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Attualità

Casarano: prove di riequilibrio

Il sindaco Stefàno. “Finalmente un Piano serio per rimetterci in pari, diminuire le tasse e soprattutto porre le basi per un nuovo sviluppo”

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Lo so, è ostico parlare di numeri e di bilanci; ma dopo aver dato (nello scorso numero) la parola alla minoranza che ha ovviamente fornito la propria chiave di lettura a quella sfilza di cifre  e di zeri, è giusto che questa volta cerchiamo di capire quale invece è il parere di Gianni Stefàno che, oltre a frequentare i numeri per professione, siede sulla scottante poltrona di Sindaco di Casarano. L’occasione è quanto mai favorevole e tempestiva perché proprio qualche giorno fa, in Consiglio comunale, è stato presentato il documento di riequilibrio.


Parliamo di un documento che, prendendo atto della situazione debitoria del Comune ed attingendo all’istituto del piano di rotazione, nell’arco di 5 anni, prevede di risanare il bilancio, riportandolo appunto al riequilibrio. Lo so, così come me, ci avete capito poco. Ed allora per capire meglio facciamo un passo indietro e traduciamo: i giudici della Corte dei Conti esaminano il nostro bilancio (ovviamente relativo alle Amministrazioni precedenti) e, dopo essersi messi le mani nei capelli, scrivono un bel plico di fogli che però si riassumono in due frasi che si incontrano all’altezza di pagina 43: “gravi irregolarità contabili” o ancora: “comportamenti difformi alla sana gestione finanziaria”. Come a dire: avete provato a fare i furbi ma noi ce ne siamo accorti. La Corte quindi intima di ripristinare i conti e riportarli alla “normalità”. A questo punto per Casarano ci sono due sole strade (tra l’altro molto simili tra loro) una si chiama “dissesto” (che vuol dire “arrendersi”, far venire un gruppo di Commissari che portano al massimo le tasse senza riguardi per nessuno e senza previsione di crescita futura) oppure un piano di riequilibrio spalmato in 5 anni che, pur applicando tante tasse, ha almeno il vantaggio di introdurre un pur minimo progetto di idea di sviluppo. “I numeri di un Bilancio non sono delle opinioni su cui poter speculare”, dice in maniera chiara il Sindaco, “così come un bilancio si adegua sempre e costantemente al variare della realtà”. Vediamo allora qual è questa realtà “nuova” di cui l’attuale bilancio tiene conto: nel 2010 è stato sforato il cosiddetto patto di stabilità e per recuperare il terreno perduto mancano poco più di 2 milioni di euro. E poi bisogna chiudere entro il 31 dicembre prossimo quella bell’invenzione che si chiama “Casarano città contemporanea” che, nei propositi, avrebbe dovuto vendere gli immobili comunali ma che adesso, per potercene sbarazzare, ci costerà 1.798.000 euro. A questo bisogna aggiungere altri 3 milioni di euro che, anche se erano sino ad ora portati nella colonna delle entrate, siccome li stiamo aspettando da più di 5 anni, non è più il caso di farne affidamento.


Per far fronte a tutti i debiti precedenti ed a questi altri appena esposti, la strada da percorrere è pressoché obbligata e si chiama “tasse”. Tasse che portano l’IMU dal 9,60 al 10,60 per mille per le seconde case (ma lasciano al 6 per la prima casa) e che fanno aumentare le rette per gli asili e per le mense scolastiche. Tempi bui quindi, in cui ci saranno tasse alte e spese minime ma alla fine del tunnel… la luce si dovrebbe vedere.


“Abbiamo elaborato un piano finalmente serio”, ci dice Gianni Stefàno, “un piano che non mette in entrata somme campate in aria difficilmente esigibili ma che, anzi, configura la peggiore delle ipotesi e, nonostante ciò, vede nel 2017 un avanzo di bilancio di oltre 3 milioni di euro. Il che vuol dire che raggiungeremo il pareggio anche se non dovessimo riuscire a vendere gli immobili. Il nostro obiettivo è quindi quello di diminuire le tasse in questi anni e soprattutto porre le basi per un nuovo sviluppo. Facciamo ora”, conclude Stefano, “quel che colpevolmente non è stato fatto in precedenza”.

Ma la gente, tutta, si chiede: ma possibile che i responsabili non debbano pagare? A questo il Sindaco risponde con l’anticipazione della nomina di “una Commissione d’Inchiesta che avrà proprio il compito di stabilire colpe e colpevoli” per far finalmente luce su anni di Amministrazione che son sembrati davvero bui. È vero: la caccia alle streghe non porta sicuramente a risanare questa situazione ma, fosse anche per una questione di correttezza morale, chiarire e far capire chi e come ha sbagliato (per colpa o peggio per dolo) è il minimo atto dovuto a tutti questi cittadini che, nel momento economicamente peggiore, sono chiamati a fare ancora più sacrifici.


Antonio Memmi


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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