Attualità
“Un’Estate Tricasina in largo anticipo”
Mi riporto alla frase d’inizio del calendario “Restate a Tricase ‘09”, che l’assessore Nunzio Dell’Abate ha espresso. Non voglio essere ripetitivo nelle mie considerazioni, ma l’estate turistica non può iniziare il 22 luglio, dovrebbe iniziare almeno con la fine delle scuole. Gli eventi turistici inseriti nel depliant “R-Estate a Tricase ‘09” sarebbero stati più proficui se fossero stati pubblicati e pubblicizzati sui vari siti web, su tv locali e nazionali, su riviste turistiche, ecc…
L’Assessore al Turismo nel suo intento è riuscito, solo, a pubblicare il calendario, riuscendo addirittura a programmare nello stesso giorno (1° agosto) due manifestazioni come le sagre di Depressa e Lucugnano. Il turista, non avendo il dono dello sdoppiamento, è stato costretto ad una rinuncia. Perché? Credo che sia stata quanto meno singolare l’omissione di informare il turista della rinomata Sagra del Pesce, che da anni si svolge nel caratteristico Borgo Pecatori di Tricase Porto, incontrando il gradimento di turisti e cittadini. Quest’ultimi saranno molto lusingati di essere stati ignorati da una possibilità di partecipazione. Le manifestazioni, indicate sul depliant, sono state programmate e organizzate dai privati, da varie associazioni, da attività commerciali e non. A mio modesto avviso sono loro che, in questi mesi, hanno lavorato alacremente per dare qualcosa di interessante ai tricasini. Ad essi va il riconoscimento della cittadinanza tutta, non certamente all’Assessore, che nulla ha creato di proprio per Tricase.
Il successo delle realizzazioni si ottiene programmando il tutto con capacità ed impegno a tempo debito. Nella programmazione non è sufficiente la banda, il concerto, la sagra, ecc. ecc. Queste manifestazioni coprono in realtà il tardo pomeriggio e la serata, ma avendo noi un territorio con molte potenzialità e possibilità di sviluppo (ferma restando la buona volontà di farlo), è necessario attivarsi per valorizzare il territorio a misura del turista, attivandoci a trattenerlo dal sorgere della nostra meravigliosa alba, con strutture adeguate, ad un piacevole e consigliabile soggiorno. L’attuale realtà è… la sottrazione da parte dei paesi confinanti del nostro potenziale turistico. Mi chiedo: perché Tricase, storicamente faro del Sud Salento, oggi si è ridotto a fanalino?
Le 10mila copie del calendario stesso sono state create e pubblicate con il contributo degli sponsor (a mio avviso comunque pochine per i 17mila abitanti oltre ai turisti). Mi chiedo e ci chiediamo come cittadini: il nostro Assessore, nella sua presuntuosa convinzione, è veramente certo di aver dato il meglio per la cittadinanza di Tricase?
Antonio Forte
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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