caro a Chiuri: “Tale comportamento  induce  nella  popolazione  la  percezione  di  un generalizzato mancato rispetto delle misure di prevenzione e induce l’adozione di comportamenti scorretti   affievolendo  nella  cittadinanza   la  consapevolezza  della  gravità   della  crisi  sanitaria  in atto. Invece è importante continuare a restare a casa e ridurre al minimo ogni rischio”.


Clicca qui per leggere l’intera Ordinanza del 20 marzo del sindaco Carlo Chiuri.

SOSPENSIONE RISCOSSIONE TRIBUTI COMUNALI


Il sindaco Carlo Chiuri


Il sindaco ha anche comunicato che “sono sospesi sino al 31 maggio 2020 tutti i termini le scadenze le attività di liquidazione controllo accertamento e riscossione dei tributi comunali (Imu, Tari, imposta sulla pubblicità, canone occupazione suolo pubblico)”.


Per i medesimi tributi sono altresì “sospese le attività di riscossione coatta, da parte dell’agenzia delle entrate, delle annualità pregresse e l’esecuzione di piani di rateizzazione già concordati con l’ufficio tributi. Non sono dovute le rette delle tariffe dei servizi comunali interrotti a causa del contagio da covid 19”.


Ulteriori agevolazioni, nel settore dell’esposizione fiscale locale sono allo studio del sindaco, degli organi di governo della città e degli uffici competenti con l’obiettivo dichiarato di “favorire la ripresa delle varie attività economiche operanti sul territorio comunale”.


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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