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Attualità

Cassintegrazione in deroga: “Fate presto!”

L’on. Teresa Bellanova: “Ho presentato una mozione che impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile per assicurare la necessaria copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali in deroga necessari per tutto l’anno 2013. Non c’è assolutamente tempo da perdere”

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L’on. Teresa Bellanova, Deputato del Partito Democratico torna alla carica per la Cassa integrazione in deroga: “Fare presto! È questo il pressante grido d’allarme che un Paese in sofferenza rivolge a tutti coloro che sono stati designati per assumere decisioni assolutamente vitali. Ci sono decine di migliaia di famiglie, la cui speranza è appesa agli ammortizzatori sociali, che da maggio rischiano di ritrovarsi senza un solo euro di sostegno ad un reddito che la crisi ha spazzato via. Nel dicembre scorso”, ricorda Bellanova, “travolto dall’escalation di previsioni negative, il Parlamento aveva approvato un ordine del giorno, promosso su iniziativa del Partito Democratico, che individuava le risorse necessarie alla copertura della cassa integrazione in deroga ed impegnava il governo ad assicurarne lo stanziamento. Nel febbraio scorso, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha firmato accordi per ammortizzatori in deroga relativi al 2013 con tredici Regioni, tra cui la Puglia. Tuttavia, proprio dal fronte regionale, così come da quello sindacale, si denuncia che le risorse finanziarie attualmente disponibili non potranno affrontare le richieste di proroga per i periodi da maggio in poi. Per questo motivo”, per questo motivo spiega l’On. del PD, “ho presentato, insieme al capogruppo PD alla Camera, Roberto Speranza, una mozione che impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile, anche con carattere di emergenza, per assicurare la necessaria copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali in deroga necessari per tutto l’anno 2013. Non c’è assolutamente tempo da perdere”, conclude Bellanova, “perché quello che si sta profilando, da qui a un mese, è il rischio di una drammatica emergenza sociale dai risvolti imprevedibili. Esiste oggi un solo dovere: fare presto, appunto!

Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Attualità

Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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Attualità

Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»

«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

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Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.

Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».

E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».

Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».

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