Attualità
Un Gruppo Teatrale per Tricase
Gruppo Teatrale “Tricase è arte”: l’idea di Fulvio Battocchio, attore e regista, di rinverdire, insieme a Tricasèmia, gli anni a cavallo tra il 1970 e il 1980
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Riceviamo & pubblichiamo
Molti ricordano, dell’esistenza di un teatro a Tricase, che tra il 1972 e il 1984 era agli albori, nato in modo spontaneo e genuino senza un vero e proprio regista, ma che coinvolgeva tutti gli attori che si prodigavano con consigli e accorgimenti per la buona riuscita della rappresentazione teatrale- dialettale.
Il primo gruppo che ricordo era il Gruppo Teatrale Tricasino su iniziativa dell’allora Juventus club e dei loro promotori Giuseppe Colazzo e Luigi Carità.
Salvatore De Giuseppe, Rino Prato, Gerardo Forte e Rina Fracasso erano lo zoccolo duro e, insieme ad altri, portarono in scena diverse rappresentazioni quali.
“A fortuna” e “A guardia”, entrambe di Raffaele Protopapa; “U ternu a lotto” di Calogiuri; “Terra tumara” di Vincenzo Abati; “Fabbracu a contrabbannu“, “E votazioni” e “A pensione” di Angelo De Carlo.
Le rappresentazioni teatrali erano itineranti, si svolgevano anche durante l’estate in vari paesi del Salento, uscendo dai luoghi canonici deputati ad ospitarle fino a giungere nelle strade e nelle piazze per incontrare e coinvolgere un pubblico nuovo e più vasto possibile, da quello delle scuole a quello delle comunità salentine.
Il secondo gruppo, I Commedianti, portò inizialmente in scena uno scritto di Lucia Crispino e di Fulvio Battocchio “Patrunu Vitu capu o litri?” e poi uno della sola Lucia Crispino dal titolo “Non tutto chiru ca luce è oro“.
Infine “Che croce sti fili” di Fulvio Battocchio, commedia teatrale-dialettale, eseguita da un gruppo di persone costituitosi con il nome di Gruppo Dialettale Tricasino e successivamente “Cooperativa Zeriba“, che portò in scena questo lavoro oltre ad una commedia di Vincenzo Abati, “U Scazzamurreddu“.
La prima rappresentazione de “Che croce sti fili” si tenne a Gemini (Ugento), negli ultimi giorni del 1983, e fu eseguita anche nell’anno successivo a Tricase presso l’attuale sede del Cinema Moderno per le scuole e per il pubblico.
Divenne itinerante nell’estate del 1984 in vari centri della provincia riscuotendo ovunque grandi apprezzamenti, con l’apoteosi dell’ultima serata in Piazza Pisanelli nei giorni successivi a Ferragosto.
Dopo 40 anni, vorremmo riproporla anche perchè i contenuti sono attuali, oggi come allora.
Magari in un teatro a Tricase, benvenga.
Benvengano, soprattutto, iniziative del genere con persone qualificate, con ragazzi volenterosi, con l’amore e la passione per l’arte teatrale convinti come siamo che i ragazzi dovrebbero essere i protagonisti, assoluti detentori delle tradizioni.
Nel calderone culturale estivo dell’associazione Tricasèmia, è inserita una manifestazione denominata “Tricase è arte”. Proprio tale iniziativa ci ha ispirato ed ha determinato la volontà di ridare volto ad un gruppo teatrale della città.
Il nome già ce lo abbiamo: Gruppo teatrale Tricase è arte…
Fulvio Battocchio (attore e regista)
Attualità
Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD
Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»
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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.
«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


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