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Attualità

“Largo raggio” dei Carabinieri sul territorio di Salve

Nella serata di ieri i militari hanno effettuato un servizio a largo raggio svoltosi nel territorio della Stazione Carabinieri di Salve. Scopo principale dell’attività era

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Nella serata di ieri i militari hanno effettuato un servizio a largo raggio svoltosi nel territorio della Stazione Carabinieri di Salve. Scopo principale dell’attività era la prevenzione dei reati predatori e delle condotte di guida più pericolose. Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati oltre 30 militari e 12 autovetture, sono state controllati 112 veicoli e 148 persone. 18 di loro sono state sottoposte a perquisizione ed in totale sono stati rinvenuti e sequestrati 12 grammi di marijuana, altrettanti di hashish e cinque di eroina. 16 persone sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, tre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, due per furto, nove per guida in stato di ebbrezza e due per essersi messe alla guida di autovetture senza mai avere conseguito la patente. Dodici giovani, fra i quali una ragazza, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa per uso a scopo non terapeutico di sostanze stupefacenti ed una persona, Luigi Santo Chirivì, 51enne di Salve, è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari su ordine di esecuzione per espiazione della pena emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce. Inoltre, parcheggiate nei pressi dell’Ufficio Postale di Salve sono stati rinvenuti, recuperati e restituiti al legittimo proprietario, un furgone Iveco Turbo Daily ed un’autovettura Mercedes classe C risultati rubati a Taurisano nei giorni scorsi. In totale sono state contestate 39 contravvenzioni al codice della strada sette delle quali per mancato uso delle cinture di sicurezza e due per utilizzo del telefono cellulare senza auricolare o vivavoce. I segnalati all’Autorità Amministrativa sono dodici, con un’età compresa fra i 21 ed i 39 anni, originari di Alessano, Alliste, Andrano, Casarano, Maglie, Presicce, Spongano e Tricase, tutti trovati in possesso di hashish o marjuana tranne uno che aveva due dosi di eroina. Sempre per possesso di stupefacenti, ma al fine di spaccio, sono stati denunciati G.B., 34enne di Specchia e E. M.D.L. e K. I., due donne rispettivamente di 48 e 50 anni, una di Matino l’altra di Casarano, trovate in possesso di quasi quattro grammi di eroina nascosti all’interno della loro autovettura. Un 36enne di Corsano, A.L. ed un 21enne di Tricase, A.L., invece, sono stati denunciati perché controllati mentre erano alla guida di autovetture, è emerso che la patente, che entrambi riferivano di aver dimenticato a casa, non l’avevano mai conseguita. 9, invece, i soggetti sorpresi alla guida con un tasso alcol emico ben superiore ai limiti consentiti dal codice della strada. Per questo motivo G.O., 29enne della provincia di Potenza, B.L., 52enne di Corsano, M.M., 30enne di Ruffano, M.P., 23enne di Lecce, S.I., 37enne, R.R., 22enne A.F. e M.A, entrambi 21enni, tutti di Tricase, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per guida sotto l’influenza dell’alcool. Due minori del posto, invece, A.A., 17enne e S.C., 15enne, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni poiché sorpresi subito dopo aver asportato, dall’interno di un supermercato, sessanta confezioni di patatine. Nel corso dei controlli è stato inoltre fermato Luigi Santo Chirivì, 51enne sempre di Salve, già gravato da precedenti penali. Dal controllo effettuato al terminale della Banca Dati Forze di Polizia è emerso che l’uomo era destinatario di un provvedimento restrittivo della libertà personale per esecuzione pena in quanto deve scontare 4 anni e 3 mesi per usura ed estorsione, reati commessi a Melpignano e Salve nel 1999. Accompagnato in caserma, al termine delle formalità di rito l’uomo è stato portato presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari. Infine, nei pressi dell’Ufficio postale di Salve, sono stati rinvenuti un furgone Iveco Turbo Daily ed una Mercedes classe C risultati rubati nei giorni scorsi dall’interno di un’azienda di Taurisano. La provenienza e la natura dei veicoli, il luogo ed il modo in cui erano stati lasciati e la concomitanza del pagamento delle tredicesime, fanno ritenere che i due mezzi sarebbero stati presto utilizzati per qualche colpo in grande stile probabilmente sfumato per il massiccio dispiegamento di Carabinieri presenti a Salve. Entrambi i veicoli sono stati recuperati e restituiti al legittimo proprietario.

Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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